Lavorare sulla domanda interna conviene, sempre. Il vantaggio sta nel compensare, per esempio, momenti di debolezza nella congiuntura internazionale che possono incidere negativamente sull'economia domestica. Questo, in sintesi, il senso di un paper diffuso oggi dal Centro Studi di Confindustria. La conclusione è questa: uno spostamento verso un più ampio ruolo della domanda interna è fondamentale per l'economia di un…
Gianluca Zapponini
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Bene l'asse industriale Francia-Italia. Ma sulle scalate... Parla Licheri (M5S)
Forse ci siamo. Dopo mesi, anni, di frizioni, Italia e Francia sono pronte a mettere nero su bianco una ritrovata collaborazione. Sono, forse, lontani i tempi delle tensioni lungo l'asse Roma-Parigi, sulle questioni della grande industria strategica. Da Fincantieri-Stx alle scalate francesi alle nostre aziende. Ora è tempo di regole comuni, per dire basta alle incomprensioni su settori cruciali quali…
Vi spiego il Manifesto di Assisi, l'altra Davos. Parla Realacci
Le proposte ci sono, la politica industriale anche. Manca, semmai, la voglia dei palazzi del potere di cogliere in pieno la sfida della sostenibilità ambientale e perché no, sociale. Il Manifesto di Assisi per un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica è stato presentato proprio ieri a Perugia, in vista della prima importante riunione del prossimo 24 gennaio quando, proprio ad Assisi,…
Perché Davos non potrà ignorare l'allarme dell'Oxfam. Parla Becchetti
Forse, il World Economic Forum di Davos non poteva arrivare in un momento più complesso di questo. Un momento nel quale un’élite di 2.153 Paperoni detiene una ricchezza superiore al patrimonio di 4,6 miliardi di persone, mentre alla metà più povera della popolazione resta meno dell’1%. Di più. Il patrimonio delle 22 persone più facoltose supera la ricchezza di tutte…
Gas e idrogeno, Saipem alla svolta green. Parla Caio
Davos 2020, ci siamo. Il World economic forum, che ogni anno riunisce per qualche giorno l'alta finanza mondiale, sta per aprire i battenti, in un momento non certo facile per l'economia mondiale. Le disuguaglianze aumentano, la transizione energetica procede a rilento e la guerra commerciale tra Usa e Cina ha fatto già i suoi danni, nonostante la recente tregua. L'edizione numero…
Così l'Italia arranca sugli investimenti pubblici. Report Confindustria
Italia affetta da mal da investimento. Pubblico. Nei primi sei mesi del 2019 è stato finanziato dalle amministrazioni pubbliche solo il 39,1 per cento dell'obiettivo annuo di spesa per investimenti pubblici in Italia. Tale quota, scrive il Centro studi di Confindustria nelle sue infografiche, in netta diminuzione rispetto agli ultimi quattro anni, conferma le criticità legate alle difficoltà di spendere…
Da Ilva ad Atlantia. Ecco il vero spauracchio per chi investe. Parla Broggi
Ieri, come raccontato questa mattina da Repubblica, il premier Giuseppe Conte ha incontrato in un meeting riservato alla Luiss, i rappresentanti di alcune delle maggiori multinazionali. Obiettivo, rassicurare i grandi investitori circa la tenuta del governo, la ripresa dell'economia e il taglio delle tasse. In altre parole, un invito a non mollare la presa e continuare a investire nel Bel…
Dazi, perché tra Cina e Usa non ha (ancora) vinto nessuno. Parla Barba Navaretti
Per essere una tregua, lo è. Ma chi ha vinto? E chi ha perso? Ammesso che ci siano vincitori e vinti. Ieri la guerra commerciale tra Usa e Cina, dopo quasi due anni di corpo a corpo a suon di dazi sui beni importati, ha registrato la sua prima tregua, grazie alla firma di un accordo che il presidente Donald…
Nessuno stop grillino al cuneo. La versione di Buffagni
La partita per il taglio del cuneo fiscale è ufficialmente iniziata. Nulla di nuovo in un Paese che vanta una delle più alte pressioni fiscali d'Europa. Stavolta però, il pacchetto per una vera sforbiciata alle tasse sul lavoro a una platea, stime del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, di 14 milioni di individui, è bello e pronto. L'esponente del Partito democratico…
L'Iran spaventa le imprese italiane. Ecco perché. Report Confindustria
L'affaire iraniano spaventa le imprese italiane. La guerra con gli Usa, solo sfiorata, sta presentendo piano piano il suo conto al sistema produttivo italiano, già alle prese con una ripresa che più fiacca di così non potrebbe essere. Il petrolio negli ultimi giorni è salito fino a 65 dollari al barile, per poi ripiegare a 59 dollari. Per un Paese…
















