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Quell'incrocio cinese per Ue e Usa sull’Ucraina. La versione di Sisci

L’Europa afferma spesso di volere politiche unificate per contrastare alcune richieste e pressioni degli Stati Uniti. Questa è musica per le orecchie cinesi, che da tempo cercano di mettere in contrapposizione l’Ue con gli Stati Uniti. L’opinione di Francesco Sisci

Witkoff e il futuro dell’Europa (e dell’America). L'analisi di Sisci

Il piano Witkoff non ha sostegno fuori da Washington ed è criticato in Europa, America e Asia. È percepito come una capitolazione alla Russia, trasformandosi di fatto in una vittoria politica russa. Una pace vista come umiliazione dell’Ucraina favorisce solo Mosca e mette a rischio gli stessi Usa. L’analisi di Francesco Sisci

Brume italiane (e intrecci americani) per Salvini e Meloni. L'opinione di Sisci

La danza dura ormai da più di una settimana e rischia di fare traballare quello che è stato finora il vero punto forte del governo: l’appoggio esterno da parte degli Stati Uniti, dell’Unione europea e del Regno Unito. Se Meloni andasse a uno scontro con Salvini il risultato potrebbero essere le elezioni anticipate e magari le alleanze potrebbero mischiarsi. Non è pronta a questo, né forse lo è la capa dell’opposizione Elly Schlein. Il commento di Francesco Sisci

Quelle sottili lezioni americane per Meloni e Schlein. Scrive Sisci

Rispolverando un vecchio slogan del passato, occorre capire non cosa l’America può fare per l’Europa, ma cosa l’Europa può fare per l’America – a proposito di Cina. Se l’Italia ha una qualche risposta a questa domanda allora è un passo avanti sul fronte americano ed europeo. L’analisi di Francesco Sisci

Potranno tre signore riportare l’Italia al centro? La riflessione di Sisci

I sondaggi mostrano un’Italia sempre più moderata. Meloni, Schlein e Marina Berlusconi rappresentano tre volti di un possibile asse centrista capace di superare gli estremismi e il vecchio bipolarismo. Ma sapranno mettere da parte l’ego per guidare insieme il Paese? La riflessione di Francesco Sisci

Per stare al centro di Usa e Ue Meloni dovrà essere zen. Ci riuscirà? L'opinione di Sisci

L’opposizione con le sue posizioni balzane non andrà mai al governo, ma proprio per questo non c’è bisogno di spingere oltre la cosa, anzi. Come in ogni lotta, se l’avversario spinge, tu ti fai da parte e lui cade. Non spingi di più contro. Se lui spinge e tu spingi, non si sa chi cade. Ne va della continuità politica del governo Meloni, e, più importante, del bene del Paese

Se il Pd tentenna sulle scelte internazionali. L'opinione di Sisci

Sembra che il Pd non abbia più chiaro il campo. Non sceglie di dire: “Sì siamo contro l’America e quindi per la Russia; sì siamo a favore di Hamas e ci schieriamo contro Israele”. Oppure il contrario. Resta tutto molto etereo e vago.  L’opinione di Francesco Sisci

Scontri e slogan, evitiamo l’incendio dell’Italia. L'allarme di Sisci

Bisogna calmare gli animi ma anche rompere con chiarezza con tutte le forze che strizzano l’occhio ad Hamas e a Mosca. Se non avviene rapidamente, il Paese rischia di avvitarsi in una spirale che potrebbe essere peggiore di 50 anni fa, perché oggi l’Italia è molto più fragile e impreparata di allora. Il corsivo di Sisci

Sviste americane. I rischi di puntare sulla destra radicale Ue secondo Sisci

Gli Stati Uniti rischiano di illudersi sulla destra radicale europea. A differenza dell’Italia di Meloni, in Germania, Francia e Regno Unito questi movimenti restano ideologici, filorussi e antiamericani. Puntarci potrebbe trasformarsi in un errore strategico dalle conseguenze gravi. Il commento di Francesco Sisci

L’Italia non può illudersi di essere neutrale e i gialloverdi hanno scelto. Scrive Sisci

Il Paese ha bisogno di un patto culturale nazionale, base di ogni democrazia. Questo patto, forte anche ai tempi del confronto durissimo Dc-Pci, si è sfilacciato negli ultimi decenni e oggi i partiti mettono il proprio interesse di parte prima di quello nazionale, mentre dovrebbe essere il contrario. Ma proprio per questo il problema non è, né può essere una zoppicante riforma sul premierato ma una convergenza sulla politica estera, problema dirimente del Paese

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