Il protezionismo americano e il deficit delle partite correnti degli Stati Uniti sono dovuti alla perdita di competitività e all’indebitamento estero. Gli Stati Uniti beneficiano del dollaro come valuta di riserva, permettendo loro politiche monetarie flessibili. Nel tempo, i principali partner commerciali sono cambiati, con la Cina che ha sostituito il Giappone. L’analisi di Gianfranco Polillo
Gianfranco Polillo
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Un Donald Trump da leggere senza i paraocchi della polemica politica. L'analisi di Polillo
Nei nuovi scenari internazionali conta sempre più l’hard power rispetto al sistema di alleanze. Specie se i possibili alleati, come nel caso dell’Europa, tendono troppo a non assumersi le responsabilità che derivano dall’essere partecipi di un comune destino. Tutti i punti dell’intervento del presidente eletto analizzati da Gianfranco Polillo
Vittoria di Pirro? La lettura di Polillo sul conflitto in Ucraina
Con l’avvicinarsi dell’insediamento di Trump si avvicina anche l’apertura di un nuovo capitolo del conflitto. Forse l’ultimo. Ma la situazione è molto meno rosea per Mosca di quanto si possa pensare. Nonostante alcune narrative
Il cantiere italiano di una nuova diplomazia. L'analisi di Polillo
Attenzione massima al commercio internazionale; ruolo attivo dei presidi italiani all’estero; interventi specifici, come il Piano Mattei per l’Africa; centralità del Mediterraneo e rapporti di maggior collaborazione con i Paesi produttori di petrolio, con l’idea di trasformare l’Italia nell’hub energetico (petrolio e gas) di tutto il continente. Insomma, l’Italia c’è e ci vuole essere. La speranza è che ci sia anche l’Europa: altra grande partita aperta per realizzare quelle riforme non più procrastinabili. Il commento di Gianfranco Polillo
La crisi francese tra politica ed economia. L'analisi di Polillo
Macron ha nominato Francois Bayrou nuovo primo ministro. Ma al di là dei limiti mostrati dall’Eliseo, le cause della crisi francese sono riconducibili a un sistema politico la cui polarizzazione ha creato un sistema di totale incomunicabilità che, di fronte alle difficoltà economiche e finanziarie, ha finito per distruggere qualsiasi idea di unità nazionale. Aprendo così la strada a una crisi di cui non sarà facile prevedere gli sbocchi. L’analisi di Gianfranco Polillo
La mistica di Notre Dame e i dilemmi della politica. Il commento di Polillo
La cerimonia a Parigi è stata il contesto ideale per incontri politici di alto livello. L’Italia, grazie alla sua stabilità politica, si presenta come interlocutore privilegiato per gli Stati Uniti di Trump, rafforzando il proprio ruolo strategico nello scenario internazionale
L’Europa che verrà. Tutti i compiti della nuova Commissione secondo Polillo
Ridimensionato quello che, in passato, era l’asse franco-tedesco, il problema è costruire ora una leadership che non può che essere plurale, all’interno della quale l’Italia, insieme alla Spagna, dovrebbe esercitare un ruolo diverso dal passato. Ursula von der Leyen ne sembra consapevole
Lo scenario sotteso alle ultime previsioni europee è preoccupante. L'analisi di Polillo
Da qui le conseguenze. Negli stessi calcoli della Commissione, l’eurozona nel periodo 2024/2026 crescerà della metà rispetto a quanto si prevede per gli Usa. Se poi si considerano le previsioni del Fondo monetario internazionale, i risultati sono ancora più allarmanti. L’analisi di Gianfranco Polillo
Buone notizie! Il ministro delle Finanze tedesco si è dimesso. La versione di Polillo
Lindner ha lavorato contro l’Ue: ha fatto sì che “debito comune” fosse una bestemmia ma ha imposto le modifiche al Patto di stabilità e crescita che oggi rappresentano una vera palla al piede per qualsiasi ipotesi di sviluppo. L’opinione di Gianfranco Polillo
Il monito di Mattarella, le Agenzie di rating e la politica italiana. Scrive Polillo
Il Presidente pone la giusta domanda: come si giustifica lo strabismo da parte delle Agenzie di rating, pronte a sindacare ogni stormir di fronda, ma del tutto silenti di fronte a fatti macroscopici come, ad esempio, occupazione che cresce e dati positivi delle esportazioni? Una distorsione non solo attribuibile però a chi ha un qualche interesse nella gestione degli spread sui titoli sovrani… L’analisi di Gianfranco Polillo