Gli Stati Uniti sono nettamente sulla Libia. La conferma pubblica, certamente avallata dalle informazioni di intelligence, dell’incremento della presenza russa dietro al signore della guerra dell’Est, Khalifa Haftar, ha portato l’assertività americana a crescere di livello. Se quei mille mercenari inviati dal Cremlino dovevano essere un game changer per spingere l’offensiva haftariana contro il governo dell’Onu di Tripoli, l’obiettivo ottenuto è…
Emanuele Rossi
Leggi tutti gli articoli di Emanuele Rossi
Droni in Libia. Da Haftar scuse per gli Usa ma non per l’Italia
Qualcuno dei capi miliziani che stanno cercando di prendere Tripoli rispondendo agli ordini del signore della guerra dell'Est libico, Khalifa Haftar, ha parlato con l'Associated Press e chiesto scusa agli americani per aver "abbattuto" un loro velivolo senza pilota sopra la capitale. "Lo abbiamo scambiato per un drone turco", ha detto alla AP. La Turchia protegge il Governo di accordo nazionale…
La Francia di Macron diventa anti-Iran. Tattica o strategia?
Chi segue le dinamiche mediorientali appunta recenti movimenti da Parigi. Metterli in ordine segna un trend. Giovedì 21 il ministero degli Esteri francese ha condannato con fermezza un attacco missilistico contro un campo profughi siriano nella zona di Idlib, ad al Aqh. Idlib è la provincia nordoccidentale in cui le forze governative hanno spinto i ribelli man mano che liberavano…
Se Grillo tratta sulla testa dei giovani di Hong Kong. La versione di Urso (FdI)
La crisi di Hong Kong e la riposta cinese, la posizione dell'Italia, i contatti di una componente di governo, il Movimento 5 Stelle, con Pechino. Dimensioni e peso di una situazione delicatissima durante la quale Roma sembra intensificare l'esposizione cinese. Formiche.net ne ha parlato con Adolfo Urso, senatore di Fratelli d'Italia membro della Terza Commissione permanente, quella che si occupa degli…
Voto e proteste. Un test per il consenso ad Hong Kong
Le immagini che circolano grazie ai media internazionali hanno mostrato lunghe code ai seggi: Hong Kong è andata al voto in mezzo a cinque mesi pesantissimi, quelli delle proteste diventate guerriglia. Si eleggono i rappresentanti per i diciotto distretti locali, ma il tema di fondo dietro alle elezioni è tutt’altro che limitato ad affari distrettuali. Ballots vs. bullets. Unprecedented long lines form…
Khamenei imbavaglia gli iraniani, ma continua a twittare. La lettura di Frattini (Sioi)
L’Iran, il Golfo e il Medio Oriente: regione nevralgica quanto turbolenta, delicata e complessa. Le manifestazioni per le strade della Repubblica islamica in questi giorni sono un elemento centrale del momento, che si allineano a qualcosa di simile visto in Iraq e Libano. Altre tensioni con sullo sfondo l’aumento del confronto tra il blocco saudita e l’internazionale sciita che Teheran…
C'è lo zampino russo dietro i droni (italiano e Usa) caduti in Libia?
Oggi Africom, il comando del Pentagono che copre l’Africa, ha fatto sapere con una nota stampa di aver perso il controllo di un velivolo senza pilota sopra a Tripoli, impegnato in attività di intelligence. È il secondo episodio del genere, dopo che tre giorni fa ne è precipitato uno italiano. Si tratta di incidenti ancora sotto investigazione secondo le fonti ufficiali, ma…
L'ambiguità di Roma in Libia fa male all'Italia. Parla Varvelli (Ispi)
"Capire quello che è successo al velivolo a pilotaggio remoto italiano precipitato ieri in Libia è molto complicato. Certo, il fatto che sia caduto sopra Tarhuna può essere un indizio: potrebbe essere stato abbattuto come dice la milizia haftariana Lna. Però da lì a dire che l'abbiano colpito volutamente perché era italiano mi pare difficile". Arturo Varvelli, a capo del Mena Center dell'Ispi,…
Il drone italiano caduto a Tripoli e l'irrilevanza di Roma in Libia
Lo Stato maggiore della Difesa italiano dice di aver perso il contatto con velivolo senza pilota italiano mentre svolgeva un’operazione nell’ambito della missione “Mare Sicuro”. Per quanto noto è precipitato nell'area di Tarhuna, uno dei fronti caldi dell'offensiva con cui il signore della guerra della Cirenaica, Khalifa Haftar, vorrebbe conquistare Tripoli. Il piano per rovesciare il Gna, governo appoggiato dalle Nazioni Unite e…
Cosa spiega la reazione di Israele contro l'Iran in Siria
Almeno undici persone sarebbero rimaste uccise in un bombardamento aereo che ha colpito alcune postazioni governative siriane stanotte. Otto di loro sarebbero "stranieri", ed è molto probabile che si tratti di Pasdaran o militanti jihadisti di Hezbollah (ci sono già diversi rumors, e forse a quelli resteremo, perché in certe situazioni è difficile avere un disclosure). Sono stati uccisi in una serie di…