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Cosa prevede la Strategia della Difesa italiana per il Mediterraneo

Presentata dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, la Strategia di sicurezza e difesa per il Mediterraneo, il documento che identifica la linea d’azione delle nostre Forze armate nel bacino del Mare nostrum, area “di prioritario interesse strategico nazionale” nel quale l’Italia deve avere “una funzione di primo piano”

A Torino l’innovazione della Nato. L’impegno della Sala rossa

Il Consiglio comunale di Torino ha approvato una mozione che impegna il sindaco e la giunta a sostenere e facilitare la candidatura del capoluogo piemontese quale nodo europeo di Diana, l’acceleratore per l’innovazione lanciato dall’Alleanza Atlantica con l’agenda Nato 2030

La Nato non dimentichi il fianco sud. La linea di Guerini in vista di Madrid

Al prossimo vertice della Nato, l’Italia sosterrà il potenziamento dell’architettura di deterrenza alleata sul fianco est, ma spingerà anche per mantenere alta l’attenzione sul fianco meridionale, un’area di instabilità che continua a essere un fattore di insicurezza per tutto il continente europeo. A dichiararlo il ministro della Difesa, Guerini a margine di un incontro con l’omologo estone, Kalle Laanet

Con l’industria, l’Italia protagonista della Difesa europea. Parola di Guerini

In una telefonata con il commissario per il Mercato interno dell’Unione europea Thierry Breton, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha rimarcato l’intenzione del nostro Paesi di giocare “un ruolo da protagonista” nel progetto per una Europa della Difesa, anche grazie al sostegno del settore industriale italiano

Leonardo approva il bilancio (e boccia l’azione contro Profumo)

L’assemblea dei soci di Leonardo ha approvato il bilancio 2021, confermando la ripresa e il consolidamento del percorso di crescita del gruppo. Crescono gli ordini, che trainano anche il settore aeronautico civile, che ancora soffre gli impatti della pandemia. Respinta con oltre l’88,7% del capitale votante l’azione di responsabilità nei confronti dell’ad, Alessandro Profumo

Investimenti e tecnologia. La ricetta del Consiglio per la Difesa europea

Il Consiglio europeo straordinario convocato a Bruxelles conferma nelle sue conclusioni la volontà dell’Unione di rafforzare ulteriormente le sue capacità militari in complementarietà con la Nato, una necessità emersa con forza dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Il vertice ha perciò identificato cinque direttrici su cui intervenire

Dobbiamo avere un’Europa della Difesa. Parola di Profumo e Pie

La guerra in Ucraina ha dimostrato la necessità per l’Europa di dotarsi di forze armate in grado di difendere il proprio territorio e i cittadini, e di conseguenza di un settore industriale della Difesa in grado di fornire le attrezzature necessarie. A scriverlo sulle colonne di Euractiv Alessandro Profumo e Jan Pie, rispettivamente presidente e segretario generale di Asd Europe

Innovazione e Grande sud. Il ruolo dell’Italia nella Nato secondo Talò

Nel prossimo futuro il confronto internazionale sarà sempre più caratterizzato dal modello democratico contrapposti a quello autoritario, basata sulla tecnologia. La Nato è pronta ad affrontare queste sfide, con l’adozione del Concetto strategico e la rete di acceleratori per l’innovazione. L’Italia è pronta a giocare la sua parte, soprattutto nel quadrante del Grande sud. Le parole del rappresentante permanente d’Italia presso la Nato Talò

Esercitazioni e burden sharing. La ricetta del nuovo comandante Nato

Il prossimo Comandante supremo alleato in Europa, il generale Christopher Cavoli, ha tracciato alcune previsioni sulla difesa nel Vecchio continente. Non verranno aumentate le truppe Usa presenti, ma saranno intensificate le esercitazioni congiunte. Il generale ha anche sottolineato come gli alleati europei dovrebbero assumersi maggiori responsabilità in vista degli impegni Usa nell’Indo-Pacifico

Sovranità e industria, la ricetta di Parigi per lo Spazio. Il punto di Spagnulo

Come cambierà la strategia spaziale di Parigi dopo la nomina del nuovo governo guidato da Élisabeth Borne? Se la strategia globale resta la stessa, a cambiare sembra essere l’approccio al settore, maggiormente orientato verso la politica industriale. L’analisi ad Airpress di Marcello Spagnulo

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