Con la vittoria di Boeing per il caccia di sesta generazione, il programma Ngad entra nella sua fase più delicata. L’F-47, destinato a sostituire il leggendario F-22 Raptor, promette una rivoluzione operativa che combinerà capacità stealth, reti di comunicazione avanzate e una cooperazione stretta con i droni autonomi gregari. Ma il successo richiederà anche una profonda trasformazione nei concetti operativi condivisi tra Stati Uniti e Alleati. L’intervista con Clayton Swope, senior fellow del Csis
Riccardo Leoni
Leggi tutti gli articoli di Riccardo Leoni
Trump rilancia, altri 150 miliardi per la Difesa nel 2025. Cantieristica e Golden Dome in cima alla lista
Il partito repubblicano ha proposto un boost da 150 miliardi di dollari al budget del Pentagono per il 2025. Se approvato, porterebbe la spesa militare Usa oltre i mille miliardi entro l’anno. In cima alla lista delle priorità, cantieristica e Golden Dome, ma anche munizionamento e il potenziamento delle capacità nucleari
Non solo Forze armate, il pilastro europeo della Nato si gioca sull’industria
I titoli europei della difesa volano in borsa, forti delle aspettative degli investitori e dell’entusiasmo dei mercati, ma la vera sfida sarà tradurre le promesse in capacità concrete. Negli Stati Uniti, la competizione tra contractor storici del Pentagono ed emerging tech si acutizza, mentre si fa sempre più incalzante la necessità di mettere al riparo le supply chain occidentali dalle interferenze esterne
Spazio, come cambia il paradigma pubblico-privato nell’era Trump 2.0
Negli Stati Uniti sta prendendo forma un nuovo paradigma strategico in ambito spaziale, fondato sull’integrazione sistemica tra capacità militari e soluzioni commerciali. La Space Force, recependo gli input politici di Washington, sta così accelerando l’affidamento di compiti strategici a soggetti privati, in un contesto in cui la rapidità, la scalabilità e la flessibilità commerciale diventano asset operativi tanto quanto i sistemi stessi. Un cambio di mentalità che potrebbe ridefinire la tradizionale dicotomia tra pubblico e privato e che impone riflessioni anche per l’Italia e per l’Europa
Come arriveremo al 2% del Pil nella Difesa. I dubbi di Nones
Durante la visita a Washington, Giorgia Meloni ha rilanciato l’impegno dell’Italia a raggiungere il 2% del Pil per la Difesa entro il 2025. Una promessa che agita il dibattito interno, tra ipotesi di ricalcolo e tensioni tra i ministeri coinvolti. Formiche.net ne ha parlato con Michele Nones, vice presidente dello Iai, che chiarisce i limiti di una strategia contabile rischiosa e le vere priorità da affrontare in vista del vertice Nato di giugno
Musk punta al Golden dome, lo scudo spaziale Usa
Il progetto Golden Dome, lo scudo missilistico strategico promosso da Donald Trump, sta prendendo forma, con SpaceX in pole position per realizzarne la componente spaziale. Anche Anduril e Palantir farebbero parte della cordata. A differenza dell’Iron Dome israeliano, Golden Dome è pensato per una difesa globale, integrando satelliti, IA e tecnologie emergenti. Nonostante le sfide politiche e un modello inusuale proposto da SpaceX, il progetto potrebbe rivoluzionare la deterrenza per come la conosciamo. Ma le decisioni finali rimangono ancora in sospeso
A volte ritornano. Cosa si muove sul fronte del carro armato franco-tedesco del futuro
La costituzione della Mgcs Project Company rappresenta un passo significativo per il programma franco-tedesco, volto a sviluppare il carro armato del futuro. Tuttavia, le difficoltà rimangono, tra divergenze strategiche, sfide industriali e la crescente autonomia di altri attori europei. Tuttavia, c’è il rischio che il progetto, pur promettente, non superi i nodi strutturali che finora ne hanno rallentato l’avanzamento. Il vero test sarà riuscire a tradurre la convergenza formale in un’effettiva piattaforma comune
Intelligence e spazio, la nuova frontiera della sicurezza nazionale
Lo spazio è ormai divenuto cruciale per la sicurezza e l’Italia intende consolidare il suo ruolo con una visione integrata tra difesa, tecnologia e diplomazia. La recente convenzione tra l’Asi e il Dis segna un passo decisivo verso una strategia più strutturata e consapevole. In un contesto sempre più competitivo come quello spaziale, la vera sfida per l’Italia sarà quella di mantenere un equilibrio tra apertura tecnologica e sicurezza nazionale
Make the Navy Great Again. Trump firma l’ordine esecutivo per rilanciare la cantieristica Usa
La cantieristica torna al centro della strategia della Casa Bianca. Con un ordine esecutivo firmato nei giorni scorsi, Donald Trump ha mosso i primi passi verso una revisione profonda del sistema cantieristico degli Stati Uniti. Con un fabbisogno stimato di 40 miliardi all’anno, l’obiettivo non è solo quello di espandere la flotta della US Navy, ma anche di restituire vigore a un settore strategico da tempo sotto affanno. In questo, c’è un ruolo anche per le aziende europee
Italian readiness, in cosa consiste l’idea di una forza di reazione rapida nazionale
Nell’ambito delle discussioni annuali sulle missioni internazionali è emersa l’ipotesi di dotare l’Italia di una forza ad altissima prontezza operativa di circa tremila unità. L’iniziativa, modellata sulle forze di reazione rapida della Nato, costituirebbe uno strumento di intervento in caso di crisi ed emergenze, in Patria come all’estero. Se realizzata, si tratterebbe di una prima volta per il Paese e costituirebbe un passaggio di fase importante per la postura regionale e internazionale dell’Italia