La postura della Germania dipenderà dalla capacità del successore della cancelliera di impostare una politica autorevole e flessibile, da leader europeo. La sospensione, seppur temporanea, di norme come il Patto di stabilità e crescita e il Fiscal compact costituisce comunque una svolta epocale. Il commento di Jean-Paul Fitoussi
Redazione
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Oggi Kabul, domani Roma? Rafat spiega l'asse Isis-Talebani
Dopo vent’anni di guerra logorante, l’Occidente ha regalato l’Afghanistan ai Talebani. Ma insieme a loro un vecchio nemico, l’Isis, riprende forma e forza. Ecco perché la presa di Kabul dovrebbe preoccupare anche Roma, Parigi, Berlino, Bruxelles. Il commento di Ahmad Rafat, già vice-direttore di Adnkronos International
Akira Kurosawa come Luigi Pirandello. Il ricordo di Mario Verdone
Nel settembre 1951 “Rashomon” di Akira Kurosawa vinceva il Leone d’Oro a Venezia. Dopo sei mesi arrivava l’Oscar (1952) per il miglior film straniero. L’Occidente scopriva un maestro del cinema, al pari di Chaplin, Ford, Renoir, De Sica, Rossellini. Ecco un ricordo di Kurosawa scritto dallo storico, e suo amico, Mario Verdone
Così Angela Merkel ha cambiato la Germania. Un'eredità duratura
Nei sedici anni del suo cancellierato, la Germania è uscita dal nucleare, ha abolito la leva obbligatoria, ha avviato la svolta energetica, ha migliorato le politiche di conciliazione per le donne, ha introdotto il matrimonio per tutti e il salario minimo, ha moltiplicato le missioni all’estero, ha mantenuto i conti pubblici in pareggio per sette anni e nel 2015 accolto un milione di rifugiati. L’articolo di Tonia Mastrobuoni, corrispondente da Berlino de La Repubblica, apparso sulla rivista Formiche
L'agosto caldo del ransomware. Accenture e la guerra tra gang di ricattatori
Dopo i colpi alla sanità pubblica di alcuni Paesi europei, anche un digital player da oltre 40 miliardi di fatturato come Accenture rimane vittima di un tentativo di estorsione (l’azienda precisa che non ci sono state conseguenze sulle attività). I pareri di Iezzi (Swascan), dell’ethical hacker Chiesa, del prof. Lombardi e di Tavaroli, raccolti da Andrea Vento e Angelica Riganti (Intelligence Week)
Il futuro tedesco, ed europeo, se Laschet sarà al governo (con Baerbock)
Lo stanziamento di ingenti risorse comuni per fronteggiare la sfida collettiva è una svolta nella storia della costruzione europea. A questa linea la Germania del dopo Merkel dovrebbe continuare ad attenersi, tanto più se nel prossimo governo accanto a Laschet sedesse la leader verde Baerbock. L’articolo di Michele Valensise, già ambasciatore italiano a Berlino, apparso sulla rivista Formiche
Il futuro della gig economy passa dal Massachusetts?
Il dibattito sulla classificazione dei rider, degli autisti di Uber e di chi lavora grazie alle app è sempre più acceso: in Massachusetts le aziende del settore hanno presentato una proposta di referendum (da votare insieme alle elezioni di Midterm) per dare garanzie minime a questi lavoratori senza classificarli come dipendenti. Sentenze, proposte di legge e la situazione italiana
Il foto-racconto delle proteste di Beirut. Tra popolo e governo ormai c'è un muro
Il popolo libanese è sceso in massa al porto a un anno dall’esplosione al porto civile di Beirut del 4 agosto 2020. Hanno sfilato i parenti delle vittime, famiglie intere, movimenti, Ong, congregazioni religiose islamiche e cristiane, associazioni di categoria: insomma l’intera società civile. Unica, pesantissima, assenza è stata quella del governo, ancorché dimissionario, e di tutte le istituzioni politiche e governative. La cronaca e le foto di Elisa Gestri
La prescrizione non è quello che vi raccontano
L’avvocato penalista Alessandro Gentiloni Silveri spiega il grande equivoco che spesso circonda l’istituto della prescrizione, che poco ha a che fare con il processo e molto con il reato. La riforma Cartabia coglie il segno perché istituisce una inedita ‘causa di improcedibilità’, di matrice e disciplina processuale, salvaguardando gli obblighi internazionali ed evitando l’estinzione tout court dell’illecito. Ma non mancheranno problemi attuativi
L'Italia sia più lepre e meno lumaca sul Pnrr. Scrive Zacchera
A pare la giustizia, come vanno invece le altre riforme promesse a Bruxelles? Le più urgenti, sottoscritte nel contratto con l’Europa, sono quelle per il reclutamento di forze nuove nella Pa, la semplificazione in materia di processi burocratici, le norme sull’ambiente. Anche qui praticamente non ci si è mossi e si può pensare a una serie di decreti autunnali, ma l’Italia è già in ritardo. Il commento di Marco Zacchera