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Libia, Haftar e tensioni interne complicano l’avvio di Dabaida

Il processo di stabilizzazione che porterà la Libia verso le elezioni di dicembre è ufficialmente partito con i giuramenti della nuova autorità esecutiva. Restano però fattori di tensione, il primo di tutti collegato alle volontà del signore della guerra dell’Est, Khalifa Haftar. E poi il ruolo del premier e il bilancio del Paese

Libia. Arrestato da Haftar uno dei responsabili di un rapimento di italiani

Tra i tre arrestati durante un blitz delle forze di Haftar c’è un leader jihadista che secondo fonti libiche era responsabile del rapimentodi cittadini italiani

Cosa succede in Yemen, mentre l’Italia (e non solo) chiede lo stop alle armi

Cinque governi occidentali chiedono lo stop della guerra e degli attacchi contro l’Arabia Saudita, mentre le forze regolari yemenite respingono gli Houthi su tre fronti. Intanto scompare il capo del governo dei ribelli…

Cyber attacchi Usa? Se l’infowar russo-cinese ribalta i ruoli

La Russia denuncia possibili cyber attacchi americani come rappresaglia dell’hacking Solar Winds. La Cina rilancia le accuse preventive russe

EastMed. La Turchia, l’effetto Biden e le relazioni transatlantiche

L’effetto Biden sul Mediterraneo orientale c’è, e si tratta di azioni dirette e indirette che possono costruire i presupposti per la stabilizzazione di un’area tramite l’Ue e attraverso il recupero del dialogo con la Turchia. Il dibattito organizzato dallo Iai con Damon Wilson, vicepresidente esecutivo dell’Atlantic Council, Angelina Eichhorst, managing director dell’Eeas, Atila Eralp senior fellow Ipc e Luca Franza, head of the Energy, Climate and Resources Programme, Iai

Geoeconomia libica. Se Saipem vince un appalto a Bengasi

L’assegnazione da parte della Noc di un contratto a Saipem, per la costruzione di un centro tecnico a Bengasi, in Cirenaica, apre interessanti scenari sul valore della geo-economia italiana in Libia

Libia, il governo c’è, la fiducia pure

La Libia ha un nuovo governo, che parte bene nella direzione dell’unità del Paese. L’esecutivo guidato da Dabaiba ha ottenuto un’ampia fiducia, anche se ha una prospettiva a breve termine prima delle elezioni di fine anno

Missili sul porto di Yanbu. Il problema Mar Rosso per Riad e Washington

Missili balistici (Houthi?) contro un porto petrolifero nel Mar Rosso che gli Stati Uniti intendono usare come base in Arabia Saudita

Libia, tutto pronto per il voto di fiducia al governo (a Sirte)

Il voto dovrebbe arrivare nella serata di oggi. Per ora le discussioni procedono a porte chiuse e fonti locali spiegano a Formiche.net che ruotano attorno ai quei cavilli tecnici, oltre che “su varie modifiche da apportare alla squadra dei ministri presentata da Dabaiba”. E sul tavolo delle modifiche ci sono i ministeri più importanti, a partire dalla Difesa, Interni ed Esteri

iraq

Iraq, il peso delle minoranze etniche e il viaggio del papa. Report CeSi

La tutela delle minoranze religiose è un fattore di pace e stabilizzazione. Il report del CeSI che racconta l’Iraq e il contesto in cui si inserisce il messaggio di Papa Francesco “Siamo tutti fratelli”

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