Dal palco di Atreju, 17 anni dopo, l’ex leader di An rappresenta la spia di un mondo meloniano che affronta il domani senza nostalgie ma con la consapevolezza delle proprie forze/deficit, degli errori del passato e soprattutto con la cocciutaggine di prendere una strada per convinzione, non per costrizione
Francesco De Palo
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Con Giorgia Meloni c'è un'Italia più forte. Malan presenta Atreju
Intervista al capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato: “I partiti del novecento e social? Un buon uso di internet e AI, consente di avere rapidamente una gran massa di informazioni. Il rischio è però quello di chiudersi in se stessi. Ad Atreju, si fa il contrario. Ciò che ci sta più a cuore non è il fatto che Fratelli d’Italia abbia fortemente aumentato il consenso, ma il fatto che la nostra nazione abbia fatto passi avanti”
Guerra ibrida e cybersecurity, come si rinnova la Farnesina
Il mondo è cambiato, ha spiegato il ministro degli Esteri Antonio Tajani presentando quella che dal prossimo mese di gennaio sarà una vera e propria rivoluzione a tutti gli effetti. La riforma della Farnesina rappresenta un pezzo molto significativo del puzzle politico messo in piedi dal governo
Paesi sicuri e droni per Frontex. Cosa sta facendo l'Ue contro le immigrazioni irregolari
Nella proposta del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento vengono indicati espressamente quali sono i Paesi di “origine sicuri a livello dell’Unione”: ovvero Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco, Tunisia e Kosovo. Per Frontex pronti 10mila agenti e un “cervello” comune per la lotta al terrorismo e alla guerra ibrida
L'Italia sarà la porta d’accesso del Golfo all’Europa. La promessa di Meloni dal Barhein
La chiave, particolarmente apprezzata dai leader presenti al vertice, è nella promozione ecumenica di forme proficue di dialogo e discussione tra identità diverse, così da “sostenere concretamente i percorsi di integrazione”. L’Italia può giocare un ruolo di primo piano, contando ad esempio su un hub cruciale come Trieste, il porto più a nord del Mediterraneo e lo storico accesso marittimo ai Balcani e al resto dell’Europa centrale e orientale. Il riferimento è alla costruzione del Blue Raman Cable, la dorsale marittima per collegare l’Europa all’India attraverso l’Italia, il Mediterraneo e la Penisola Arabica
Roma-Golfo, il legame è sempre più solido. Gli incontri di Meloni in Barhein
Non solo accordi bilaterali e relazioni commerciali, la premier ha aggiunto due elementi ai legami fra Italia e Golfo: uno personale fatto di rapporti diretti con i leader e uno progettuale con il Piano Mattei che, proprio con i governi del Golfo si intreccia alla voce fondo multi-donatori del Piano, presso la Banca Africana di Sviluppo. Menia: “Giorgia Meloni nuova regina del Golfo, così l’Italia otterrà per molti anni un benessere politico e industriale”
Vi racconto la visione strategica di Leone XIV per il Mediterraneo. Parla Centemero
“L’Assemblea parlamentare del Mediterraneo (Pam) è un punto di riferimento per la diplomazia parlamentare a livello globale, nonché una piattaforma consolidata di cooperazione con i Paesi dell’Asia Centrale, dell’America Latina e con le principali istituzioni del continente africano”. Conversazione con il deputato italiano, a capo dell’Assemblea, tra viaggio del papa in Turchia e Libano e Piano Mattei
Asset russi, cosa c'è dietro il no del Belgio all'uso per l'Ucraina
Il leader fiammingo ritiene che portare avanti il piano di prestiti impedirebbe all’Ue di raggiungere un accordo di pace. Bruxelles pensa a un piano B con gli Eurobond, ma politicamente sarebbe complicato, senza dimenticare il possibile lungo contenzioso anche con la spinta di entità filorusse all’interno dell’Ue.
Ue e Usa devono convergere. Lo sforzo di Meloni sull'Ucraina
Doppio impegno per il premier, da un lato nella call con i volenterosi e Zelensky alla vigilia degli incontri tra l’Inviato speciale del Presidente Trump Witkoff e le autorità russe; e dall’altro per preparare il Piano d’Azione 2026-2030 Italia-Bulgaria.
Non va a segno l'attacco di Orban sul gas. La chiave è il terminale di Alexandroupolis
Nel 2024 la Serbia ha importato circa 3 miliardi di metri cubi di gas russo, coprendo gran parte del fabbisogno, ma ora punta a diversificare. Centrale in questa strategia è il terminale Gnl di Alexandroupolis, che serve anche la Bulgaria e su cui la Grecia, con il sostegno degli Usa, ha investito per ridurre la dipendenza dal gas russo, sostituendolo con forniture via mare da Stati Uniti, Qatar e, in prospettiva, dal Mediterraneo orientale
















