Oscar Wilde, sublime giocoliere sulle lame precarie dell’ambiguità e dell’equivoco, imbastì una inarrivabile commedia sull’importanza di chiamarsi “Ernesto”, dove Earnest, in inglese, significa “schietto, onesto”. Di qui una irresistibile sequenza di qui pro quo sull’Ernesto/onesto, che fa godibilissimi i tre atti. E sempre sottoforma di commedia, questa volta però all’italiana, si offre alle cronache l’episodio dell’assessore onesto, che non si…
Pino Pisicchio
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Phisikk du role - E se quella gialloverde fosse una luna di fiele? Dati da leggere
Dopo la fine dei partiti politici - parliamo del secolo scorso - che, attraverso le loro strutture territoriali, erano in grado di consentire un rapporto diretto e costante con il corpo elettorale, il ricorso al sondaggio è diventato irrinunciabile. Non c’è una sola dichiarazione, infatti, che politico di livello nazionale faccia senza aver gettato un occhio ai dati del sondaggista…
La prima volta di Conte e il memento di Andreotti
Non ricordo se, nell’affastellarsi alluvionale dei suoi ricordi in forma di diario, Giulio Andreotti abbia mai fatto cenno alla sua prima volta da Presidente. Forse sì. Andrò a controllare. In questo momento mi viene in mente questo impossibile paragone: il simbolo eterno dell’inossidabilità politica italiana, testimone privilegiato della Prima Repubblica, e il professor Conte, presidente “per caso”, sui cui omeri…
Phisikk du role - Il partito (del popolo) che non c'è
E alla fine il governo fu. A ben vedere la squadra non è assai diversa da quella di domenica scorsa, a parte lo spostamento di Savona al ministero delle Politiche comunitarie, la qual cosa al cittadino comune porrà qualche dubbio: ma come, proprio lui, pietra dello scandalo per le cancellerie e le banche europee chiamato a rappresentarci in Europa? Comunque…
Phisikk du role - E adesso cosa accadrà?
Siamo sinceri: è difficile in questa surreale vicenda del governo gialloverde che poi non nacque, tenere a bada la sgradevole sensazione di essere caduti tutti nella trappola di chi voleva andare a votare subito. Siamo disposti a concedere che questo non fosse l’obiettivo condiviso da entrambi i contraenti il patto di governo, ma forse solo di uno. Fatto sta che…
Phisikk du role - Incarico al prof pugliese da valutare senza pregiudizi
Dichiaro subito: per questioni etniche e di casta accademica, l’idea di un pugliese e per giunta ordinario di diritto alla guida del governo non mi dispiace. Al netto, si capisce, dell’opinione politica sui suoi danti causa e sulla curiosa procedura utilizzata per sceglierne il nome. Andando a memoria, pugliesi di nascita alla presidenza del Consiglio se ne rammentano solo due:…
Phisikk du role - Andate a incominciare. Un governo, per favore
Forse non è consigliabile, per chi scrive un commento riferito alla cronaca politica, accettare il velo dell’ignoranza su quello che potrebbe verificarsi nel breve volgere di qualche ora. Accetto il rischio della sfasatura temporale scommettendo sulla nascita di un governo gialloverde (che poi sarebbero i colori carioca) dotato di nome e cognome del presidente (e non del “premier” che in…
Phisikk du role - Il boomerang dei maleducati contro Mattarella
Assisteremo dunque all'inedito quadretto di candidati in costume da bagno a molestare elettrici ed elettori sulle belle spiagge italiane felicemente neo-insignite di garrule bandiere azzurre (mare pulito, Berlusconi non c'entra)? Le parole dei primi e secondi arrivati in quella gara inutile che è stata il 4 marzo farebbe pensare all'ineluttabilità di questa nuova e "calda" esperienza elettorale. D'altro canto perchè…
Phisikk du role - Leviamoci il dente: un governo di garanzia per tutti
Non bisogna applicare chiavi di lettura politologiche estratte dall’analisi scientifica del passato per cercare di capire cosa succederà sulla scena pubblica nel prossimo tempo: sarebbe impresa destinata a provocare un’acuta frustrazione. Occorre, invece, pensare al presente con gli occhi e le ermeneutiche del presente, senza farsi prendere da un’aristocratica nostalgia. E il presente è presto raccontato, fin dal 4 marzo.…
Che tempo che fa nel Pd?
C’è poco da fare: Matteo Renzi forse non vincerà mai l’oscar del piacione dell’anno, traguardo peraltro forse poco agognato da una certa fiorentinità, soddisfatta e urticante, ma su questa storia dell’abbraccio con i Cinque Stelle dice cose quanto meno sensate, almeno dal punto di vista del Pd. Piaccia o no il loquente e l’argomentare. Nella sua rentrée nell’atelier di “Che…