Il governo ha fretta e forse fa bene. Sull'Italia stanno per piovere 209 miliardi frutto del Recovery Fund approvato nell'estenuante Consiglio europeo del 18 luglio (durato quasi cinque giorni, caso unico nella storia dell'Ue): 81 miliardi di trasferimenti e 127 miliardi di prestiti. E pensare che il bottino italiano originario prevedeva 84 miliardi alla prima voce e 91 alla seconda.…
Gianluca Zapponini
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Perché l'Europa si gioca tutto sul Recovery Fund. Parla Fitoussi
Il Consiglio europeo che dovrebbe sancire lo sblocco definitivo del programma da 750 miliardi fatto di prestiti e sussidi, alias Recovery Fund, è ancora in corso, dopo essere iniziato alle 10.25 di questa mattina. Ma le divergenze sono ancora molte, troppe. Lo dimostra lo stop ai lavori, dopo otto ore di confronto, per una pausa di riflessione di due ore. Da…
L'Italia alla rincorsa del digitale. Il Libro bianco del Ced
Dalla cybersecurity alla digitalizzazione della Pa, dall’Internet of Things ai nuovi modelli di business e all’alfabetizzazione dei cittadini. Tutto per una rivoluzione digitale che può impattare sulla nostra economia per 160 miliardi di euro. Un treno che l'Italia non può perdere, specialmente ora che sul Paese stanno per piovere i miliardi del Recovery Fund. Ma per non perderlo servono idee…
Autostrade, l'Iri e la falsa partenza di Conte. Parla La Malfa
Stato per Stato, allora meglio resuscitare il vecchio Iri, che di cose buone ne ha fatte. E comunque, l'accordo tra governo e Autostrade è una falsa partenza. Giorgio La Malfa, saggista e più volte ministro negli anni 80 e 90, non si fa problemi a fornire la sua personalissima lettura della svolta raggiunta nella notte sulla partita con la famiglia Benetton. Attenzione agli…
Così (con i fondi Ue) acceleriamo sul digitale. Parla Cerra (Ced)
Un'Italia digitale è possibile. Basta volerlo, e non sperperare le risorse del Recovery Fund che presto o tardi pioveranno sull'Italia. Una road map è contenuta nel Libro bianco per l'economia digitale, realizzato dal Centro economia digitale (Ced) di cui Rosario Cerra è fondatore e presidente. Il file rouge è chiaro: no agli investimenti ciechi, sì interventi mirati. L'opera è stata presentata…
I Benetton lasciano, arriva lo Stato. Ecco l'accordo con Autostrade
La notte, forse, stavolta ha portato consiglio. Non ci sarà nessuna revoca coatta della concessione ad Autostrade, ma una lenta e graduale uscita della società dal perimetro di Atlantia, per far posto a un nuovo socio: Cassa Depositi e Prestiti, che diventerà azionista di Aspi al 51%. Il resto del capitale verrà collocato in Borsa, entro un anno, dando vita…
Ecco come si distrugge una grande azienda. Il caso Autostrade visto da Debenedetti
Un Paese strano, l'Italia. Dove vicenda industriale, quale doveva essere Autostrade, assume i connotati di una partita politica, con tutte le conseguenze del caso: revoca della concessione sì, no, Benetton fuori o dentro. Sono in molti a ritenere che un ritiro della concessione alla società della galassia Benetton sarebbe un bagno di sangue, anche per lo Stato (7 miliardi di indennizzo…
Indennizzi e debiti, quanto costa allo Stato la revoca ad Autostrade
Domani sulla vicenda Autostrade potrebbe essere scritta la parola fine, dopo l'accelerazione del premier, Giuseppe Conte, che nelle ultime ore ha respinto la proposta della società e dei suoi azionisti (un pacchetto da 3,4 miliardi tra investimenti, abbattimento delle tariffe e revisione dei pedaggi più altri 7 miliardi di investimenti già cantierabili). Per il governo non sembrano esserci più margini…
Su Autostrade non vinca il giustizialismo. Parla il prof. Zucchetti
I nodi tra governo e Autostrade stanno per arrivare al pettine. Domani, salvo clamorosi dietrofront, sul tavolo del Consiglio dei ministri finirà la revoca delle concessioni ad Autostrade, mai così vicina a quasi due anni dalla tragedia del Morandi di Genova. Privare delle concessioni la società controllata dalla famiglia Benetton avrà dei costi, alcuni fissi (indennizzi), altri variabili (esito del contenzioso…
Da Conte e Merkel un asse per blindare il Recovery Fund
Un'ora di colloquio tra Angela Merkel e Giuseppe Conte è servita a creare un asse non certo scontato, ma essenziale in vista del decisivo (si spera) Consiglio europeo del prossimo 17 luglio chiamato a sbloccare una volta per tutti i Recovery Fund. Dal castello di Meseberg, nel Brandeburgo, è uscita una sintonia, dalle parvenze di un accordo, su cui Conte…