Accogliere la sfida interculturale significa (ri)pensare l’intero impianto della nostra vita. L’interculturalità ci pone in rapporto profondo con la differenza, problematizzando le nostre certezze identitarie e calando in necessaria metamorfosi le strutture istituzionali che conosciamo e riconosciamo. Pensiamo allo Stato. Sono decenni che, almeno in Italia, si parla di riforme possibili, che si rincorrono soluzioni, che ci si divide tra…
Marco Emanuele
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Nel dialogo intraculturale
Affinché l’interculturalità possa costruirsi come prospettiva è necessario che ogni cultura, al suo interno, svolga processi di profondo (ri)pensamento. Ciò appare decisivo ai fini dell’apertura a ogni cultura “altra”. (Ri)pensamento non significa stravolgimento ma capacità di guardarsi dentro per poter percorrere l’oltre. Tale processo intraculturale aiuta le singole culture a de-assolutizzare la propria autoreferenzialità e permette, nella fase interculturale (dunque…
La sfida interculturale
Il mondo che viviamo ha un grande bisogno di approccio interculturale. A ogni livello e in ogni ambito, l’interculturalità rappresenta una sfida ineludibile. Non possiamo, infatti, rassegnarci a omologare le complessità del pensiero dei differenti mondi-della-vita che portano, ciascuno, originali e irripetibili visioni del mondo in particolari contesti. Non si tratta più, come mostrano gli importanti progressi nel campo della…
La prospettiva interculturale
L’unica prospettiva che può permettere, nel mondo che viviamo, di (ri)trovare un orizzonte comune è quella interculturale. Prospettiva mai compiuta, l’interculturalità si misura nella complessità del reale. Tale prospettiva, nell’evolvere, si trova immersa sia nelle potenzialità di ogni cultura di aprirsi al globale sia nei limiti di ogni cultura di chiudersi, rischiando di assolutizzarsi. Per questo, una filosofia interculturale, nel…
La tri-unità Uomo - Dio - Cosmo
Ogni giorno papa Francesco ci ricorda, nell’oltre di questa emergenza, i nodi fondamentali del nostro tempo. Perché, dentro ciò che sta accadendo, abbiamo la responsabilità di aprire il nostro pensiero e di riprendere in mano il nostro destino. Il parlare di “destino comune” dell’umanità comporta la necessaria metamorfosi dei nostri paradigmi e dei nostri comportamenti. L’intervento di Francesco in occasione…
Il rischio della libertà
Non sono rari i casi in cui la cura uccide il malato. Non sempre, lo sappiamo, la libertà possibile è libertà che ci libera; il prezzo di tale possibilità, talvolta, è la negazione della libertà stessa. Ci muoviamo, in questo tempo di fasi confuse nel post (?) coronavirus, tra la necessità di essere liberi e l’impossibilità di esserlo. C’è il…
(Com)prendere il comune
Immaginare un progetto di civiltà significa, per chi scrive, guardare dentro/oltre la temporalità cronologica nel nostro particolare. Ciò implica che il tempo e lo spazio nei quali la nostra vita evolve caratterizzano ma non limitano la vita stessa. Perché, al di là del noi-nel-mondo e del mondo-in-noi, si tratta di mediare tra il particolare e il globale, cercando di (com)prendere…
Non solo quantità
L’ansia quantitativa è un problema ricorrente. Dove si realizza la soddisfazione ? Il nostro viaggio in un progetto di civiltà, nell’esperienza, ci mostra in ogni istante quanto siamo “vinti” dal bisogno bulimico di affermazione quantitativa, come se l’avere e l’accumulare fossero in sé indici di vero sviluppo. Ma non basta più reclamare anche la qualità, il problema è sistemico. Il…
Vincono i creativi
In questo cambio di era vincono i creativi, ovvero coloro che (com)prendono la complessità del tempo che viviamo. Fuori da ogni tentativo di semplicazione razionalizzatrice dei processi storici, abitudine che ci rassicura ma che ci fa de-generare, dobbiamo prendere atto che il tema “da classi dirigenti” è il talento d’immaginare scenari non previsti, visioni. E il tema è tutto politico.…
Lezione da vivere nell'esperienza
Se c’è una lezione da vivere è di maturare uno sguardo ampio e profondo nell’esperienza. Senza quello sguardo, infatti, continueremo a ritrovarci prigionieri delle nostre certezze disciplinari e consolidate che, pur volendoci spiegare la vita nella sua totalità, ci lasciano fuori dai problemi fondamentali e globali. L’esperienza non può essere (com)presa fuori dalla totalità dell’esperienza stessa. È un tutt’uno del…