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Conte, l'egemone della sinistra a cui manca la visione. Il commento di Sisci

Conte, ormai dominante rispetto a Elly Schlein nell’egemonia culturale della sinistra, per restare al potere dopo averlo preso dovrebbe trasformarsi caratterialmente: prendere una linea e seguirla. Ma si può cambiare personalità e carattere a 61 anni? Il commento di Francesco Sisci

Due fronti esterni e una crisi interna. I dilemmi dell’Italia secondo Sisci

La mancanza di visione nazionale di maggioranza e opposizione, il puro opportunismo politico dei patti elettorali stanno sbriciolando il Paese. Comprensibile che la Ue o la Nato con due guerre in corso, in Ucraina e in Medio Oriente, e uno scontro in fieri con la Cina, non abbiano tempo di interessarsi all’Italia. Ma per la Chiesa il fallimento progressivo dell’Italia può creare un vuoto proprio nel suo punto di leva per sollevare il mondo, Roma. Qui interessi della Chiesa e di una politica intelligente in Italia in realtà vanno di pari passo. L’analisi di Francesco Sisci

Non del governo né dell'opposizione, il ponte sullo Stretto è un'opera dell'Italia. Scrive Sisci

Oggi dovrebbe essere il momento in cui il Paese si unisce, perché uno spreco di denaro pubblico, una perdita dell’immagine internazionale e di coesione interna lascia tutti sconfitti. Giusto d’ora in poi denunciare corruzione o errori, se vi saranno, ma non l’opera di per sé. Essa deve essere finita. Non c’è governo o opposizione in questo, c’è solo l’Italia

All'Italia serve una rotta, non riforme usa e getta. Il commento di Sisci

Forse bisognerebbe pensare non a riforme usa e getta, ma a progetti di lungo termine, di cosa vuole essere l’Italia. Con una rotta tracciata certo c’è comunque il rischio del naufragio. Ma senza rotta il naufragio è certo. Il commento di Francesco Sisci

Realtà e finzione della moda filo palestinese. L'opinione di Sisci

Dietro la simpatia per la Palestina c’è l’avanzata prorompente della causa di Hamas, un’organizzazione estremista islamica dichiaratamente terrorista. Il sogno dello Stato palestinese è oggi più debole, al di là di questo o quel riconoscimento. Non lo vuole Israele, nessun Paese mediorientale (tranne l’Iran) e pochi governi occidentali. L’analisi di Francesco Sisci

Tempo di cambiamenti per la Cina di Xi. O forse no? La riflessione di Sisci

La storia del Pcus, del Pcc e la situazione globale non spingono la Cina di Xi verso riforme democratiche. Ma le contraddizioni interne creano fratture che altrimenti potrebbero essere difficili da controllare. L’analisi di Francesco Sisci, direttore di Appia Institute

Rifate le banche. Sisci legge la rivoluzione bancaria italiana nel caos finanziario globale

Al di là delle simpatie o antipatie per il governo o Caltagirone, di certo la finanza italiana è in affanno. Raccoglie immensi depositi e investimenti da privati, non riesce a canalizzarli in Italia e li esporta spesso all’estero, caso unico tra le economie sviluppate. Il vecchio era a pezzi. Bisognerà vedere se il nuovo riuscirà a sopravvivere agli scossoni. La riflessione di Francesco Sisci

Arrivano i libici a Roma. L'opinione di Sisci

Il punto sostanziale delle ultime vicende tra Italia e Libia è che l’autentico peso della forza italiana nel Paese è minimo, nonostante Roma abbia interessi strategici enormi (energia e migranti). L’opinione di Francesco Sisci

I tre inconsci italiani, tra monarchia, repubblica e vincolo esterno. Scrive Sisci

L’Italia politica forse ha tre psicologie. La prima è quella del suo inizio. Il regno d’Italia proclamato nel 1861, c’è poi quella dopo la Seconda Guerra Mondiale e poi la terza, che parte dagli anni ’90 fino ai giorni nostri. Cosa ci dicono dell’oggi? Lo spiega Francesco Sisci

Vi racconto l'effetto domino globale dell'Iran. Scrive Sisci

La sconfitta degli ayatollah aumenta la pressione su Mosca e Pechino. Ma le conseguenze potrebbero non essere lineari. L’America ha bisogno di una strategia globale per la Cina. L’analisi di Francesco Sisci, direttore di Appia Institute

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