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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Tim si fa in due. Labriola vara lo scorporo tra rete e servizi

Il ceo Labriola presenta il piano industriale che sancisce il riassetto dell’ex Telecom e guarda alle cessione della rete a Open Fiber. Nascono quattro unità, obiettivo sinergie ed efficienza. In autunno l’offerta dello Stato, ma c’è anche il piano B

Sviluppo, innovazione e inflazione. La prima assemblea di Farmindustria nel segno di Cattani

L’assemblea delle imprese farmaceutiche all’indomani del passaggio di testimone tra Massimo Scaccabarozzi e Marcello Cattani. Due anni di pandemia hanno scritto nuove regole e gettato le basi per un nuovo approccio alla salute. Le aziende sono pronte, ma l’esplosione dei costi energetici e della logistica è un problema che va risolto

Su Evergrande la scure delle toghe. E parte la caccia ai creditori (buoni)

Il colosso immobiliare cinese è stato citato in tribunale da un creditore infuriato per i mancati pagamenti. E ora, per fare colpo sui giudici, prova ad assicurarsi il sostegno degli investitori più comprensivi e fiduciosi nel piano industriale in arrivo

Bundesbank

Lo scudo anti-spread della Bce è già morto? Per Messori, il killer è tedesco

Intervista all’economista e saggista, all’indomani del duro attacco della Bundesbank verso la Bce. Da Joachim Nagel parole e posizioni che possono spegnere sul nascere il progetto di Christine Lagarde

Nuovo gioco per nuovi tempi. Imprese e istituzioni a confronto

Due anni di pandemia hanno riscritto percezione e perimetro di un’industria che non è solo business, ma anche gettito e divertimento. I risultati dell’indagine Swg-IGT e il punto di vista di politica e istituzioni nell’evento organizzato da Formiche

America chiama Cina. Placare l'inflazione vale l'abbandono dei dazi

Solo poche settimane fa i primi segnali dalla Casa Bianca circa la volontà di rivedere le barriere doganali imposte da Trump. Ora un incontro virtuale tra Janet Yellen e Liu He dà la spinta finale, complice un’impennata globale dei prezzi che non piace a nessuno

 

Bitcoin no, anzi sì. Mosca ora abbraccia le criptovalute per aggirare le sanzioni

Dopo essere stata strenua nemica delle monete virtuali, ora l’ex Urss avrebbe deciso di permettere le attività di mining, a patto che bitcoin e i suoi fratelli non entrino in circolazione dentro i confini russi. Obiettivo, usare tali asset per vendere petrolio e gas aggirando le sanzioni. Ma a Washington hanno fiutato la mossa e preparano contromisure

La Bce ha sbagliato il tiro sull'inflazione. E adesso... Parla Quadrio Curzio

Intervista all’economista della Cattolica e presidente emerito dell’Accademia dei Lincei. Questa non è una fiammata: pandemia, energia e guerra manterranno alti i prezzi per molto tempo ancora. La Bce ha sbagliato i calcoli, fu un errore parlare di inflazione passeggera. E lo dimostra il fatto che la stretta sui tassi non ha frenato il costo della vita. Il tetto al gas? Misura giusta ma senza accordo con gli Usa non se ne farà nulla

Non solo Evergrande. L'altra mina cinese è Fosun

​Nei giorni in cui il colosso del mattone prova a evitare il baratro con un nuovo piano industriale, le azioni del principale conglomerato industriale privato cinese crollano del 35% a causa di un debito da 40 miliardi di dollari sfuggito di mano. Moody’s già vede il contagio. Intanto Shimao è ufficialmente in default​, non avendo ripagato un’obbligazione da un miliardo di dollari scaduta il 3 luglio 

Sul tetto al gas occhio agli abbagli. L'alert di Di Taranto

L’economista della Luiss a Formiche.net: imporre un prezzo del metano a Mosca è una misura giusta ma rischia di far impennare ancor di più il prezzo e ingrassare le tasche di Mosca. E poi in Europa ci sono troppi interessi diversi. La via d’uscita è la diversificazione

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