I tifosi dell’intesa: migliora le relazioni tra i due soggetti e cementa la stabilità macroregionale. I detrattori: amplifica il ruolo di possibili destabilizzatori come Hezbollah e dà filo alle pulsioni iraniane
Francesco De Palo
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L'accordo Israele-Libano? Un buon inizio, lo dimostrano i tanti nemici. Parla Politi
“Quello che veramente conta è che nella diplomazia israeliana c’è chi ritiene fattibile un accordo col Libano. Il motivo? Tutti si rendono conto che un Libano totalmente impoverito non sarebbe un bene per nessuno”. Gas e gasdotti, il nucleare iraniano, il ruolo della Russia, le responsabilità di Hezbollah. L’analisi del direttore della Nato Defense College Foundation
I dossier industriali del (nuovo) governo, visti da Tamburini
Privatizzazione di Ita, Ilva, Mps e Tim: come dovrà districarsi il titolare di via XX settembre e quali spazi di manovra avrà? Il commento di Fabio Tamburini, direttore del Sole 24 Ore
Chi contagia le piazze con il virus russo vuole riportarci agli anni '70?
Si scorge un tragico fil rouge tra disagio da crisi economica, che può sfociare in manifestazioni di piazza non necessariamente pacifiche, e l’infiltrazione di soggetti/movimenti filo-russi pronti ad alimentare la radicalizzazione politica
Price cap e decoupling, effetti collaterali sul gas. Gli scenari di Villafranca
“Grazie agli stoccaggi siamo messi meglio rispetto ad altri Paesi come la Germania, che in questi anni ha sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare sul gas, con il Nord Stream 1 prima e con il Nord Stream 2 dopo. Un cap si potrebbe mettere al prezzo dell’energia elettrica più che al gas. Ma poi la politica dovrà decidere chi sostenere e chi far pagare di più”. Le riflessioni dell’esperto Ispi
Pregi e difetti dell'euroadunata di Macron secondo Stefania Craxi
“Sarebbe un tantino illusorio pensare che da questo vertice, che muove nell’incertezza di scopi e obiettivi, possano venire fuori determinazioni significative. L’Italia ha bisogno come l’aria di vivere un sistema di larghe e diffuse relazioni globali”. Intervista alla presidente uscente della Commissione Esteri del Senato e già sottosegretario agli Esteri
Bruxelles e l'Italia scoprono la paura dell'atomica. Le rassicurazioni del gen. Torres
“Nel Paese e nel continente esiste un protocollo curato dalla Protezione civile per quanto riguarda l’impiego di uomini e mezzi, con il supporto dei vigili del fuoco e delle forze armate. Quindi niente panico o ansia da Guerra Fredda”, dice il generale a Formiche.net. “Mi sorprende l’assenza di Lavrov, figura sempre di mediazione che è scomparsa dalla scena dopo il discorso all’Onu”
Cosa farà il nuovo governo con l'Europa a 44 di Macron? Risponde Senaldi
“Siamo ancora in presenza di un colosso burocratico che è anche un nano politico: questa è l’Europa oggi. Meloni al consiglio Ue del 20 ottobre? Senza un mandato no. Ma perché quando si muove Bergoglio, ha lì a fianco Ratzinger o viceversa?”. Conversazione con Pietro Senaldi, condirettore di Libero
Quale prima tappa per Meloni, Berlino o Kiev? I dossier del governo secondo Parsi
“Kiev e Parigi le prime tappe più semplici per Meloni premier, più difficile scegliere Taiwan o Berlino. Le nuove relazioni mediterranee? Ci sono Paesi con i quali, piaccia o meno, bisogna tornare a stringere rapporti: chi non lo capisce vuol dire che vive su Marte. Balcani strategici, occhio a Serbia e Bosnia”. L’analisi del docente alla Cattolica di Milano
Cara Meloni, è Draghi il tuo prezioso alleato. Vietato litigare
L’importanza di un rapporto solido è utile anzitutto al Paese e non di meno alla Meloni. Il punto non è rimpallare le responsabilità ma è come andare avanti. Si può andare avanti solo se uniti