Il partito del presidente francese si ferma al 15%, mentre il Rassemblement National super la soglia del 30. Un’affermazione robusta, che induce Macron a sciogliere le camere e a convocare nuove elezioni a fine giugno. Questo potrà portare a una difficile coabitazione. Ora il Paese agli occhi dell’Europa si presenta come instabile e l’esempio del Rn sarà un traino per altri partiti di destra in Ue. Conversazione con il politologo Jean-Pierre Darnis
Federico Di Bisceglie
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Elezioni europee, affluenza alta anche al Sud. Ma non ci sarà un exploit. Parla Cianfanelli
L’aumento generalizzato dell’affluenza è determinato anche dal fatto che, differentemente rispetto alle ultime Europee, si vota più giorni. Al Sud e nelle isole buona partecipazione. Ma già tenere il risultato delle precedenti consultazioni sarebbe un successo. Bene il resto d’Europa, ma la consapevolezza è più alta. Colloquio con Francesco Cianfanelli, sondaggista di YouTrend
Sos astensione. La realpolitik di Tajani e le convergenze Salvini-Conte lette da Panarari
L’astensione terrorizza i partiti, tanto che i leader hanno fatto a più riprese richiami identitari per salvaguardarsi la propria base elettorale. Tajani ha forti agganci europei e sa che non c’è, realisticamente, un’alternativa alla grosse koalition. Salvini e Conte, convergenze sull’Ucraina. Mentre Schlein si rifà a Berlinguer. Colloquio con il sociologo Massimiliano Panarari
Gli appelli al voto non servono, per l'affluenza traineranno i territori. Parla Piepoli
Gli appelli al voto hanno dimostrato di non funzionare, tant’è che dal 1945 a oggi l’affluenza è calata drasticamente. Serve una politica vicina alle istanze delle persone e che risolva i problemi quotidiani. A trainare l’affluenza alle Europee saranno le tante amministrative disseminate lungo lo Stivale e in particolare nelle grandi città. Conversazione con il sondaggista Nicola Piepoli
In Ue giochiamo la carta Draghi. La destra? Collaboriamo sulla difesa comune. Parla Marcucci
Politica estera e di difesa comuni sono uno snodo fondamentale. Nel mondo globale, o l’Europa acquisisce una voce sola o soccombe al cospetto della Cina e della Russia, quindi siamo disponibili a collaborare con la destra su questo dossier. Schlein dovrebbe controllare alcune posizioni e fughe in avanti dei suoi candidati. E i sovranisti indeboliscono l’Ue. Colloquio con il presidente di Libdem, Andrea Marcucci
In Ue non ci sarà una maggioranza (solo) di destra. Meloni-Le Pen, asse difficile. Parla Tarchi
Nel gruppo dei conservatori guidati da Meloni ci sarebbero forti resistenze a una convergenza con i nazionalpopulisti di Identità e Democrazia. I rapporti fra la premier e Le Pen, sono anche umanamente difficili. Lo scontro di ambizioni e personalità, al momento, inibisce la prospettiva agitata da Orban. La variabile Trump non inciderà troppo sugli equilibri europei. Conversazione con il politologo, Marco Tarchi
La propaganda di Hamas indebolisce Israele. E sulle armi contro la Russia... La versione di Gruppioni
Di ritorno da una missione in Israele, la deputata di Italia Viva racconta a Formiche.net la sua esperienza facendo un punto della situazione sul conflitto e cercando di scardinare la retorica di Hamas. I terroristi vogliono isolare Israele facendolo apparire come carnefice agli occhi della comunità internazionale, sabotando gli Accordi di Abramo. Ma ci si dimentica del 7 ottobre. Usare le armi contro la Russia? Serve cautela: si rischia l’escalation
L'intelligenza artigiana sarà il futuro delle Pmi. Parola di Confartigianato Giovani
Le imprese devono saper essere più attrattive per le giovani generazioni e i ragazzi devono saper ascoltare i “vecchi” imprenditori. Il lavoro da fare è rafforzare il legame tra mondo delle Pmi e formazione. Il governo ci sta provando anche con la sperimentazione del 4+2 (istituto professionale prima e due anni di Its). Il futuro della salvaguardia del made in Italy si gioca anche nel passaggio generazionale delle imprese. E l’intelligenza artigiana prevarrà sempre su quella artificiale. La convention dei giovani imprenditori di Confartigianato
Kyiv, le armi contro la Russia e il rischio di escalation (da evitare). Parla Formentini
Si allarga il fronte dei Paesi favorevoli all’utilizzo delle armi, da parte di Kyiv, per colpire obiettivi anche su suolo russo. Il governo italiano ha invece una posizione diversa perché teme il rischio di un’escalation nel conflitto. Eliminando le limitazioni, la recrudescenza potrebbe accentuarsi pericolosamente. In Medio Oriente preoccupa la situazione di Rafah, ma il tentativo di genocidio è stato perpetrato dai terroristi di Hamas. Colloquio con il vicepresidente della Commissione Esteri, Paolo Formentini
Permettere all'Ucraina di usare le armi contro la Russia può favorire la tregua. Parla Cesa
Occorre riequilibrare le forze in campo per tentare di arrivare a una tregua tra Russia e Ucraina. L’assemblea Nato ha approvato un documento per garantire ulteriori aiuti al Paese invaso anche in ossequio all’appello del presidente Zelensky. L’Italia e gli altri parter atlantici devono continuare a mantenere gli impegni assunti nell’ambito degli accordi bilaterali. L’attenzione non sta calando: chi ci crede, asseconda la propaganda russa. Colloquio con il presidente della delegazione italiana alla Nato, Lorenzo Cesa