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Otto Lanzavecchia About Otto Lanzavecchia

Milano, classe 1996, oggi giornalista professionista e curatore di Decode39. Mi occupo di geopolitica ed esteri, dell'intersezione tra tecnologia e società, di energia e transizione. Tra vento e monti quando riesco. Twitter/X: @otto_lanza

Come si “decolonizza” la prospettiva su Africa e infowar

Il continente africano si sta rivoltando contro l’Occidente? E quanto pesa la propaganda di Cina e Russia? L’ultimo rapporto dell’Istituto per gli studi di politica internazionale analizza la battaglia per l’informazione in Africa, il successo solo parziale delle autocrazie e l’urgenza di considerare l’autonomia e la capacità critica dei media africani

L’Ira di Trump. Che succede alla transizione se torna The Donald?

L’ex presidente e probabile sfidante di Biden promette di far saltare il Green Deal americano e “massimizzare la produzione di combustibili fossili”. Possibile che una nuova amministrazione da lui guidata abbia ripercussioni sulle emissioni statunitensi ma anche sul friend-shoring globale. Tuttavia, gli Stati che più hanno beneficiato dei sussidi green sono a guida repubblicana, le aziende hanno aggiustato i loro piani e la rete di alleanze ha riflessi sulle scelte interne

Siti-specchio per RT e Sputnik. Le vie della disinformazione russa

I canali attraverso cui il Cremlino diffonde propaganda e misinformazione eludono ancora le sanzioni europee. Riescono a farlo attraverso siti mirror e account social che spuntano come funghi e rilanciano i contenuti dei siti bannati. Ecco l’ultimo arco nella faretra di Putin

Ue-Cina, il de-risking va di traverso a Xi. Rischio flop al vertice

Potrebbe non esserci una dichiarazione congiunta da siglare alla fine del prossimo summit tra europei e cinesi. Pechino sta reagendo con stizza alla spinta verso la sicurezza economica di Bruxelles. Gli elementi irritanti sul tavolo prendono il nome di de-risking, e la soluzione cinese passa dall’avversare l’unità europea

Petrolio, scricchiola l’Opec+ e calano i prezzi. E alla Cop28…

C’è disaccordo tra i Paesi produttori di petrolio, abbastanza da far slittare una riunione per decidere sul da farsi nel 2024: una triade di nazioni africane vorrebbe ridurre i tagli. Intanto, tra prospettive di offerta solida e domanda anemica, gli indici del greggio guardano verso il basso. E Birol (Iea) parla di “momento della verità” alla Conferenza Onu sul clima

Reti, efficienza, resilienza. Così l’Enel di Cattaneo elettrifica l’Italia

L’amministratore delegato firma la sua prima strategia multiannuale, che punta sulle reti di distribuzione, dedica metà dei 36 miliardi in investimenti all’Italia e massimizza la generazione di cassa. Struttura aziendale più semplice, margine operativo più ampio, utile oltre a 7 miliardi e valore aggiunto per gli investitori: tutti i dettagli

Cosa manca all’Ue nella lotta alle fake news. Report Carnegie

È impossibile mappare la disinformazione online senza una visione complessiva dei dati, che devono essere armonizzati e interpretati. A più di un anno da quando le piattaforme hanno aderito al Codice di condotta Ue e amplificato gli sforzi per la trasparenza, l’ultimo rapporto del Carnegie illustra lo stato dell’arte e spiega come tappare i buchi

OpenAI, Sam Altman verso il ritorno. Cosa è successo

Dopo la rivolta di dipendenti e investitori, l’imprenditore è pronto a tornare a capo dell’azienda dietro a ChatGPT. Cambia il cda che lo ha fatto saltare, con l’uscita dei “ribelli”. È la chiusura di una saga complessa, giocata sulla personalità di Altman, sulla struttura dell’azienda e sull’equilibrio tra velocità e sicurezza nello sviluppo dell’IA

OpenAI, i possibili perché dietro al licenziamento di Altman

Il cda fronteggia la rivolta di dipendenti e investitori dopo la decisione di licenziare il ceo, volto di ChatGPT e profeta dell’intelligenza artificiale. Serpeggiano voci sulla sua condotta, sul rapporto tra l’azienda e la sua “scatola” non-profit, sull’equilibrio tra velocità e sicurezza nello sviluppo dell’IA. Cosa è successo finora e i possibili perché

Nucleare, arriva un piano Usa per commercializzare la fusione

L’inviato speciale per il clima Kerry annuncerà il progetto durante una visita a Commonwealth Fusion Systems, la controllata di Eni all’avanguardia nel settore della fusione nucleare. Il piano, che verrà presentato alla Cop28, prevede la commerciabilità entro pochi anni e si baserà sulle collaborazioni internazionali. E tutto fa pensare che Washington voglia puntare alle realtà piccole e agili

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