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Pentagono

Washington vuole droni, e ne vuole tanti. Cos'è il Drone Dominance Program

Il Drone Dominance Program segna l’ingresso degli Stati Uniti nella logica della produzione di massa di droni tattici a basso costo. Con un investimento da un miliardo di dollari, il Pentagono punta a ordinare oltre 300.000 sistemi unmanned entro il 2028, trattandoli come vere e proprie munizioni e costruendo un nuovo modello industriale e operativo

Caccia ai caccia. Mosca arma i droni kamikaze con missili anti-aerei

Lo Shahed-136 armato con un R-60 rappresenta un nuovo tassello nella sofisticazione dei droni russi. Pur restando un sistema economico e sacrificabile, l’aggiunta del missile introduce una minaccia concreta per i velivoli avversari. Un adattamento che testimonia la rapidità con cui Mosca sta evolvendo l’uso dei droni nel conflitto

trincea

La svolta negoziale sull'Ucraina non sembra imminente. Di Liddo (Cesi) spiega perché

Dopo un altro fine settimana all’insegna dei negoziati, oggi Witkoff si reca a Mosca (prima di vedere Zelensky). Nonostante le dichiarazioni, però, le aspettative su una svolta immediata rimangono basse. Mosca gioca “sulle divisioni tra le due sponde dell’Atlantico, quindi sulla volontà statunitense di concentrarsi su altri obiettivi, per far sì poi che a pagarne le spese siano gli interessi ucraini e quelli europei”, commenta Marco Di Liddo, direttore del Centro Studi Internazionali

Così Russia e Cina collaborano sui droni kamikaze

Un imprenditore di Shenzhen ha acquistato una quota del produttore russo Rustakt, al centro della produzione dei droni usati al fronte in Ucraina. Un legame industriale che rivela la crescente dipendenza tecnologica di Mosca dalla Cina e il ruolo di Pechino nel sostenere, indirettamente, lo sforzo bellico russo

L’Italia deve capitalizzare il suo ruolo nella sicurezza europea. I consigli di Missiroli

Lo slancio negoziale sul conflitto in Ucraina riaccende il dibattito sulla postura italiana nella sicurezza europea. Antonio Missiroli, già direttore dell’European Union Institute of Security Studies e segretario generale aggiunto della Nato per le emerging security challenges, analizza punti di forza e limiti del pragmatismo di Roma, e le prove che l’Italia dovrà affrontare tra Nato, Ue e graduale disimpegno Usa

Basterà la testa di Yermak per salvare Zelensky?

Le dimissioni del capo dell’ufficio presidenziale ucraino, travolto da un’inchiesta sull’energia, aprono una crisi politica profonda per Kyiv proprio mentre i negoziati sembrano essere in fase di movimento

La Finlandia ridisegna la sua presenza nell’Artico. Ecco il nuovo documento strategico

Nel suo nuovo piano per l’Artico, Helsinki ridefinisce priorità e strumenti di sicurezza alla luce delle nuove dinamiche geopolitiche, dal rapporto con Washington al suo nuovo ruolo come Paese Nato

L’Europa cerca una linea dura contro la guerra ibrida russa

L’ondata di attacchi ibridi russi sta spingendo l’Europa verso misure che fino a poco tempo fa sarebbero sembrate impensabili. Operazioni cyber offensive, attribuzioni rapide e esercitazioni improvvise lungo il fianco orientale entrano nelle discussioni strategiche. Ma emergono anche dei dubbi

Criminali o guerrieri ibridi? La vita delle cosche mafiose russe all'ombra del Cremlino

La saldatura tra criminalità organizzata e apparati di potere russi affonda le sue radici nell’epoca sovietica e si consolida nel caos post-Urss, quando servizi segreti e mafie si integrano in un unico ecosistema. Oggi queste reti sono uno strumento centrale della guerra ibrida del Cremlino, impiegate per operazioni di destabilizzazione in Europa e in Italia

Un nuovo carro tedesco per il fianco orientale della Nato. Ecco il Leopard 2A8

La Germania presenta il nuovo Leopard 2A8, sviluppato da Knds e destinato a diventare la spina dorsale delle forze corazzate tedesche ed europee. Berlino ne ha ordinati 123, ma anche numerosi alleati Nato hanno avviato ordini significativi

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