Washington e Roma mantengono attivi i rapporti con Khalifa Haftar perché temono che l’uomo forte della Cirenaica possa isolarsi. L’obiettivo è creare un processo di stabilizzazione inclusivo e ampio, offrendo a Haftar l’occasione per riqualificarsi. Per ora da Bengasi la risposta è fredda
Emanuele Rossi
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Perché la Cina richiama l’ambasciatore dalla Lituania
La decisone eleva al piano dei fatti la wolf warrior diplomacy: per Pechino questioni come Taiwan o i collegamenti con parti dell’Europa sono cruciali, per questo attacca Vilnius
C'è un nuovo terzetto in Medioriente. L'Iraq si ritaglia il ruolo di perno nella regione
L’alleanza tra Egitto, Giordania e Iraq è un fattore che rafforza il ruolo geopolitico dei tre Paesi nella regione. Baghdad prova a usarla come scheletro di una grande conferenza internazionale che sta organizzando per fine agosto. Con l’obiettivo ulteriore di salvare dal baratro Siria e Libano
Il capo della Cia in Israele. Per decidere la rappresaglia contro l’Iran?
Il viaggio in Israele del capo della Cia arriva nel momento in cui è in corso la programmazione per la rappresaglia all’attacco iraniano alla Mercer Street
Blinken all’Onu contro il bullismo di Pechino nel Mar Cinese
Accuse e contro-accuse tra Cina e Stati Uniti sul Mar Cinese. Il segretario Blinken denuncia Pechino durante una riunione sulla sicurezza marittima all’Onu. La Repubblica popolare risponde: sono gli Usa il problema
Irini e Eubam. L'Europa (e l'Italia) in prima linea per la sicurezza della Libia
Mentre l’Eeas fornisce i dati sulle attività di Irini, la missione guidata dall’ammiraglio Agostini sigla con Eubam Libia di Natalina Cea un accordo per lo scambio di informazioni sulla sicurezza
Gli Usa inviano bombardieri e cannoniere volanti per coprire il ritiro dall’Afghanistan
Gli Stati Uniti mandano rinforzi aerei in Afghanistan. La potenza di fuoco aerea delle cannoniere AC130 e dei B52 in azione mentre i Talebani guadagnano territori
Giappone in Antartide. Le ambizioni di Tokyo, lo scontro con Mosca
Tokyo dimostra che vuole tornare a giocare un ruolo importante sulla partita geopolitica globale. Le richieste avanzate sull’Antartide, contro la Russia, sono un test per le proprie capacità
Si accende la resistenza afghana. Non tutto è perduto secondo Bertolotti (Ispi)
Gli afghani si sono solo ora resi conto che il loro Paese rischia di scomparire, di essere soli davanti alla morsa talebana, e questo porta alla creazione di uno spirito collettivo, una coscienza identitaria nazionale, spiega Claudio Bertolotti, analista strategico e coordinatore della ricerca per il CeMiSS, docente e ricercatore associato Ispi
Perché la Russia si esercita con i Paesi confinanti con l’Afghanistan?
La Russia si esercita con Tagikistan e Uzbekistan lungo il confine afgano. Mosca, come Pechino e Ankara, prova a sfruttare l’avanzata dei Talebani per cementare il proprio ruolo nell’Asia Centrale