L’enorme incremento dei profitti registrato nel secondo trimestre ha portato la società di Denver a rivedere in positivo le stime iniziali. Il successo è sotto gli occhi di tutti, sebbene qualcuno sia convinto che si tratti di un momento di passaggio che si andrà inevitabilmente a sgonfiare. Forse sì, ma è anche una conseguenza dell’impatto dell’AI e delle politiche di Donald Trump, che con il suo One Big Beautiful Bill Act ha dato un grande impulso a tutto il comparto delle start-up che lavorano con la Difesa
Lorenzo Santucci
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La Cina aumenta l'hacking contro gli Usa. E lo spionaggio c'entra fino a un certo punto
Pechino non arresta le sue operazioni per infiltrarsi all’interno dei sistemi sensibili americani. Quello cinese non è uno spionaggio volto solamente a rubare informazioni riservate, ma anche per sfruttare le vulnerabilità delle infrastrutture critiche statunitensi e controllarle quando servirà
AI Act, al via la seconda fase. Breve excursus di una legge ambiziosa
Il 2 agosto rappresenta il secondo passo previsto dalla legislazione, la prima al mondo con cui si intende regolare l’intelligenza artificiale. Entreranno in vigore le norme e gli obblighi pensati per i modelli di intelligenza artificiale, mentre gli Stati membri dovranno comunicare a Bruxelles la propria Autorità nazionale di controllo che sarà responsabile della messa in pratica della legge
La Cina chiama a rapporto Nvidia. Nuova escalation all'orizzonte?
Il colosso americano dovrà probabilmente rispondere del fatto che nei suoi semiconduttori H20 sono presenti tecnologie di geolocalizzazione e di disattivazione da remoto. Proprio il mese scorso Donald Trump aveva concesso il via libera alla ripresa delle spedizioni, convinto dal ceo Jansen Huang. Da vedere come questa mossa impatterà nelle relazioni tra le due sponde del Pacifico
Tesla-Samsung, perché l'accordo sui chip fa contenta l'America
I due colossi hanno chiuso una partnership sui semiconduttori da 16,5 miliardi di dollari. L’azienda sudcoreana provvederà per i prossimi 8 anni a fornire i suoi AI6 alla società di Elon Musk attraverso un nuovo stabilimento in Texas, provando così a lasciarsi alle spalle il momento negativo che le accomuna. Rispondendo anche ai desiderata di Donald Trump, che vuole rendere gli Usa l’avanguardia tecnologica mondiale
L’America innova, la Cina replica, l’Europa regolamenta. La lettura di Alec Ross
Il docente della Bologna Business School e autore offre il suo giudizio sulle questioni tecnologiche presenti nell’intesa commerciale tra Usa e Ue, il cui risultato è sbilanciato a sfavore di Bruxelles, criticando fortemente il modus operandi europeo che, con la troppa burocratizzazione, sta soffocando in primis il suo sviluppo
Il chip del futuro può essere energeticamente sostenibile. Come tutta l'IA
L’azienda Cloudflare sta testando i semiconduttori di ultima generazione prodotti dalla startup Positron, in grado di offrire alte prestazioni nel delicato processo di inferenza e di competere con quelli di Nvidia. L’ennesima dimostrazione di come adattare l’IA alla transizione verde è possibile, sebbene si parli di una creatura energivora
Serve un'organizzazione mondiale sull'IA. La proposta della Cina dal Summit di Shanghai
A pochi giorni dall’America AI Action Plan, il premier cinese Li Qiang sottolinea i rischi legati all’intelligenza artificiale e critica l’approccio degli Stati Uniti (pur senza nominarli). Al contrario, Pechino chiede “apertura, condivisione e equità nell’accesso” affinché i benefici siano diffusi
AI Action Plan. Ovvero come l'America vuole battere la Cina
I tre pilastri contenuti nel documento sono: la riduzione delle regole, l’accelerazione dell’innovazione (soprattutto per i nuovi data center) e la promozione del know-how tecnologico americano con maggiori esportazioni verso i Paesi che intendono far parte dell’alleanza. Oltre a una tecnologia libera dalle teorie woke. Un approccio tipico di Donald Trump, sicuro che in questo modo Washington trionferà su Pechino
Sam il democratico. Altman batte il ferro sui valori dell'AI
Meno potere nelle mani di pochi. Il principio che il ceo di OpenAI ha più volte espresso è un crocevia fondamentale per il futuro. Più l’intelligenza artificiale sarà al servizio dell’uomo, maggiori saranno i benefici e migliore sarà la considerazione che si avrà della tecnologia. Lo ribadirà di nuovo in una conferenza alla Federal Reserve