Mentre Macron e Scholz provano a ricucire il rapporto tra le due capitali, non si sciolgono i nodi intorno alle cooperazioni industriali in tema di Difesa. Dalle accuse di Parigi a Berlino di preferire i prodotti Usa a scapito dell’industria europea, ai sospetti tedeschi che i francesi siano più interessati a tutelare in propri interessi industriali, la strada per ricucire è in salita
Marco Battaglia
Leggi tutti gli articoli di Marco Battaglia
Il futuro dell’Occidente dipende dal coraggio dell’Europa. Il punto di Manciulli
L’onda d’urto della guerra in Ucraina sta coinvolgendo anche altre regioni, dal Medio Oriente, all’Asia centrale fino all’Africa. Un arco di instabilità che l’Europa e l’Italia dovranno affrontare da protagoniste. Il punto di Andrea Manciulli
Difesa europea e collaborazione. Cosa si sono detti Crosetto e Lambrecht
Rafforzare un rapporto già saldo e proseguire sulla strada delle collaborazioni. È quanto emerge dal colloquio di oggi tra Guido Crosetto e la sua omologa tedesca Christine Lambrecht, nella prima telefonata istituzionale ricevuta dal primo ministro. Che sia stata proprio Berlino a chiamare è un segnale dei profondi legami che stringono i due Paesi, soprattutto nel campo della Difesa
Italia protagonista dell’Euronaval. Dalle corvette alla guerra elettronica
All’Euronaval di Parigi, il principale appuntamento navale europeo, l’industria italiana ha presentato le sue tecnologie all’avanguardia nel settore marittimo europeo, dalle nuove corvette ai sistemi di protezione anti-drone e non solo. Una dimostrazione delle eccellenze raggiunte nel nostro Paese per la cantieristica militare
Mirini (italiani) per l’esercito Usa. Così Leonardo DRS segna un nuovo successo
Con un accordo per oltre cinquecento milioni di dollari, Leonardo DRS, controllata del gruppo di piazza Monte Grappa, si è aggiudicata il contratto per la produzione di mirini termici di nuova generazione per le armi portatili dello Us Army. Un successo che conferma il posizionamento della società nel segmento specialistico della sensoristica tattica per usi militari
Caccia europeo e produzione italiana? Se anche Vienna sceglie l’F-35
Sempre più Paesi scelgono l’F-35 per modernizzare le proprie forze aeree. Il prossimo potrebbe essere l’Austria, che avrebbe intenzione di sostituire i propri Eurofighter con gli apparecchi di Lockheed Martin. Il velivolo consolida ulteriormente il suo trend che potrebbe portarlo a diventare il caccia europeo per antonomasia. Un’opportunità anche per l’Italia, che ospita a Cameri il sito di assemblaggio per gli F-35
Difesa planetaria. Dart è un successo, grazie all’Italia
La missione di difesa planetaria Dart è stata un successo oltre le aspettative, accorciando l’orbita dell’asteroide Dimorphos di circa mezz’ora. Questo permetterà in futuro di deviare anche meteoriti potenzialmente pericolosi per la Terra. Un successo raggiunto anche grazie all’Italia, con il numero uno della Nasa che ha ringraziato personalmente l’Asi e il suo presidente Saccoccia
Geopolitica dello spazio, asimmetrie di potere e regole per l'uso
Le attuali dinamiche geopolitiche della Terra si riverberano oltre l’atmosfera, con una crescente competizione tra grandi potenze, resa più complessa dalla mancanza di una regolamentazione comune. Il tema è stato oggetto del webinar organizzato dallo Iai e da Intesa Sanpaolo, che tra le altre cose ha sottolineato come dagli Usa possa arrivare un modello di auto-regolamentazione aperto anche agli altri Paesi
Elicottero del futuro? Come l’F35. Parola del generale Goretti
Per il comandante dell’Aeronautica, Goretti, sentito da Defense News, l’Italia dovrebbe salire da subito a bordo della tecnologia Usa “X2”, che cambierà il settore degli elicotteri, per sfruttare gli stessi vantaggi avuti a suo tempo con il pronto sostegno all’F35. Oltre che per le esigenze dell’AM, il progetto potrebbe rafforzare ulteriormente l’alleanza industriale con Leonardo, con cui Lockheed Martin collabora proprio sui Lighting II
Cosa può insegnare l'industria alla futura Difesa Ue secondo Profumo
A Bruxelles, l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, delinea le ricette dell’industria per l’obiettivo della Difesa europea: prevedibilità per gli investimenti e coordinamento sui prerequisiti, in modo da ridurre la frammentazione di piattaforme nel Vecchio continente. Il tutto, mantenendo le capacità produttive europee, ma rimanendo sempre integrati nelle capacità della Nato