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L'allarme ebola in Congo e la paura del contagio in Uganda e Ruanda

Troppo frettoloso e arruffone - troppo voglioso di esorcizzare il terribile incubo in quattro e quattrotto - il governo di Kinshasa. Meno di due settimane fa, per la verità non smentito dall'Oms, aveva trionfalisticamente dichiarato estinto il preoccupante focolaio di ebola che si era acceso ai primi di maggio e aveva provocato la morte di trentatré persone: cifra ufficiale, questa,…

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I giochi sporchi del despota Kabila in Congo

Lo aveva giurato nel 2016: elezioni. Lo aveva ripetuto nel 2017: elezioni. Niente di tutto questo. Solo tattica per tenere a freno - senza riuscirci - le opposizioni scese in piazza. Nel grande e dilaniato Paese che Joseph Conrad definì "cuore delle tenebre", il despota Joseph Kabila, 47 anni, da diciassette abbarbicato al potere, sta provando anche stavolta ad eludere…

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La guerra dimenticata del Congo. Un inferno in terra raccontato da Masotti

Oltre vent'anni di guerra per bande, crudele e (apparentemente) indecifrabile. L'esercito governativo, le milizie locali, l'opposizione armata, i mercenari al soldo di chiunque paghi, il coinvolgimento dei paesi confinanti, i terroristi jihadisti dell'Adf affiliata a Boko Haram, la missione Onu (di recente depotenziata invece che implementata), la rapacità di certo Occidente ex-colonialista e della Cina padrona e della Russia che…

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Il rischio di un nuovo Ruanda. Cosa succede nel sud della Nigeria

L'inquieto, tormentato, gigante d'Africa - quasi 200 milioni di abitanti, Paese immenso, dalle stridenti contraddizioni - è sconvolto da un nuovo dramma (anzi vecchio, riemerso pari pari dalla storia), rimasto avvolto da una cortina di silenzio e di indifferenza fino a poche settimane fa. Un conflitto etnico-religioso (ma anche di carattere economico, una sorta di endemica "guerra dell'acqua", di sfida…

Nuove speranze per l’Etiopia. Con la guida del riformista Ahmed

Sembra proprio che l' Etiopia, dopo la buia stagione del governo Desalegn - rallentamento dell'economia, acutizzarsi delle tensioni etniche, repressione poliziesca delle opposizioni - si stia avviando verso una nuova stagione, costellata di speranze e di voglia di riconquista dei valori democratici a lungo oscurati. Il neo premier, succeduto da appena due mesi all'autoritario Hailemariam Desalegn, è un quarantaduenne informatico,…

Rugby e politica. Un altro tabù sconfitto nell'inquieto Sudafrica

Se Nelson Mandela ci fosse ancora, batterebbe forte le mani. E il suo cuore palpiterebbe. Lui, sul valore unificante del rugby nell'era densa di promesse del dopo-apartheid, aveva puntato alla grande, e a ragione. Il trionfo della nazionale sudafricana, i mitici Springboks, nella Coppa del Mondo del 1995 - tutti bianchi, ma uno (assoluta rarità) di colore, Chester Williams, protagonista…

Burundi, nel Paese dei paradossi il referendum che dichiara la monarchia

Piccolo, povero, Paese della pur fertile regione dei Grandi Laghi. Confini con Ruanda, Congo e Tanzania. Niente sbocco al mare. In compenso, un profluvio di sfrenata paranoide fantasia, che viene tutta dal poliedrico presidente-dittatore, che domina (schiaccia, si potrebbe dire a tutti gli effetti) il Burundi dal 2005. L'eclettico Pierre Nkurunziza, 54 anni ben portati grazie al costante esercizio fisico,…

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Biafra, torna la voglia di secessione dalla Nigeria

Se ne parla molto in Africa, e con accenti fortemente divergenti. Se ne parla abbastanza in Gran Bretagna, dove pesa il passato coloniale che - attraverso il "Commonwealth" - è anche presente e futuro. Se ne è parlato in America in occasione della recente visita alla Casa Bianca del presidente nigeriano Muhammad Buhari, che ha incassato il concreto sostegno di…

Continua l'invasione cinese dell'Africa. Prima economica, ora anche militare

È un'escalation preoccupante e insidiosa, che - di recente - ha fatto sbottare il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani, uno che raramente alza i toni. "L'Africa - ha detto con disappunto - sta diventando una colonia della Cina". E lui è proprio uno di quelli che con più convinzione si sono spesi per lanciare, nel summit bilaterale di novembre ad Abidjan,…

George Weah, il presidente della Liberia va nel pallone. La speranza tradita

Nella piccola nazione degli schiavi affrancati dagli americani a inizio ottocento e tornati a casa (storia unica e romanzesca quella del primo Stato indipendente dell' Africa coloniale, era il 1847), la delusione è subentrata quasi all'improvviso. Inattesa, perciò più cocente. I liberiani (che lo avevano votato massicciamente) non credevano che il presidente-centravanti potesse tradire le loro speranze di giustizia e…

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