La rappresaglia del governo egiziano contro coloro che sono ritenuti responsabili dell'attacco di ieri al pullman di turisti nei pressi delle piramidi di Giza, nella periferia ovest del Cairo — la bomba, piazzata lungo Mariotia Street, ha ucciso almeno quattro turisti vietnamiti — è stata dura. Oggi, in due operazioni armate, sono stati uccisi quaranta "miliziani", ma il ministero dell'Interno egiziano non ha precisato…
Emanuele Rossi
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Il rimpasto saudita. MbS e la Riad del futuro
In Arabia Saudita, re Salman ha deciso un rimpasto di governo che ha toccato alcuni organi e ministeri chiave, con nuove entrate legate al principe ereditario Mohammed bin Salman, e riqualificazioni di elementi estromessi dal circolo del potere dalla rincorsa dello stesso erede al trono. Questo genere di vicende che avvengono a Riad hanno un forte valore internazionale, perché interessano la principale potenza mediorientale e uno…
La mossa di Trump sulla Siria forza un nuovo bilanciamento di poteri. L’analisi di Bressan
"Non vi è dubbio che l'annuncio del ritiro dalla Siria da parte degli Stati Uniti stia di fatto sbloccando lo stallo che si registrava nel Nord Est della Siria", commenta con Formiche.net Matteo Bressan, analista della Nato Defence Collage Foundation, docente di Relazioni internazionali presso la Lumsa, uno degli esperti italiani che segue da più tempo la crisi siriana. Ora…
Macron e Merkel pressano la Russia sull'Ucraina
I leader di Germania e Francia hanno fatto pressioni affinché la Russia liberi i marinai ucraini "detenuti illegalmente" dopo essere stati catturati più di un mese fa come conseguenza di uno scontro aperto avvenuto sullo stretto di Kerč, il punto dove il Mar Nero si chiude nel Mar d'Azov – bacino diventato il centro della contesa geopolitica tra Mosca e Kiev. I 24 componenti…
Trump in Iraq, le tre ragioni dietro la visita del presidente Usa
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, mercoledì è volato in Iraq insieme alla First Lady Melania per visitare i soldati americani nella base di Al Asad, a ovest di Baghdad – il contingente si trova là per combattere lo Stato Islamico, in continuazione di una presenza irachena che dura dalla guerra del 2003. Come spesso accade in certi casi,…
Gli Emirati riaprono l'ambasciata a Damasco. Inizia ufficialmente la normalizzazione di Assad
Ci sono da diverso tempo segnali che indicano come per il sanguinario dittatore siriano Bashar el Assad sia in corso una riqualificazione politico-diplomatica. Uno di questi, molto forte, arriva dagli Emirati Arabi, che – come rumors apparsi da mesi sui media anticipavano – hanno ripreso il servizio diplomatico dalla Siria e riaprono oggi l'ambasciata a Damasco. È un segnale solido del fatto che le relazioni tra…
Il Pentagono colpisce l'IS in Siria, dove il ritiro trumpiano aumenta il caos
Il 25 dicembre il centro stampa dell'operazione Inherent Resolve ha rilasciato i dati sulle ultime attività settimanali, e non è stato un gran regalo per il presidente Donald Trump. Inherent Resolve, che per l'acronimo tecnico internazionale va sotto la sigla CJTF-OIR, è la missione contro lo Stato islamico lanciata quasi quattro anni fa da Washington, e il fatto che le operazioni continuino è…
Trump cerca la via d'uscita America First dalle polemiche sulla Siria
"L'Arabia Saudita ha accettato di stanziare i fondi necessari per aiutare gli Stati Uniti a ricostruire la Siria", dice il presidente americano Donald Trump in un tweet: "Non è bello quando sono paesi immensamente ricchi ad aiutare i loro vicini, anziché gli Stati Uniti che si trovano a 5mila miglia di distanza?". C'è tutto Trump: il presidente trova una giustificazione…
Economia e influenza politica. Ecco come la Cina guarda alle relazioni con l'Ue
Nei giorni scorsi l'agenzia di stampa cinese Xinhua ha pubblicato integralmente il China-EU Policy Paper, ossia il documento con cui Pechino diffonde le linee guida sulle relazioni con l'Unione europea. Ricorda Giulia Pompili (una delle giornaliste italiane più esperte sull’Asia) sulla sua newsletter, "Katane", che questo è il terzo documento del genere: il primo nel 2003, il secondo nel 2014. Già questa tempistica…
L'Opec pensa a nuovi tagli per stabilizzare il prezzo del petrolio
Il ministro dell'Energia saudita, Suhail Al Mazrouei, che è anche il presidente dell'Opec, ha annunciato che se il taglio delle produzioni deciso il 7 dicembre – quello da circa 1,2 milioni di barili accordato con l'ultima riunione di Vienna – non sarà sufficiente alla stabilizzazione dei prezzi, allora potrebbero esserci altre riduzioni. La scorsa settimana il petrolio ha avuto il più…