L‘Europa poteva e può fare di più sulla Libia. Due giorni fa, l’assistente del segretario di Stato, David Schenker, che ha l’incarico di seguire il Vicino Oriente, ha fornito uno spaccato di ciò che gli americani pensano della crisi nel Paese nordafricano e di come gli alleati dell’Ue l’abbiano e la stiano affrontando. Schenker parlava a un virtual panel del German Marshall Fund,…
Emanuele Rossi
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Da Twitter all’Iran, hacker e sabotatori attivissimi
Sul CorSera, l’esperto di policy tecnologiche Alec Ross, spiega un aspetto cruciale di questi anni che forse dall’opinione pubblica viene un po’ sottovalutato. Il cyberwarfare, ossia la trasformazione dell’ambiente digitale in un teatro militare, è potenzialmente devastante. Se per fare una bomba atomica servono infatti anni di studi, investimenti e formazione di ingegneri iper-qualificati, per fare un malware in grado di attaccare obiettivi anche…
Perché in Iran la leadership è spalle al muro
“Non a Gaza, non in Libano, la mia vita è in Iran”: nella serata di giovedì per le strade della Repubblica islamica, a Behbahan e Shiraz, sono tornati gli slogan con cui i manifestanti a fine 2019 contestavano la teocrazia. “Non a Gaza, non in Libano” significa che quei cittadini chiedono alla leadership di concentrarsi su di loro, sul Paese, e non…
Perché per gli Usa la Russia in Libia è di troppo
Chi si occupa del dossier libico per gli Stati Uniti fa filtrare con discrezione questo aspetto: la presenza russa in Libia “non è tollerabile”, perché è un “acceleratore di violenza” e un problema strategico “davanti alla Sicilia”. È un rafforzativo, perché la linea di Washington è già chiara e ampiamente esplicitata dalle azioni del dipartimento di Stato e Pentagono. Va notato che quando…
Incendi, esecuzioni e presa sul potere. Che succede in Iran?
L'account in farsi del dipartimento di Stato americano ha pubblicato un tweet contente la scritta: "Quarantuno anni di esecuzioni sono sufficienti!", l'hashtag "No esecuzioni" e l'immagine di una plotone che giustizia delle persone (in realtà quella foto, scattata da Jahangir Razmi, è molto famosa ed è valsa un Pulitzer: riprende l'uccisione a freddo di undici persone il 27 agosto del 1979…
Fermate la Russia nel Donbass. L'appello del vice-ambasciatore ucraino Volovnykiv
"Le forze militari russe d’occupazione nel Donbass continuano a violare quotidianamente gli Accordi di Minsk con estremo cinismo. Sparano persino sui medici ucraini muniti di croci rosse ed altri evidenti segni di riconoscimento", dice a Formiche.net il vice-ambasciatore ucraino in Italia, Dmytro Volovnykiv. Il riferimento di stretta cronaca è un fatto avvenuto in questi giorni: tre medici ucraini sono finiti sotto i colpi dei separatisti il…
Biden vs Trump. La Cina è al centro della corsa elettorale Usa
Parlando in conferenza stampa all’esterno della Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ripetuto che “senza dubbio” la Cina è “pienamente responsabile di aver nascosto il virus” (si parla del SarsCov-2 che ha prodotto la pandemia, chiaramente). Per Trump è per questo che il morbo s’é diffuso nel mondo: ed è tutto meno che un’affermazione falsa. Pechino…
Per la prima missione della Queen Elizabeth Londra pensa alla Cina
Il governo inglese ci ha tenuto a far filtrare sui giornali una notizia: la "HMS Queen Elizabeth", la nuova portaerei di sua maestà sarà in Estremo Oriente per il suo viaggio inaugurale, programmato per l'inizio del prossimo anno. Secondo le informazioni arrivate al Times, la nave – col suo gruppo da battaglia e gli F-35 imbarcati – sarà impegnata anche…
Così Pompeo gela Pechino sul Mar Cinese Meridionale
Gli Stati Uniti hanno respinto quasi tutte le rivendicazioni di Pechino sul Mar Cinese Meridionale, il bacino asiatico in cui si trovano diversi isolotti contesi tra Cina e altri Paesi. È la più grossa forma di escalation tra le due potenze riguardo ai temi nel quadrante, con gli Usa che considerano l'area come un ambito di contenimento delle ambizioni del…
Dialoghi per la pace e attentati sanguinari. I Talebani, nonostante Trump
Secondo uno studio del gruppo di ricerca START dell’Università del Maryland, nel biennio 2018-2019 i Talebani hanno aumentato la loro efficacia in Afghanistan. Il gruppo ribelle jihadista ha aumentato soltanto del 2 per cento il numero degli attacchi, ma ha aumentato del 9 per cento in più di vittime. I dati dicono che nel mondo articolato delle formazioni terroristiche nessuno ha fatto meglio.…













