Non sempre vince la squadra migliore. La Francia è campione del mondo, malgrado limiti evidenti e nessuna concessione allo spettacolo. La Croazia che le ha conteso la Coppa, ha fatto vedere un football attraente, ancorché non eccelso, ma è “caduta” su due errori evitabilissimi. Quando si dice che gli dèi pallone si distraggono non si esagera affatto. A Mosca hanno…
Gennaro Malgieri
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Carlo Alberto, sovrano riformatore da riscoprire oltre la retorica. L’opera di Niccolò Rodolico
La letteratura su Carlo Alberto, re di Sardegna per “grazia divina” e potere degli eventi, non è mai stata particolarmente copiosa, né equanime quando non pregiudizialmente irrispettosa. Un “Amleto” venne definito in vita e tale qualifica gli è rimasta con il passare del tempo, dimenticando che - a prescindere da come si è compiuto il processo di unificazione nazionale -…
Perché la destra si è dissolta. E ben prima che Salvini la fagocitasse
Sulla destra italiana si è depositata la polvere; l’oblio non tarderà a scendere per rinchiuderla tra le anticaglie del Novecento in un remoto ripostiglio nel quale nessuno avrà voglia di frugare. Una Destra inservibile, quasi un simulacro di ciò che è stata in questo lungo dopoguerra, non è neppure venerabile come una reliquia per i pochi devoti rimasti attoniti a…
Gioacchino Volpe e l’Italia tra le due guerre: una testimonianza intellettuale e civile
Gioacchino Volpe (1876-1971) è stato uno dei più grandi storici del Novecento. La sua opera è di fondamentale importanza per comprendere il Medio Evo e l’Italia moderna. Di respiro europeo ha dato agli studi storici una spinta innovatrice riconosciuta perfino da intellettuali come Antonio Gramsci. Oaks Editrice propone un’antologia di scritti di Volpe: "L’Italia tra le due guerre" (pp.303, 20…
Perché riscoprire e rileggere Panfilo Gentile, autore di "Democrazie mafiose"
Negli ultimi decenni la partitocrazia ha assunto forme diverse, ma uguali sono state le modalità in cui si è espressa: l'occupazione del potere e della vita pubblica da parte delle forze politiche che, in tal modo, hanno travalicato i loro compiti istituzionali. Fenomeno tutt’altro che nuovo denunciato nella seconda metà dell'Ottocento, tra gli altri, da Francesco De Sanctis, Ruggero Borghi,…
Perché ritorna il presidenzialismo? Un’iniziativa referendaria al culmine della crisi del sistema politico
Domani mattina il professore Giovanni Guzzetta, docente di diritto costituzionale a Tor Vergata, depositerà presso la Corte di Cassazione le firme necessarie per l’indizione di un referendum popolare d’indirizzo sul presidenzialismo. “È il primo passaggio - ha detto tempo fa, ribadendolo oggi in un dettagliato articolo sul Corriere della sera - di una battaglia che richiederà il contributo di tutti…
Il manifesto dell’opposizione conservatrice al nazismo nel saggio di Oswald Spengler
Nel 1932 Oswald Spengler non votò per Hindenburg, ma per Hitler, anche se lo giudicava volgare. Lo incontrò nel 1933 e dopo una lunga discussione con lui, concluse che la Germania non aveva bisogno di un "tenore eroico ("Heldentenor", tenore drammatico), ma di un vero eroe ("Held")". Ed oltre a criticare le tesi razziste di Alfred Rosenberg, rifiutò l'invito di…
La Giordania rischia di diventare terreno di conquista dell’islamismo radicale
La Giordania vive il momento più grave dalla morte di re Hussein. Il figlio, Abdullah II, (in foto), saggio e stimato in tutto il mondo, è alle prese con una sequenza impressionante di proteste e di scioperi che stanno mettendo in ginocchio il Paese. Dopo le dimissioni dei primo ministro Hani Mulki e la nomina del successore che sta per…
Almirante e Romualdi, l’anniversario della loro morte serva alla destra per reinventarsi
Trent’anni fa, a distanza di poche ore, nel 1988, si spengono Pino Romualdi il 21 maggio e il giorno dopo Giorgio Almirante. La destra italiana perde simultaneamente i suoi riferimenti carismatici. Ma non si sente orfana e nessuno pensa che con la loro scomparsa sia destinata all’estinzione. Entrambi erano stati i fondatori dell’Msi nel dicembre 1946; avevano, con alterne fortune,…
Il “ritorno” di Mircea Eliade nella crisi spirituale dell’Occidente
“Ritorna” Mircea Eliade. A dire la verità, non se n’era mai andato. Nel senso che il grande storico delle religioni (il “più grande” del Novecento secondo molti), scomparso a Chicago nel 1986 all’età di 79 anni, è stato sempre una presenza discreta, non sempre relegata nelle cerchie degli studiosi, in Europa e al di là dell’Atlantico dove le sue opere…
















