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Perché la tragedia di Corinaldo non mi stupisce più di tanto

Un Paese, in cui si vendono 530 biglietti in più del consentito - cinquencentotrenta biglietti in più, su una capienza di 870 - a un serata, con apparizione notturna della star del momento. Un Paese, in cui una presunta via di fuga è in realtà uno scivolo stretto e insicuro, a stento protetto da balaustre lì chissà da quanto e…

milano

Milano parla sempre meno l'italiano. E non conviene

Torno a scrivere di Milano, perché il momento del Paese, visto attraverso la lente meneghina, appare ancora più complesso e stimolante di qualche mese fa. Non mi dilungherò, nel sottolineare lo splendente momento vissuto dalla città. Cifre e sensazioni non mentono: Milano attraversa una sorta di età dell’oro, una fase fortemente espansiva dal punto di vista economico, accompagnata da tutta…

elettori

L'Italia frena. Basta propaganda, please

La nostra economia frena. È un fatto, incontrovertibile. Non è ormai neppure necessario dilungarsi, nell’analisi di dati che non possono essere interpretati, se non in questo modo. Detto che chiunque esulti per le difficoltà economiche del Paese è ispirato da improvvido tafazzismo, resta il tema di fondo: di propaganda si muore. Meglio, di sola propaganda. Perché una quota di narrazione…

Pensiamo alle imprese italiane (non a quella di Di Maio). Il commento di Fulvio Giuliani

Passiamo il tempo a ragionare su un quesito filosofico: le colpe dei padri e le ricadute sui figli. Dibattito che affascina certamente retroscenisti, notisti, sparuti appassionati di cose politiche. Oltre che, naturalmente, gli accademici, specializzati in studi teorici. La vicenda dell’azienda della famiglia Di Maio, usciti dalla parrocchia di cui sopra, dovrebbe interessare il giusto, vale a dire praticamente nulla.…

Massimo Gramellini attore

Il Caffè di Gramellini, Silvia Romano e la fiera delle volgarità

Stiamo molto attenti. Stiamo molto attenti a quello che stiamo diventando. So perfettamente che questo approccio genererà più repulsione che comprensione, ma ritengo che si debba essere onesti e guardare in faccia il livello, a cui sembra avviarsi la nostra comunità. Quello che è successo ieri, con gli abominevoli commenti seguiti al rapimento in Kenya della 23enne cooperante milanese e…

Il Pd e Renzi potranno (forse) vivere uno senza l’altro, ma non oggi

La realtà attuale del partito democratico è quantomeno paradossale: un ex leader, Matteo Renzi, che fa di tutto per staccarsi anche fisicamente dal partito, che ha dominato per anni. Aspiranti, nuovi leader che fra poco sosterranno di non conoscere neppure l’ex-Capo. Eppure, più sembra allontanarsi, più prende le distanze nei fatti e nelle parole, più lo stesso ex segretario ed…

I romani sono assuefatti al peggio. Il flop del referendum Atac e la piazza di Torino

Il fallimento del referendum è totale, indiscutibile e inappellabile. Punto. Aggiungere altro, su questo fronte, appare oltre che inutile, vagamente imbarazzante. La città ha ignorato del tutto il quesito sull’Atac, ritenendolo evidentemente superfluo, senza neanche entrare nel merito. L’ovvio, però, non può bastarci. Sostenere, infatti, che ai romani la gestione dell’Atac vada bene così com’è apparirebbe quantomeno temerario. Allora, proviamo…

raggi

L’assoluzione della Raggi non sia un alibi. Il fallimento di Roma

Le reazioni all’assoluzione di Virginia Raggi forniscono l’ennesima conferma della nostra cronica incapacità di rispettare il dettato costituzionale, quando politica e giustizia vanno in cortocircuito. Fosse stata condannata, nessuno avrebbe avuto la forza - immagino ben pochi anche nel suo stesso partito - di ricordare che Virginia Raggi sarebbe rimasta innocente, in attesa di altri due gradi di giudizio. Arrivata…

europa

Europa, fra clamorosa impopolarità e un minimo di verità

Cosa avrà mai fatto l’Europa a tanti italiani? Domanda quasi retorica, ce ne rendiamo conto, nel momento di più bassa popolarità del sogno e della realtà unitaria europea, nel nostro Paese. Eppure, certe verità vanno affrontate, pur consapevoli di guadagnarne sicura impopolarità. Non stiamo parlando di massimi sistemi o del dibattito nazionale, è più che sufficiente una qualsiasi serata fra…

yemen Nyt, vittoria dorata, hodeida

Perché la fine di Amal è una sconfitta per l'Occidente

L’addio ad Amal, la piccola yemenita di 7 anni spirata poche ore fa,  è una sconfitta clamorosa per tutti noi. E quando scrivo noi, intendo l’Occidente. I nostri valori, il nostro modo di intendere la vita, ma anche e soprattutto le relazioni umane, sociali e fra Stati. Quell’immagine, l’addio ad una bimba divenuta simbolo della tragedia di decine di migliaia…

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