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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Due occhi sono meglio di uno. Spin off della vigilanza bancaria cinese

Memore del drammatico sciopero del mutuo della scorsa estate, quando migliaia di depositi privati furono congelati per salvare le banche in crisi, il Dragone crea una apposito bureau incaricato di vigilare sul rispetto delle regole da parte degli istituti. Ma non tutti sono d’accordo

 

Il (primo) Def di Giorgia Meloni nel segno della prudenza

Il sì del Consiglio dei ministri al documento che fissa il perimetro della prossima manovra e fa della cautela il suo credo. Priorità alla crescita (+1% nel 2023) e alla riduzione del debito. E non più di tre miliardi per il taglio del cuneo. Intanto il Fmi rivede la crescita italiana. Al rialzo

No tassi, no party. La Pboc tiene a secco le banche cinesi

La Banca centrale del Dragone continua a tenere da oltre sei mesi il costo del denaro inchiodato al 3,6%. Questo impedisce agli istituti di realizzare quei margini di cui avrebbero una gran bisogno

Quanto è rischiosa la dipendenza dalla Cina sulle rinnovabili

Dopo aver tagliato i ponti con la Russia, ora sul campo delle rinnovabili l’Ue dovrebbe cominciare a rendersi indipendente dal Dragone. Un report del think tank Usa Carnegie

Per le banche cinesi soffia il vento dell'epurazione

I funzionari della vigilanza hanno deciso di convocare a sorpresa i manager dei primi cinque istituti del Dragone. Obiettivo, metterli in guardia dalle tentazioni del malaffare. Ma gli investitori potrebbero non gradire

La Germania sul Patto di stabilità è meno "falco" di quanto sembri. Tria spiega perché

Intervista all’ex ministro dell’Economia. La proposta tedesca per l’abbattimento del debito dell’1% all’anno fa il gioco dell’Italia, perché scongiura tensioni sui mercati ed è sostenibile. I tassi? Serviva un coordinamento delle politiche monetarie. Si sarebbe evitato di inseguire la Fed​

Vendere bond, ma a chi? Il dilemma delle banche americane

Gli istituti statunitensi detengono nei propri bilanci grossi quantitativi di titoli pubblici. Una scelta che a Svb è costata cara. Ora, onde evitare un film già visto, occorre smaltire tali strumenti, prima che i rendimenti sfuggano di mano. Ma, racconta il Wsj, in pochi sono disposti a metterci le mani sopra

 

Competenze, buona burocrazia e investimenti. Nel nome del Pnrr

Il Paese è al bivio, tra crescita e declino. E allora fare squadra diventa l’arma vincente. Il dibattito al Centro studi americani con Giovanni Tria, Marina Elvira Calderone, Aurelio Regina, Cristiano Cannarsa, Mauro Macchi, Sandra Savino e Massimo Bitonci

Enit, meno tasse e un piano a cinque anni. Il turismo secondo ​Santanché

​Il ministro di Fratelli d’Italia interviene in Parlamento per illustrare la strategia del governo per il rilancio di un settore a dir poco strategico per l’Italia. L’Enit diventi una spa, mentre a breve arriverà la strategia che guarda al 2027. Il Pnrr? Procede​

 

Sul Pnrr niente scherzi e tanta squadra. Parla Caroli (Luiss)

​Conversazione con il docente ed economista della Luiss. Un po’ di affaticamento sul Piano era da mettere in conto, d’altronde l’inflazione e la crisi energetica hanno sparigliato le carte. Ma se si vogliono mettere in sicurezza i miliardi destinati all’Italia, serve una maggiore convergenza, anche tra partiti. E lo stesso vale a livello europeo​

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