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Otto Lanzavecchia About Otto Lanzavecchia

Milano, classe 1996, oggi giornalista professionista e curatore di Decode39. Mi occupo di geopolitica ed esteri, dell'intersezione tra tecnologia e società, di energia e transizione. Tra vento e monti quando riesco. Twitter/X: @otto_lanza
Federico Eichberg, Capo di Gabinetto del Mimit, Eugenio Santagata, Chief Public Affaiirs and Security Officer Tim e AD Telsy, Pietro Labriola Amministratore Delegato Tim, Adolfo Urso Ministro delle Imprese e del Made in Italy e Elio Schiavo, Chief Enterprise and Innovative Solutions Officer Tim

La cybersicurezza secondo Tim. Ecco il nuovo chip Made in Italy

Di Gabriele Carrer e Otto Lanzavecchia

Telsy, società cyber del gruppo, ha presentato il primo microprocessore crittografico completamente Made in Italy. “Un anticorpo di sicurezza”, ha spiegato l’ad Santagata. Un passo avanti per tutelare il Paese dai nuovi rischi, ha dichiarato il ministro Urso

Cop28, i perché del compromesso. La versione di Lanza (Feem)

Considerate le condizioni e le divergenze, le conclusioni finali della Conferenza sul clima sono il massimo in cui si potesse sperare. La vaghezza dei termini lascia spazio di manovra, ma la marcia è innestata e i risultati indicano la direzione: avanti su metano, rinnovabili e Sud globale. Il direttore della Fondazione Eni Enrico Mattei tira le fila delle due settimane di negoziati

Cop28, vittoria degli idrocarburi? La situazione al photo finish

A poche ore dalla chiusura prevista della Conferenza Onu sul clima sembrano sfumare le speranze di chi spingeva per menzionare esplicitamente l’abbandono dei combustibili fossili. Pesa l’opposizione dei Paesi che li producono, in grado di azzerare anche l’intesa eccezionale tra Usa e Cina

Nucleare, perché all’Europa serve l’Italia. Il punto di Claudia Gasparrini (Inyg/Ain)

La leadership latente delle aziende italiane è emersa con forza alla Giornata annuale dell’Associazione italiana nucleare. La filiera dell’Italia compete all’estero ed è pronta a contribuire alla transizione. Dalla politica arrivano finalmente i fondi – 135 milioni per la ricerca – e uno sguardo verso i reattori piccoli, modulari e avanzati del futuro

Le vie dell'energia portano al Mediterraneo. Il rapporto Srm/Esl

Tra crisi geopolitiche e transizione energetica, mutano flussi energetici e prospettive di sviluppo. E il Mare Nostrum si rivela sempre più centrale. Ecco cosa rileva il quinto rapporto “Med & Italian Energy Report” presentato oggi al Parlamento Ue

Ue-Cina, verso il summit delle differenze. Le previsioni di Ecfr

Difficile che escano risultati dal faccia a faccia tra i leader europei e cinesi. Sicurezza, commercio e clima sono sempre più intrecciati, Bruxelles e Pechino sempre più consapevoli delle differenze e pronte a consolidare le rispettive posizioni, ossia de-risking e assertività. Le scosse di assestamento viste dagli esperti dell’European Council on Foreign Relations

Idrocarburi e Sud globale, perché alla Cop28 la questione è esistenziale

Al centro delle frizioni alla Conferenza sul clima c’è il bilanciamento tra decarbonizzazione e sicurezza energetica, materia dove emergono le differenze tra Paesi avanzati ed emergenti. Progressi in termini di finanziamento ma nessuna strada maestra per le soluzioni energetiche: ecco le ragioni del pragmatismo

Come l’IA entra in azienda. Rischi e benefici

Mentre il governo guarda al G7 per parlare di intelligenza artificiale e impatto sul lavoro, i sistemi IA stanno già cambiando l’operato delle industrie. Un evento al Centro Studi Americani di Roma ha permesso ai rappresentanti d’azienda (e di Chigi) di raccontare come. Con Aeroporti di Roma, Dell Technologies, Clifford Chance, TeamSystem

Cop28, focus sul metano. Ecco perché sarà protagonista

Il gas è 80 volte più potente della CO2 nel breve termine e ridurne le emissioni è una delle soluzioni più rapide e attuabili per rallentare il riscaldamento globale. Persino Pechino si è aggiunta alle oltre 150 capitali che condividono questo obiettivo. Trasformalo in azione sarà una delle sfide della Conferenza Onu di Dubai

Opec+, un altro taglio all’alba della Cop28. Quali gli impatti?

Il cartello di produttori ha superato l’impasse, optato per diminuire la produzione di un altro milione di barili al giorno e spalancato le braccia al Brasile. La mossa vuole correggere il calo del barile, ma il momento (tra tensioni in Medio Oriente e apertura della Cop28) e le prospettive sul lungo periodo danno un taglio anche geopolitico alla mossa

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