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Pino Pisicchio About Pino Pisicchio

Pino Pisicchio è professore ordinario di Diritto Pubblico Comparato all’Universita’ internazionale degli Studi di Roma, giornalista professionista, saggista, editorialista, autore di oltre sessanta libri tra monografie scientifiche, saggi e narrativa. È stato Deputato per sei legislature alla Camera e per una al Parlamento Europeo, è stato uomo di governo, presidente di Commissioni e di Gruppi Parlamentari. Sua è la redazione del Codice Etico dei deputati in vigore alla Camera. È componente del Comitato Italiano Unesco.

Phisikk du role - Calenda Dragonheart e la raccolta delle firme

Per presentare le candidature nei diversi collegi è necessario raccogliere le firme per le liste elettorali. Quindi essere o non essere in partita ad oggi dipende tutto da questo. In via di principio non è molto difficile però quando la gente è in vacanza e non hai alle spalle la struttura organizzativa di un partito di massa… La rubrica di Pino Pisicchio

Phisikk du role - Dai Santi Apostoli ai Santi Sondaggi. Evoluzione dell’uomo elettorale

Con quale ratio vengono assegnati i seggi tra le diverse forze politiche di una stessa coalizione? Pino Pisicchio fa un passo indietro e ricorda quando in piazza Santi Apostoli a Roma, a pochi metri da piazza Venezia e quasi in faccia al museo delle cere, aveva sede il quartier generale dell’Ulivo di Prodi. Là si facevano le trattative per la compilazione delle liste…

Phisikk du role - Il candidato premier

Sarebbe giusto spiegare che i voti di fiducia il capo del governo se li deve guadagnare in Parlamento e che, se nessuna forza o coalizione è in grado di avere l’autosufficienza, si tenta la via di un super partes per garantire un governo al Paese. È il caso di Draghi ma anche dei due governi che l’hanno preceduto. E non viene indicato prima agli elettori, proprio perché non è votato dalla gente. La rubrica di Pino Pisicchio

Phisikk du role - Draghi, eroe per forza

Se fossimo nella mente di Draghi saremmo fortemente tentati di cogliere al volo l’occasione per lasciare la gabbia di matti in cui si è calato da un anno e cinque mesi, costretto a guerre di trincea col Conte di Montecristo e il Salvini di Milano, senza parlar del resto, invece… La rubrica di Pino Pisicchio

Phisikk du role - Ius Scholae, la cittadinanza che divide (e la paralisi del Parlamento)

È evidente che la maggioranza a sostegno di Draghi sarà destinata a spaccarsi in occasione di un voto ad alta caratura identitaria per le alleanze che si profilano per le prossime elezioni. Ma è possibile che il Parlamento debba condannarsi solo alla ratifica degli atti di governo se non vuole saltare per aria? La rubrica di Pino Pisicchio

Phisikk du role - Schiavi della sondaggiocrazia

In mancanza di un rapporto reale con il popolo, c’è il suo surrogato virtualizzato. Che racconta un mondo non più percepito dalla politica. La rubrica di Pino Pisicchio

Phisikk du role - Divorzio all’italiana (imparino i francesi)

Di Maio ha avuto il doppio merito di rompere scegliendo un tema alto, di politica estera e facendo un’onesta abiura delle false credenze: il suo “uno non vale uno” è stato il più potente detonatore che potesse scegliere per far saltare il Movimento. La rubrica di Pino Pisicchio

Phisikk du role - Conte e Salvini, quando l’estrogeno non basta più

Sembrerebbe che l’estrogeno antagonista che gonfiò il muscolo pentastellato e salviniano, dirottando masse popolari di consensi, stia svaporando. E non è solo un problema di voti, ma anche di ruolo. La rubrica di Pino Pisicchio

Phisikk du role. Urne-deserto dei tartari? O dei partiti?

Il fronte della partecipazione perde pezzi ad ogni giro elettorale, ma, per favore, fermate le prefiche sulla porta: non è il momento del requiem. Piuttosto rimettiamo in piedi la politica, oggi parecchio distratta. O distrutta. Con due leve. La rubrica di Pino Pisicchio

L’occhio di Marco e la faccia di Fabrizio. Il Moro di Bellocchio, tra ispirazione e ideologia

Un regista lavora sempre intorno alla stessa opera. L’opera di Bellocchio si intride di Bellocchio: della dialettica delle origini, tra studi salesiani e approdi marxisti-maoisti, dell’incontro con lo psicanalista Massimo Fagioli, del cinema prima studiato e poi praticato. Anche in “Esterno notte” c’è tutto questo: c’è ideologia e umanità, grande tecnica e poesia

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