Una finestra negoziale senza precedenti si apre sul conflitto di Gaza. Trump punta a capitalizzare il momento per motivi tanto umanitari quanto politici, Netanyahu sospende le operazioni militari e Hamas mostra aperture sul rilascio degli ostaggi, sotto la regia diplomatica di Washington e delle capitali arabe. Il commento dell’Ambasciatore Giovanni Castellaneta
Giovanni Castellaneta
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Verso la nuova Unga, de profundis dell'Onu? La riflessione dell'amb. Castellaneta
Che fare per cercare di rivitalizzare quello che resta dell’Onu? Bisognerebbe ripartire da una governance più snella e che rifletta in maniera più fedele i nuovi equilibri di potere a livello internazionale, consentendo da una parte una maggiore partecipazione del cosiddetto Global South ma anche stimolando un maggiore coinvolgimento dell’Europa. Il commento di Giovanni Castellaneta
Quali sfide per l'Ue in un mondo che cambia. La riflessione dell'amb. Castellaneta
È un mondo quello di oggi dove il ricorso all’uso della forza è sempre più frequente a discapito dell’uso del diritto internazionale. Sta anche a noi europei, grazie anche alla forza “gentile” che aveva caratterizzato il nostro sviluppo negli ultimi decenni, cercare di riorientare un ordine internazionale nuovo, che sia espressione dei mutati rapporti di forza ma che non possa prescindere dal rispetto di regole condivise. La riflessione dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
Cosa aspettarsi dal vertice di Anchorage. Castellaneta spiega la posta in gioco in Alaska
Il ruolo dei protagonisti, Trump e Putin, ma anche quello degli spettatori del summit. Italia compresa, che ha ora lo spazio per inserirsi in trattative che non portino solo a tutelare l’Ucraina ma anche a rilanciare l’alleanza transatlantica e la coesione europea nel campo più congeniale della sicurezza, in un periodo complesso su altri fronti, come quello delle questioni commerciali e finanziarie. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
Un Piano Marshall per la Palestina. Il progetto da recuperare secondo l'amb. Castellaneta
In Medio Oriente tutto si lega inestricabilmente e come tale va trattato con un approccio comprensivo. In fin dei conti era proprio questa l’intuizione originaria, condivisa negli anni successivi anche dal presidente Berlusconi, che aveva aggiunto il cosiddetto Piano Marshall per la ricostruzione. Essa andrebbe recuperata e riadattata e il governo italiano potrebbe farsene attivo interprete in Europa e con l’alleato americano, forte dei suoi buoni rapporti con tutte le parti in causa. Il commento dell’amb. Giovanni Castellaneta
Ricostruzione Ucraina, l’Italia c’è. L’amb. Castellaneta spiega come
L’Italia si prepara a ospitare la Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina. A Roma, il 10 e 11 luglio, si cercherà di riportare al centro i fatti, le alleanze europee e la proiezione pragmatica del nostro Paese in uno scenario internazionale sempre più instabile. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
Usa, Israele e Iran. La carta diplomatica dell’Italia spiegata dall’amb. Castellaneta
L’Italia, grazie all’iniziativa del ministro Tajani, si propone come ponte per rilanciare il negoziato sul nucleare iraniano e, in un contesto europeo improntato alla cautela, sceglie la strada della mediazione e della de-escalation, evitando coinvolgimenti militari e tutelando gli interessi nazionali legati a commercio ed energia. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
Israele-Iran, quale spazio per la mediazione italiana? Scrive l’amb. Castellaneta
Israele ha sferrato un’offensiva mirata contro l’Iran, andando oltre una semplice azione preventiva. L’obiettivo sembra essere un cambio di regime a Teheran, mentre gli ayatollah cercano ad ogni costo di garantire la propria sopravvivenza. L’Italia potrebbe giocare un ruolo chiave come mediatrice per evitare un conflitto irreversibile. Il commento dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
Truppe Ue in Ucraina? Meloni segue il modello Berlusconi (e fa bene). Scrive l’amb. Castellaneta
Nel confronto tra posizioni europee sul possibile dispiegamento di truppe in Ucraina, l’Italia resta prudente. Come nel 2003 con l’Iraq, la legittimità giuridica e l’interesse nazionale restano criteri guida. Il precedente di Berlusconi suggerisce che la cautela può rivelarsi strategica. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
Mediterraneo, da linea di frattura a spazio strategico. Il commento dell’amb. Castellaneta
La geografia ci ricorda che l’Italia è al centro di tutto, ponte naturale tra continenti e civiltà. Sta a noi decidere se essere architetti o spettatori del futuro. Il commento dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta