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Politica come back

Il Terzo Polo ha la sua ragione di essere se supera e mette in crisi i due poli “più grandi” e più consistenti, il Pdl e il Pd, i quali si dissolvono giorno dopo giorno e non hanno nessuna prospettiva: su quella “frana” va costruito il nuovo. Serve per questo un progetto di grande respiro che sia egemone e che…

La responsabilità della premiership

Dall’avvento del nostro pseudo-maggioritario, restano le macerie di un sistema che ha distrutto la forma partito e la dialettica democratica “normale”. Siamo ad un tornante della storia che deve aprire la strada ad una nuova stagione. Il Terzo Polo non è più visto come una blasfemia, ma come la grande possibilità, deve però compiere un dovere politico ineludibile: la responsabilità,…

Scenari a confronto

La scena politica italiana pare sempre più caratterizzarsi da elementi di profonda incertezza. L’epoca di ipotesi bipolari, se non perfino bipartitiche, di cui tanto si era discusso nell’immediata vigilia delle elezioni del 2008, sembra oggi definitivamente tramontata: le due coalizioni di centrodestra e centrosinistra, nelle consultazioni successive, hanno infatti visto ridursi di molto le scelte di voto a loro favore;…

La priorità? Fermare l'indebitamento

Come nei peggiori film dell’orrore, riappaiono ciclicamente i sostenitori della patrimoniale, incuranti dei guasti che questo tipo di imposizione ha provocato nel passato, della vetustà di quest’idea inadeguata ad una moderna economia, e soprattutto incapaci di comprendere che il rimedio che essi propongono – ricalcando teoremi superati della sinistra “barricadera” – è peggiore del male.In questi ultimi giorni, si sono…

Se 'lo Stato è il problema'

L’Italia è stretta da un debito pubblico a 13 cifre che equivale a circa 31mila euro per ogni italiano e aumenta di 1.685 euro ogni secondo. Esso è il risultato di una “cultura della spesa” che impera nel nostro Paese. Sull’Italia di oggi, gravano un eccesso di norme e un eccesso di debito. L’una cosa e l’altra però non possono…

Il metodo polacco

Ridurre il debito. Facile a dirsi, difficile a farsi. Il ministro delle Finanze tedesco Wolfang Schauble, forte di una crescita eccezionale rispetto alla media continentale, propone di “fissare un tetto al debito nella carta costituzionale” e spinge i partner europei ad intraprendere la via del risanamento. La “via tedesca”, per la verità, è una “via polacca” nel senso che la…

Per un nuovo fisco

L’esigenza di procedere alla rimodulazione del carico impositivo attraverso un suo spostamento dalle imposte sui redditi all’Iva è stata da tempo riconosciuta anche dal governo. Come già rilevavo l’anno scorso, l’Italia mostra un’incidenza delle imposte dirette sul Pil superiore al 35%, rispetto a una media dell’area euro del 32,5%, mentre l’incidenza delle imposte indirette è pari al 34,6%, contro una…

Nella giusta direzione, a piccoli passi

Da qualche tempo è ripreso, vigoroso, il dibattito sulle prospettive della finanza pubblica italiana. Si sentono avanzare le consuete proposte scolastiche per uscire dalla crisi: fare inflazione, fare sviluppo e così aumentare il Pil, aumentare le tasse. Nessuna di queste soluzioni mi convince mentre probabilmente una combinazione delle stesse finirà per essere inevitabile. L’inflazione è sicuramente la soluzione più facile:…

Tasse e giustizia sociale, esplorare nuove soluzioni

È di tutta evidenza come la crisi abbia determinato in Europa un grave indebolimento delle finanze pubbliche. Nel 2010 l’ammontare dei debiti pubblici nell’Ue si è avvicinato alla ricchezza prodotta dagli Stati stessi (l’indebitamento lordo pubblico ha raggiunto, a livello aggregato, l’85% del Pil nell’area dell’euro, l’80% in tutta l’Unione). Per i prossimi anni è richiesta ai governi nazionali un’intensificazione…

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