L’Algeria s’interroga sul suo futuro. E lo vede nero. Come il lutto che l’avvolge da stamattina alle 6 quando il capo dello Stato maggiore dell'Esercito popolare nazionale dell’Algeria, Ahmed Gaid Salah, è deceduto per un attacco cardiaco. Dapprima l’indiscrezione aveva fatto il giro dei circoli del potere, ma nessuno aveva confermato. Poi è diventata pubblica con un comunicato della presidenza…
Gennaro Malgieri
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Un mito per la Cina, un pericolo per l'umanità. Xi Jinping nella biografia di Sangiuliano
Quando Xi Jinping si è affacciato alla storia, non era consapevole di essere già parte della storia della Cina e, in nuce, di quella planetaria che lo avrebbe visto protagonista. Ma il destino si è incaricato molto presto di svelargli il cammino che avrebbe compiuto assecondandolo. Il leader comunista, figlio di un alto gerarca del regime, Xi Zhongxun, compagno di…
La democrazia non abita in Algeria. Chi c'è (davvero) al potere
Il sistema ha sfidato il popolo ed ha vinto. Ma ha vinto male. Con pochi voti, dal momento che soltanto il 39% degli elettori si è recato alle urne, e molte intimidazioni. L’Algeria, in pratica, non ha scelto. E con il più basso tasso di votanti della sua storia ha decretato la vittoria di Abdelmadjid Tebboune, ex primo ministro, per…
L'Algeria vota, ma il futuro è il suo passato. Militari al potere
Dopo Abdelaziz Bouteflika sarà il suo fantasma a governare l’Algeria. A meno che dopo le elezioni-farsa che si terranno domani non insorgerà un movimento di popolo, spontaneo, avverso al vecchio regime, purtroppo senza leader, e, dunque incapace di mettere a ferro e fuoco il Paese e rifiutare il principio che il nuovo presidente debba essere scelto dalla casta che ha…
Pensioni, Macron alle corde. Così la Francia rischia di esplodere
La riforma delle pensioni non c’è ancora, ma il solo averla prima ventilata e poi proposta ha mandato in tilt il mondo politico e sindacale francese. Tutti mobilitati, dalla Cgt, il potente (almeno un tempo) sindacato, ai partiti politici, a cominciare da Rassemblement di Marine Le Pen con tutte le sinistre al seguito, indipendentemente dalle appartenenze. Emmanuel Macron non ha…
Henry Thoreau, la natura come bene inattaccabile, la disobbedienza per difenderla
La Natura è poesia. I colori che assume, cambiandoli di stagione in stagione, sono la metafora tangibile del Creato in movimento. Vederli mutare fattezze quasi irriconoscibili da un periodo all’altro è un miracolo che andrebbe contemplato e forse aiuterebbe a svelenire i tormenti della modernità. Apro Colori d’autunno di Henry David Thoreau (Lindau, pp.90, €. 9,50) e la sensazione di…
Così i Gilets Jaunes regalano a Macron il loro suicidio politico. L'analisi di Malgieri
C’era da aspettarselo. I gilets jaunes hanno dato il meglio o il peggio (a seconda dei punti di vista) di loro e del civismo che pretendono di incarnare. Ma poi, quali gilets jaunes? Piuttosto delinquenti, che nulla hanno a che vedere con il movimento che pretendono di rappresentare del quale hanno voluto celebrare il primo anniversario dell’apparizione che fu tutt’altra…
Mito ed enigma dell’imperatore Giuliano nella biografia di Benoist-Méchin
Se la storia ha un senso, questo, molto spesso, glielo conferiscono uomini eccezionali capaci di non farsi soggiogare dallo spirito dei tempi e dal gusto contingente delle mode. Questa notazione tanto più è vera se riferita alla specificità della cultura occidentale caratterizzata dal mito prometeico-faustiano che ha costituito la forza stessa di personalità nella realizzazione assoluta di un’idea. Gli uomini…
I gilets jaunes cercano il rilancio. Ma il loro è l'anniversario di un fallimento
Fa freddo a Parigi. Molto più di un anno fa. Il cielo bianco è gonfio di neve. Forse verrà giù nelle prossime ore. Di certo la pioggia annunciata sarà gelida. Non se ne gioveranno i “reduci” della prima manifestazione che si mobilitarono indossando gilets jaunes e raccogliendo la simpatia dei francesi contro Emmanuel Macron da poco presidente. Davanti ai bistrot…
L'avanzata di Salvini in Emilia-Romagna? Nasce (anche) dal Pd. L'analisi di Malgieri
Nella terra-madre della battaglia finale, l’Emilia Romagna, lo scontro è entrato nel vivo. Non ci si contende soltanto il governo della Regione, ma quello del Paese. La Lega e il centrodestra da un lato e il Pd dall’altro non risparmieranno nulla agli elettori, perché sanno che dall’esito del voto dipenderà lo sfratto o meno di Palazzo Chigi. Se ieri Matteo…