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Francesco De Palo About Francesco De Palo

Giornalista professionista, analista, ghostwriter. Barese, laureato in giurisprudenza, il mio primo articolo è apparso nel 2000 su un quotidiano locale dove ho fatto la gavetta alla vecchia maniera. Scrivo per varie testate italiane di politica estera, Mediterraneo e temi connessi alla geopolitica. Sono corrispondente da Roma per il giornale greco Zougla e direttore responsabile di Mondogreco.eu. Ho pubblicato due libri: “Onde-diario di un immigrato” nel 2011 e “Greco-eroe d’Europa” nel 2014. www.fdpmedia.org

Destinazione Africa, perché all'Italia conviene (oltre a Balcani e Mediterraneo)

Libia, gas, Eni, corno d’Africa, metalli: l’esecutivo ha mille e più motivi per rafforzare non solo la cooperazione, ma la presenza strategica nel continente anche alla luce del disimpegno francese e degli allarmi lanciati dagli Usa sulle mire russe

Maggioranza alla prova del Mes. Giorgetti apre, che farà Meloni?

Come si comporterà il governo guidato da Giorgia Meloni sul Mes? Lo ha anticipato Giancarlo Giorgetti ieri dall’Eurogruppo: “Sul Mes mi attesto sulle decisioni del precedente governo, di cui facevo parte. Si attendono i prossimi passi dell’esecutivo

Chi ci guadagna dallo stop alla privatizzazione del porto greco di Alexandroupolis

L’equilibrio geopolitico e la sicurezza energetica legata ai flussi di gas ne risentirebbero, con il rischio di una possibile destabilizzazione da parte di player esterni, sia in seno al governo che alle infrastrutture sensibili come questa

Non solo Ucraina. Così la polveriera balcanica impatta sull'Ue secondo Politi

“Il Kosovo non ha i 2/3 dell’Assemblea generale dell’Onu che lo riconoscano e chiaramente serbi, russi e cinesi premono in modo contrario, esattamente come Cipro Nord, come l’Ossezia, come le quattro province in Ucraina, come Gaza. Per dire che se il confine non è stato cambiato in modo consensuale non verrà poi riconosciuto: questa è la cifra del blocco del dialogo e della normalizzazione tra Pristina e Belgrado”. Conversazione con il direttore della Nato Defense College Foundation

Fitto a Parigi, la geometria europea di Palazzo Chigi e la sintesi delle alleanze

Il bilaterale con la Francia rappresenta un passo avanti ma l’impressione è – soprattutto con Fitto da Boone – che ci sia la forte volontà di costruire una geometria europea ben articolata che ovviamente non può far a meno di Parigi e Berlino

Roma e Il Cairo devono fare asse sull'energia. L'analisi di Melcangi

“Rafforzare maggiormente questa partnership significa per l’Italia diventare hub energetico per la diffusione verso l’Europa. Senza dubbio l’Egitto può essere un partner affidabile per sostenere questo obiettivo che Roma si pone oggi davanti alla sfida energetica che viene lanciata dalla crisi in Ucraina”. Conversazione con Alessia Melcangi, professoressa associata al Disse della Sapienza e ricercatrice per Atlantic Council e Ispi

Mappa balcanica per il governo Meloni. Criticità e opportunità

Il governo di Xi prosegue la penetrazione nei Balcani occidentali con interventi a 360 gradi che coinvolgono infrastrutture, energia, cultura, media e università. Se l’Unione Europea e l’Italia vorranno essere geopoliticamente attivi nella regione, dovranno rintuzzare questi tentativi. Intanto oggi Tajani interviene nelle tensioni tra Serbia e Kosovo

La civiltà occidentale (e il governo Meloni) davanti alla guerra. La versione di Mauro

“O noi siamo la terra dei diritti, della democrazia, delle istituzioni, oppure non siamo niente. Meloni? si propone come garante della posizione filo atlantica e a sostegno dell’Ucraina, non c’è motivo di dubitarne. Ma l’Italia resta una faglia in cui la voce del Cremlino può insinuarsi”. Conversazione con l’editorialista di Repubblica

Giorgetti in Germania, i due filoni che corrono sull'asse Roma-Berlino

Debito pubblico e crisi delle auto: Palazzo Chigi non potrà prescindere da queste due macro tematiche sia per strutturare un dialogo proficuo con il primo contribuente europeo, sia per costruire un rapporto che porti benefici all’Italia

Soldi e nucleare, che succede se la Russia si prende il porto turco?

Un nuovo “caso” Nato: la Marina di Mosca avrebbe, in un momento delicatissimo per gli equilibri euromediterranei, un punto di appoggio/osservazione nel Mediterraneo orientale, a poche miglia da Cipro e dai giacimenti di gas Mercury, Glauko, Zohr. Ma c’è anche il significato politico di una ipotesi del genere, che sconvolgerebbe il quadro

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