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Il ruolo italiano nell’unità europea pesa sulla partita con Washington. Parla Pirozzi (Iai)

“L’incontro di Washington tra i leader europei e Trump è servito per scongiurare lo scenario peggiore, e cioè quello di concessioni da parte dell’amministrazione americana alla Russia per porre fine velocemente al conflitto in corso”. Il ruolo italiano? “Può essere decisivo. Fino a quando l’Italia rafforza la linea europea e il messaggio europeo con gli Usa, questo si presenta come un elemento positivo sia per l’Ue in generale sia per la questione ucraina in particolare”. Il commento di Nicoletta Pirozzi, responsabile del programma “Ue, politica e istituzioni” e responsabile delle relazioni istituzionali dell’Istituto Affari Internazionali

Dal nucleare alle armi leggere. Pyongyang prepara il rilancio delle sue forze convenzionali

L’era del nucleare come unico pilastro di difesa nordcoreana sembra avviarsi al tramonto. Adesso Pyongyang sembra intenzionata a investire su capacità più convenzionali, dai tank alle armi leggere, dalle difese aeree ai droni. Con Mosca nel ruolo di partner strategico

Trump più duro con Mosca, ma l’obiettivo resta il negoziato. Parla Spannaus

“I rapporti con Putin sono considerati fondamentali da parte di Trump da sempre. Ma Trump non ha mostrato la capacità di sfruttarli in modo fruttuoso. Per colpa sua, per colpa di Putin, per colpa del contesto e delle pressioni su di lui, non importa: fatto sta che i buoni rapporti personali con Putin non hanno portato a un miglioramento delle relazioni tra i due Paesi”. Conversazione con Andrew Spannaus

Zapad 2025, numeri ridotti ma impianto offensivo. Cosa dice il Rusi sulle ultime esercitazioni di Mosca

Secondo gli analisti l’edizione 2025 di Zapad è stata ridimensionata nei numeri ma calibrata sulle capacità ad alto impatto, riflettendo i limiti imposti dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni internazionali. Confermando un approccio offensivo dietro la narrativa difensiva

Mosca, Kirk e il Diavolo. La strategia retorico-religiosa del Cremlino secondo Annicchino

L’elogio di Charlie Kirk scritto da Alexander Dugin si inserisce in una narrativa che fonde religione e politica, dove il martirio diventa strumento di mobilitazione e la “guerra globale” travalica i confini per trasformarsi in scontro culturale. Il commento di Pasquale Annicchino, professore presso l’Università di Foggia

Kyiv pensa in grande. Debutta la versione XXL del Toloka

Kyiv ha mostrato per la prima volta il Toloka-1000, un Uuv lungo 12 metri con raggio dichiarato di 2.000 km. Esponente maggiore della famiglia di droni subacquei creata da Brave1, potrebbe essere un game changer per l’Ucraina nel teatro del Mar Nero

La via cinese ai data center. Tra mercato nero, connessioni e mega-cluster

La strategia cinese per l’AI si fonda su nuovi mega data center e su una migliore integrazione delle risorse esistenti. Strutture remote e spesso sottoutilizzate saranno collegate grazie a reti ad alte prestazioni, mentre i mega-poli saranno costruiti secondo criteri di efficienza massima

Il ritorno del dirigibile? Ecco cosa sta testando la Nato al largo del Portogallo

Un aeromobile dall’aspetto rétro ma dalle capacità hi-tech entra nelle sperimentazioni Nato. Il sistema della compagnia Kelluu, progettato per missioni scientifiche, ora mira a compiti di sorveglianza e raccolta dati su aree costiere e oceani. Ma l’Occidente non è il solo a interessarsi di simili piattaforme

Dalla ricostruzione ai profitti. Così il fondo minerario Usa-Ucraina prende forma

Stati Uniti e Ucraina avviano un fondo congiunto da 150 milioni di dollari per sviluppare il settore minerario e attrarre investimenti privati. La creazione del fondo congiunto si inserisce nell’intesa sui minerali tra Stati Uniti e Ucraina, che lega risorse naturali e investimenti alla stabilità del Paese

La "Starlink russa" è quasi realtà. Parola del capo di Roscosmos

La Russia prepara il lancio dei primi sedici satelliti della costellazione Rassvet entro fine anno. Con questa iniziativa Mosca punta a ridurre il ritardo rispetto alle reti occidentali e cinesi e a integrare il sistema nelle proprie operazioni militari. “La Russia dispone di un solido expertise nell’ambito delle comunicazioni satellitari sin dai tempi dell’Urss, anche in virtù della sua espansione geografica”, dice a Formiche.net Nicolò Boschetti, ricercatore della Cornell University

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