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 About Giuseppe Tatarella

Classe '85, laureato in giurisprudenza con la passione dell'avvocatura. Attivo in politica e nell'associazionismo, impegnato nella costruzione di un centrodestra innovativo, riformatore e convintamente europeista.

Indietro non si torna. Fini, la destra e la modernità.

L’intervento di Gianfranco Fini a proposito del “congresso di Patroclo”, quello nel quale Fratelli d’Italia ha cercato di appropriarsi delle armi di Achille, probabilmente andando incontro a una sorte non migliore di quella dell’eroe omerico, ha destato comprensibili echi polemici, con risposte risentite ed un po’ acide da parte degli interessati, ed anche qualche nostalgia negli ambienti che potremmo definire…

La grande schiettezza

Non so se abbia ragione Stelio Solinas a definire “La Grande Bellezza” un film reazionario, né voglio impancarmi a critico cinematografico o sapiente analista dei flussi sociologici e culturali che attraversano il mio Paese. Ho vissuto questo Oscar con la soddisfazione dell’italiano medio, quello che è contento quando l’Italia è avanti. Una soddisfazione che non è del tutto separabile da…

Governo Renzi: per Matteo rischio rottamazione

I francesi, quando sono presi dal loro sciovinismo anti-italiano e vogliono indicare un’attitudine congenita alle trame, agli intrighi e alla slealtà, parlano di “èsprit florentin”; un po’ per la tradizione medicea, un po’ per la vulgata che a torto accompagna l’opera di Nicolò Machiavelli, lo “scrivano fiorentino” per antonomasia. Matteo Renzi si è prestato in ogni modo ad assecondare questo…

Caro zio Pinuccio ti scrivo

Caro zio Pinuccio, sono passati quindici anni e qualche giorno da quando sei venuto a mancare. Ho usato questo “qualche giorno” per ricordare i nostri momenti privati, quel particolare, incantevole rapporto che si instaura fra un uomo buono e un bambino che stravede per lo zio e si ritrova a portare il suo nome. Un rapporto prezioso per chi lo…

Avanti con un nuovo centrodestra stile Pinuccio Tatarella

Il mio augurio è che l'odierno dibattito, che si svolge a vent’anni dalla fondazione di Alleanza Nazionale e a quindici dalla scomparsa del suo più forte e convinto propugnatore, non si trasformi in un’operazione nostalgia. Non servirebbe ad alcuno e lui per primo si incavolerebbe. Penso che oggi siate tutti qui per avviare, con realismo e lucidità, come Pinuccio avrebbe fatto,…

Alleanza Nazionale: non rinnegare, non restaurare

Posto fra il rutilante splendore dei Tre Moschettieri e il pomposo feilleuton del Visconte di Bragelonne, “Vent’anni dopo” è forse il meno riuscito dei tre romanzi che Alexandre Dumas padre dedicò a d’Artagnan il guascone. Faida familiare (la ricerca di vendetta del figlio di Milady) e grande storia (la rivolta inglese e la decapitazione di Carlo I) vi si intrecciano…

La strage dell’Italicum

Matteo Renzi mi è simpatico, e non solo per solidarietà generazionale (in senso lato, perché io non sono un quasi quarantenne). Mi piace quel certo suo gianburraschismo irriverente, i rossori e i travasi di bile che provoca nel Politburo, la sua capacità di osare. Diciamo la verità, quell’invito al Nazareno fatto a Silvio Berlusconi sembrava fatto apposta per fare impettire…

Jobs act, l'inglese che manca

In una società che apprezza più il prezzo che il valore e più il titolo che il contenuto, era inevitabile che la proposta di Matteo Renzi sul lavoro venisse discussa soprattutto per il suo nome anglicizzante, il “Job act”. Non siamo d’accordo, anche se parentele geografiche e remotissime ascendenze ideologiche ci farebbero più sensibili alle ragioni del buon Achille Starace,…

Caro Pierluigi Bersani ti scrivo

Caro Pierluigi Bersani, oggi si celebra una festa che è incentrata sulla “manifestazione”, sul rendersi evidente di ciò che prima era nascosto o inavvertito. La tua umana debolezza di questi momenti ha reso manifesta in me una cosa della quale non ero abbastanza consapevole: quanto affetto e quanta riconoscenza dobbiamo nutrire per i nostri avversari. Scusami se ti do del…

L'anno che verrà, l'Italia che sarà.

No, non sarà tre volte Natale, e i preti non potranno sposarsi nemmeno a una certa età. Ma che si sia fan dell’immortale Lucio Dalla o cultori del dialogo leopardiano con il venditore di almanacchi, i primi giorni di gennaio sono destinati ai buoni proponimenti, alle speranze, agli auspici. Io provo a buttar giù i miei, sperando che in qualche…

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