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Le domande a cui l’Italia deve rispondere sulla Cina. L’opinione di Harth

Quale segnale si vuole mandare agli imprenditori e aziende italiane con interessi economici in Cina? E agli elettori? Più che l’uscita della Via della Seta, saranno le risposte a queste domande a dirci quanto l’Italia è veramente pronta a voltare pagina

Memo per i politici italiani. Così la Germania mette in guardia dall'intelligence cinese

Laura Harth, Campaign Director di Safeguard Defenders, rilancia su Formiche.net l ’avviso dell’Ufficio federale tedesco per la protezione della Costituzione (BfV), indirizzato a politici e funzionari: pubblici l’ILD, organo del Partito comunista cinese che intesse rapporti con i politici di mezzo mondo “agisce di fatto come un servizio dell’intelligence cinese”. Dunque chi si presta a questi legami, come è avvenuto in occasione del viaggio di Liu Jianchao in Europa, rischia di…

L’Italia, la Nato e la Cina. Il corsivo di Laura Harth

Nel comunicato del summit degli alleati ci sono parole nette su Pechino, che chiamano in causa Roma e il governo Meloni, in vista della decisione sulla Via della Seta. Ma non solo

Chi è davvero Liu, l’ospite (ingombrante) da Pechino. Il commento di Laura Harth

Nei giorni scorsi c’è stata la visita in Italia di Liu Jianchao, capo del dipartimento internazionale del Partito comunista cinese e per anni al comando delle operazioni di “recupero internazionale dei fuggitivi”. I politici sapevano e hanno scelto di assistere lo stesso allo spettacolo?

Cara Meloni, sulla Cina è ora di alzare la guardia. Harth spiega perché

Nel 2019, sotto il governo Conte I (Salvini ministro dell’Interno), Pechino avrebbe tentato un terzo accordo rafforzato con l’inserimento diretto di forze di polizia cinesi nelle questure italiane. Dal G20 di Bali al G7 di Hiroshima, gli occhi dei difensori dei diritti umani sono già puntati sul summit di maggio con due obiettivi strettamente collegati: aumentare la resilienza delle supply chain e un coordinamento democratico contro le interferenze autoritarie. Il commento di Laura Harth, Campaign Director Safeguard Defenders

Qatar 2022, occasione di “sportwashing” per Pechino. Scrive Harth

La realizzazione del più grande impianto sportivo del Qatar è un successo per Pechino, con un’azienda cinese che ha ottenuto un contratto come appaltatore principale all’interno di un torneo Fifa. L’intervento di Laura Harth, Campaign Director Safeguard Defenders

Estradizioni, la decisione storica della Cedu che non piacerà a Pechino

Basta estradizioni verso la Cina: costituirebbe violazione dell’articolo 3 della Convenzione (divieto di tortura e trattamenti disumani). La Corte europea per i diritti dell’uomo mostra quel coraggio mancante ai Governi europei, stabilendo il precedente per tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa. Implicazione diretta anche per un caso in corso in Italia. L’intervento di Laura Harth, Campaign Director Safeguard Defenders

Spie cinesi. Ecco perché l’inchiesta Usa riguarda anche l’Italia

Per il dipartimento Giustizia statunitense e l’Fbi le operazioni extra-territoriali della Repubblica popolare cinese rappresentano comportamenti oltraggiosi. Invocano l’unità tra alleati per contrastare le attività criminali, ma in Italia regna ancora il silenzio sulle stazioni di polizia cinesi. Il commento di Laura Harth, campaign director di Safeguard Defenders

La Cina, gli scontri a Manchester e le lezioni all’Ue. Scrive Harth

Pechino può ancora essere per Bruxelles partner negoziale, concorrente economico e rivale sistemico? No. L’intervento di Laura Harth, campaign director di Safeguard Defenders, dopo le scene impressionanti davanti al consolato generale cinese a Manchester, dove un manifestante di Hong Kong viene trascinato e picchiato da un gruppo di persone. Sotto lo sguardo (e la partecipazione) del console generale, mentre la polizia britannica cerca di salvare il manifestante dall’aggressione

Le mani della Cina sulla tecnologia. L’alert degli 007 inglesi

Le democrazie sono davanti a una scelta: agire oggi per affrontare la manipolazione della tecnologia da parte di Pechino o subirne le conseguenze domani. Il discorso di Jeremy Fleming, capo del Gchq

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