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 About Carmelo Cedrone

Ha un'ampia conoscenza dell’Europa e delle sue politiche. Attualmente è vice presidente della Commissione Economica del CESE (Comitato Economico e sociale Europeo) e membro dell'Ufficio di Presidenza. Ha svolto una lunga attività di dirigente sindacale a livello nazionale, europeo ed internazionale con esperienza in molti organismi della UE e dell'ONU. Negli ultimi anni ha insegnato Politica Economica Europea, presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Attualmente sta lavorando sulla crisi dell'UEM (Unione Economica e Monetaria) e dell'Euro.

La rottura di un tabù?

Il Coronavirus ha fatto effetto? La notizia della disponibilità tedesca all’emissione di titoli di debito pubblico europeo, dopo trenta anni, è tra quelle che rappresentano una svolta e segnare un’epoca, almeno per l’Europa. Ma è presto per dirlo. Va comunque accolta con grande soddisfazione e speranza. La Merkel solo fino a due mesi fa, in piena pandemia, insisteva nel dire…

L'Europa e l'ideologia tedesca

In questi giorni mi “meraviglio” di coloro che si “meravigliano” della sentenza emessa dalla Corte Costituzionale tedesca in merito agli acquisti dei titoli di debito pubblico da parte della Bce. Sono meravigliato perché quella del 5 maggio è l’ultima di una serie di sentenze della Corte tedesca. Dovremmo essere in molti a saperlo. Vanno tutte nella medesima direzione: affermare il…

Coronabond, ma con chi ci sta. Una proposta per l'Europa

Il nodo è arrivato al pettine. L’Europa è frastornata, incerta, come stesa su una barella, affetta da Coronavirus. Ed è alla ricerca del vaccino che la possa salvare. Così com’è, non è in grado di reggere ad un urto forte come quello attuale che rischia di mandarla al tappeto definitivamente. Molti medici al suo capezzale con tante ricette, ma qual…

Mes, un'altra occasione mancata?

La riforma del Meccanismo europeo di stabilità, dopo qualche anno, sembra giunta finalmente in dirittura d’arrivo. In Italia ne parliamo come fosse una novità. Meglio che se ne discuta ovviamente, solo che quella italiana è una discussione polemica, strumentale e fuorviante, basata su delle falsità per quanto riguarda i contenuti e tacendo completamente sul metodo di approvazione della riforma. Un…

Il Gattopardo a Bruxelles

Un brutto accordo è sempre migliore di un accordo mancato. Vista la situazione a cui è giunta l’Europa, dobbiamo sforzarci di leggere positivamente l’intesa raggiunta al vertice del 2 luglio, che non è poi diversa nel metodo e nel risultato rispetto a quanto fatto in passato. Perciò appare fuorviante gridare allo scandalo. Anzi riteniamo positivo che, dopo lunghi rinvii, che…

Caro Juncker non basta il mea culpa. Rimedi subito ai danni dell'austerity

Signor presidente, ho letto meravigliato le sue dichiarazione davanti al Parlamento europeo, con cui ha rinnegato le politiche di austerità praticate dall’Unione durante “la più grave crisi dell’Eurozona” a causa delle conseguenze prodotte sul sistema economico e su milioni di lavoratori e di giovani, talmente gravi da giustificare le critiche ricevute. Dovrei esprimere soddisfazione, “meglio tardi che mai”. Infatti, attraverso…

l'italia

Perché sull'Europa l'Italia deve cambiare registro

I risultati delle elezioni del 4 marzo certamente non ci aiuteranno, né dentro né fuori i nostri confini. In ambito europeo, comunque, è difficile che l’Italia possa diventare più debole, perché in realtà non è stata mai tanto “forte”, salvo che per le idee. Comunque non bisogna disperdere quanto di buono è stato fatto nell’ultimo periodo, con la ripresa dell’iniziativa…

Il buffetto di Macron all'Italia

L’impressione che si ha, dopo la recente visita di Macron in Italia, è che il nostro Paese torni ad accontentarsi dei “buffetti sulla guancia” da parte degli altri leader europei, attirandosi addosso uno spirito provinciale di cui stenta a liberarsi. Giocare ancora in serie “B”, un ruolo da cui De Gasperi l’aveva tirata fuori sin dal dopoguerra. In questa occasione…

germania

Cosa serve all'Europa dopo le elezioni tedesche

Nel nuovo circolo mediatico che si è aperto dopo le elezioni in Germania, presentate, per mesi, come il toccasana, un punto di svolta “sicuro” per decidere il futuro dell’Europa, già si sussurra di un altro “dopo”, quello delle prossime elezioni italiane. Così di “dopo” in “dopo”, l’Europa vive di rinvio in rinvio, ormai da oltre 60 anni, anche se progredisce,…

migranti

Juncker illuso? Vuole ancora illudere noi?

Il presidente della Commissione, dopo la precedente polemica col Parlamento europeo, ha voluto rientrare “alla grande”. Il suo tentativo, finalmente, di alzare un po’ il tiro, va apprezzato. L’intervento davanti al Pe si può prestare a varie letture; alcune positive, altre meno; però una cosa è certa: difficilmente produrrà qualche risultato concreto, lascerà le cose come stanno, anzi le sue…

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