Il voto del Parlamento europeo è “un primo passo” per la costruzione della Difesa europea e sicuramente una “reazione importante da parte dell’Europa” in un tornante della storia complesso. A stretto giro di posta, il Parlamento italiano sarà chiamato a esprimersi sull’acquisto di altri caccia F35. E l’auspicio è che “la politica sappia cogliere, anche su questo dossier, la portata della sfida”. Il Pd? Perplessa sulla linea Schlein. Colloquio con la già ministra della Difesa, Roberta Pinotti
Federico Di Bisceglie
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Con l'Italia divisa sulla Difesa Putin si sfrega le mani. Parla Petruccioli
Con questo voto l’Italia si dimostra l’anello debole in Europa. Le divisioni, tanto in maggioranza quanto tra le file dell’opposizione, restituiscono l’immagine di un Paese poco affidabile sul dossier principale, che condizionerà la vita geopolitica europea e mondiale. E al Pd serve un congresso in fretta. Colloquio con l’ex politico e presidente Rai, Claudio Petruccioli
Sulla Difesa europea il Pd è isolato. I riformisti si facciano sentire. Parla Parisi
Quella della segretaria del Pd Elly Schlein sulla difesa europea è una posizione “in contrasto con la linea di condotta prevalente non solo nella sinistra democratica ma in Europa”. I riformisti “traducano la loro voce in un voto conseguente e palese senza paura di apparire minoranza”. E i rapporti con gli Usa? Sono un patrimonio nonostante Trump. Intervista ad Arturo Parisi
La lobby muscolare di Musk (e Stroppa) non funziona in Italia. Velardi spiega perché
Il patron di Tesla è interessato a incontrare il Capo dello Stato Sergio Mattarella per salvaguardare l’accordo su Starlink. Nel frattempo il braccio destro italiano dell’imprenditore, Stroppa, pubblica post contro Fratelli d’Italia e giornalisti italiani. La tattica per fare attività di lobbying, in questo modo, rischia di diventare controproducente. Conversazione con il direttore de il Riformista, Claudio Velardi
Lo scudo nucleare di Macron è aleatorio. Parla Villa (Ispi)
La proposta di estendere lo scudo nucleare da parte del presidente francese è politicamente efficace ma poco realizzabile all’atto pratico. Il ReArm Europe autorizza ad aumentare il debito degli Stati nazionali, ma per l’Italia l’agibilità fiscale potrebbe essere ridotta. La saldatura tra Merz e Macron è molto forte. Colloquio con l’analista senior di Ispi, Matteo Villa
Riscrivere Maastricht e rafforzare la Nato. Il ReArm Europe secondo Sapelli
Il piano ReArm Europe annunciato da von der Leyen è positivo, ma per attuarlo occorrono per lo meno due presupposti: la riscrittura del Trattato di Maastricht e una variazione della Costituzione tedesca che ne permetta il riarmo. L’obiettivo nel lungo termine deve essere quello della costruzione di un esercito europeo all’avanguardia. Se serve, va fatto debito buono. E l’Italia può avere un ruolo centrale. Conversazione con l’economista Giulio Sapelli
L'iniziativa di piazza non conviene neanche a Salvini. Parla Segatori
L’iniziativa di piazza sulla pace in Ucraina e su quella fiscale rappresenta un tentativo di Salvini di accreditarsi all’elettorato stanco del conflitto. Ma così si legittima l’aggressione di Putin e si prendono in giro i contribuenti onesti. Meloni? Positivo il tentativo fino all’ultimo di ricucire con gli Usa, ma deve fare presto. Colloquio con il politologo di Unipg, Roberto Segatori
Dallo stop al Green deal la strategia per un'Ue amica delle imprese. Martusciello spiega la linea del Ppe
È attesa per mercoledì la presentazione del nuovo piano dell’Unione europea legato alla mobilità verde. “Il passaggio sulle auto, che contiene una chiara richiesta di posticipare il termine della sospensione del motore endotermico oltre il 2035, rappresenta uno dei tasselli di una strategia più ampia che il Ppe ha in animo di perseguire. In qualche modo una presa d’atto non solo del cambio di maggioranza, ma del cambio netto di priorità che gli elettori ci hanno segnalato”, afferma a Formiche.net il capo delegazione del Ppe, Fulvio Martusciello
Col nucleare ci sarà (vera) sicurezza energetica. Parla Squeri
L’approvazione della legge delega da parte del Consiglio dei ministri sul nucleare sostenibile rappresenta “un momento di portata storica per il Paese”. Non solo per le garanzie che le nuovi centrali daranno in termini di approvvigionamento energetico all’Italia ma perché “in questo modo diamo risposta ai tanti italiani che si sono espressi a favore del nucleare”. Il decreto sulle bollette è un aiuto concreto a famiglie e pmi. Le critiche? “Solo ideologia”. Colloquio con il deputato forzista Luca Squeri
Meloni segua il solco di De Gasperi in Ue. Parla Scotti
Nel luglio del 1943 un gruppo di intellettuali cattolici radunati sotto l’egida di Paronetto e nel solco delle idee di Alcide De Gasperi scrivevano il Codice di Camaldoli. Un documento “di straordinaria attualità” e che oggi “può fungere da guida per affrontare il momento di forte incertezza che attraversano l’Italia e l’Europa”. Colloquio con l’ex ministro democristiano Vincenzo Scotti