Dal palco del Nato Public Forum all’Aja, l’ambasciatore americano presso la Nato, Matthew Whitaker, ha lanciato un appello a un cambio di paradigma per l’Alleanza: dalla logica difensiva a quella della deterrenza integrata, tecnologica e politica. Gli Stati Uniti, ha affermato, restano impegnati in Europa ma chiedono reciprocità e un maggior ruolo operativo agli alleati, citando in particolare la svolta tedesca come stimolo per Regno Unito, Francia e Italia. Sull’Ucraina, sostegno a Kyiv ma con l’invito a cercare una pace duratura, senza forzature per l’ingresso nella Nato
Riccardo Leoni
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Le sfide della deterrenza atlantica nell’era della velocità. Il dialogo Cavo Dragone-Vandier
Durante il Nato Public Forum all’Aja, gli ammiragli Cavo Dragone e Vandier hanno delineato le priorità strategiche dell’Alleanza: colmare il debito di capacità, accelerare i tempi decisionali e rendere operativi i nuovi target militari. L’esperienza ucraina, le sfide del procurement e il peso dell’opinione pubblica emergono come snodi critici nel percorso verso una Nato più pronta e coesa. Tra innovazione sul campo e limiti strutturali, si delinea un equilibrio difficile ma necessario
Le Bourget 2025, come le industrie americane guardano al mercato europeo
Al Salone di Le Bourget 2025 l’industria della Difesa statunitense ha dimostrato che intende puntare sull’Europa. Non solo come mercato per l’export, ma soprattutto come partner per la produzione condivisa. Tra accordi e investimenti, emerge una strategia che mira a capitalizzare gli sforzi europei sul riarmo e a potenziare le linee di produzione transatlantiche
Spazio e satelliti, Leonardo punta sull’Europa. Goodbye Usa?
La nuova corsa allo spazio si fa sempre più strategica e l’Europa rischia di rimanere indietro. Leonardo spinge per un’alleanza industriale con Airbus e Thales, primo tassello di un cambio di paradigma che potrebbe ridefinire l’autonomia spaziale del continente. Ma il gap con i competitor globali è ampio e i limiti del modello europeo restano un ostacolo rilevante
Verso il summit dell’Aia. La Nato semplifica la macchina interna
In preparazione al vertice dell’Aia, la Nato avvia una ristrutturazione interna che coinvolge divisioni e posizioni apicali nel quartier generale di Bruxelles. Come riportato da Politico, l’intervento promosso dal nuovo segretario generale Mark Rutte, mira a semplificare l’architettura amministrativa e ad accrescere l’efficacia dell’Alleanza. Nel frattempo, gli Alleati di preparano a discutere sui nuovi target di spesa
Obiettivo Luna 2030. Così Pechino accelera sullo sviluppo del suo programma spaziale
La Cina ha completato con successo un test di sicurezza sul nuovo veicolo spaziale Mengzhou, destinato a portare gli astronauti cinesi sulla Luna entro il 2030. Il test, simile a quelli già condotti dagli Stati Uniti, segna un’accelerazione nel programma spaziale di Pechino. Dietro i progressi tecnici si intravede una strategia ampia, che intreccia ambizioni scientifiche, geopolitiche e militari in un contesto spaziale sempre più conteso. La corsa allo Spazio si fa sempre più affollata
Due programmi, un solo contractor? Boeing punta al monopolio della sesta generazione Usa
A Parigi Boeing ribadisce la propria ambizione nel segmento dei caccia di sesta generazione, puntando sia sul programma Ngad con l’F-47 sia sulla componente navale con l’F/A-XX. Ma sul secondo progetto, ancora in attesa di assegnazione ufficiale, pesano le incertezze del bilancio della Difesa e le priorità della US Navy
Quale futuro per l’Iran dopo l’attacco israeliano. Conversazione con Shahin Modarres
L’operazione Rising Lion ha colpito con precisione chirurgica il cuore dell’apparato militare e di intelligence iraniano. Oltre ai danni ingenti al programma nucleare, Israele ha agito colpendo figure-chiave del regime, lasciando aperti interrogativi sulla tenuta stessa della Repubblica Islamica. L’economia al collasso, il dissenso crescente e l’effetto domino interno disegnano scenari di forte instabilità, ma il destino di Teheran resta appeso a molte incognite. Intervista a Shahin Modarres, analista esperto di Iran e Medio Oriente e commentatore per Al Jazeera e BBC News
Spese militari al 5% del Pil. La Nato valuta di conteggiare anche gli aiuti all’Ucraina
La Nato sta valutando di includere gli aiuti militari all’Ucraina nel calcolo delle spese di difesa dei Paesi membri. Questo quanto emerge da una prima bozza della dichiarazione finale che uscirà dal Summit all’Aia del 24-25 giugno e da cui ci si attende l’innalzamento dell’obiettivo di spesa al 5% del Pil. Se confermata, questa ipotesi contribuirebbe a diluire e alleggerire la pressione finanziaria sugli alleati. Nel frattempo, resta l’incognita sui tempi che verranno stabiliti per l’implementazione del nuovo target
Pragmatismo e industria, così il rapporto Italia-Turchia fa scuola
Nel nuovo ordine geopolitico multipolare, la Turchia sta riaffermando la propria centralità e ambizione globale. L’Italia, tra i pochi Paesi europei a comprenderne la portata, sta costruendo con Ankara un rapporto fondato su pragmatismo e cooperazione industriale. Droni, difesa e nuove alleanze segnano una fase che potrebbe ridefinire gli equilibri regionali e transatlantici