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Emanuele Rossi About Emanuele Rossi

Marito, padre e figlio; umbro, spesso connesso, lettore entropico. Scrivo storie e qualche analisi su questioni del mondo. Abbastanza innamorato dell'America e di Londra, del cibo, della birra, del Milan e dei New York Knicks. Sono anche un giornalista e un geologo. Twitter: @de_f_t

Scontro, bluff, caos? Cosa significa la minaccia tariffaria di Trump secondo Demarais

Il presidente Usa rilancia la guerra dei dazi contro l’Europa dopo la tregua con la Cina, ma secondo  Demarais (Ecfr) le richieste americane restano opache e i costi ricadranno sugli stessi Stati Uniti

Usa-Iran, speranze e tensioni sull'incontro a Roma

Parte a Roma il nuovo incontro tra Iran e Usa, il quinto in due mesi. Washington lavora per un’intesa, che Israele vede come problematica. Il clima è teso, la diplomazia intensa

Dal Vaticano a Erdogan, ecco la diplomazia multidimensionale di Meloni per la pace in Ucraina

Il progetto promosso da Meloni, costruito step-by-step, punta a tenere insieme le dimensioni geopolitiche, etico-morali e umanitarie del conflitto. Vaticano, Usa e Ue sostengono la piattaforma diplomatica, Erdogan come mediatore strategico, Kyiv aperta al dialogo. Ma la Russia? Putin vuole la pace o la guerra?

Tokyo e Seul aiuteranno Trump con le navi (anti-Cina). Ma anche Roma ha un ruolo

Gli Stati Uniti stanno rilanciando la propria cantieristica navale per rispondere all’ascesa marittima della Cina, puntando su partnership con Giappone e Corea del Sud. Ma anche l’Italia, con Fincantieri e una crescente presenza operativa nell’Indo-Pacifico, può giocare un ruolo strategico. La sosta della fregata Marceglia a Singapore ne è un segnale concreto

Libia, la destabilizzazione a Tripoli rischia di bloccare il petrolio

La Libia affronta una nuova fase di instabilità politica e militare, con il rischio concreto di un blocco petrolifero da parte di Haftar. Questo scenario, sottovalutato dai mercati, potrebbe avere gravi conseguenze economiche per l’Italia e l’Europa. In un contesto globale già fragile, la crisi libica minaccia di innescare una tempesta perfetta nei mercati energetici

Perché Meloni fa bene all’Europa. Parla Valbona Zeneli

Secondo Valbona Zeneli, senior fellow presso Europe Center e la Transatlantic Security Initiative dell’Atlantic Council, l’Italia gioca un ruolo strategico nel dialogo euro-atlantico grazie alla leadership pragmatica di Giorgia Meloni. Rafforzare i legami Ue-Usa, anche attraverso un accordo commerciale, è cruciale per affrontare le sfide globali e garantire la coesione geopolitica occidentale

Italia centro dell’Occidente, per un’Europa che deve costruire una “vision”. Conversazione con Natalizia

Mentre Washington riorienta le sue alleanze globali verso aree come il Golfo, l’Europa rischia la marginalizzazione se non saprà combinare la sua forza simbolico-politica con maggiore lucidità strategica. Il Vaticano riaffiora come piattaforma negoziale, ma serve una visione. Come osserva Gabriele Natalizia (Sapienza), “l’Unione europea manca fondamentalmente di strategia condivisa”

Tregua o transizione. Analisi dell’accordo Usa-Cina, tra problemi strutturali e prospettive

La tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina, discussa al Festival “Noi – Napoli Osservatorio Internazionale”, è solo una pausa in uno scontro sistemico più profondo. Enrico Fardella analizza gli squilibri strutturali della Cina, Noemi Lanna evidenzia la vulnerabilità del Giappone e Pietro Masina legge la crisi come parte di un passaggio egemonico globale

Ecco come Trump ha cambiato la linea Usa sul Golfo

Nel suo discorso a Riad, Donald Trump ha segnato una svolta nella politica americana in Medio Oriente, rifiutando l’idealismo liberal e ogni pretesa di ingerenza. Ha lodato l’autonomia dei leader locali e promesso un approccio pragmatico e selettivo agli interventi. Come osserva Kelly Petillo (Ecfr), si tratta di un realismo adattivo che ridefinisce l’influenza americana nella regione

Perché la crisi in Libia non può essere ignorata. Conversazione con Varvelli

L’uccisione del comandante miliziano al-Kikli segna un’accelerazione nella strategia di Dbeibah per centralizzare il potere a Tripoli, con il sostegno delle Brigate 444 e 111. Arturo Varvelli (Ecfr) avverte che l’inerzia internazionale ha favorito il degrado istituzionale libico, ora fuori controllo. Il rischio: nuove frammentazioni interne e spazi di manovra per attori esterni come la Russia

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