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Papa Leone a Beirut per rifare del Libano un messaggio. La riflessione di Cristiano

Giovanni Paolo II, durante una memorabile funzione religiosa celebrata a Piazza dei Martiri, definì il Libano “un messaggio”. Papa Leone nel suo primo viaggio visiterà Beirut, – piegata da una devastante crisi economica, dalla fuga di tanti e sotto la milizia di Hezbollah – città che potrà riconoscere in questa scelta un segnale di incoraggiamento, una potente iniezione di ottimismo e di speranza

Il papa matematico e il bisogno di qualcosa di romantico. Il commento di Cristiano

Il pontefice dice chiaramente di non voler cadere nella polarizzazione e questa nell’epoca della polarizzazione è un’impresa che ritengo nobile ma anche molto ardua, difficile, rischiosa. È un lavoro molto difficile, a dir poco complesso e che si capirà meglio quando si delineerà la sua “squadra di governo”. Riccardo Cristiano legge l’intervista che correda il primo volume su Leone XIV pubblicato in questi giorni, Leòn XIV: “Ciudadano del mondo, misionero del siglo XXI”

Perché un viaggio di papa Leone a Lampedusa sarebbe importante. La riflessione di Cristiano

I simboli contano, e le priorità culturali si indicano anche con i simboli. Difficile che Lampedusa possa essere il primo viaggio di papa Leone, ma intanto sappiamo che è sua intenzione andarvi, e le intenzioni contano, vanno considerate, capite. La riflessione di Riccardo Cristiano sul videomessaggio del pontefice inviato alla presentazione della candidatura del progetto “Gesti dell’accoglienza”, dell’isola siciliana, alla lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco

I bizantinismi di Hezbollah per prolungare il passato e non discutere del futuro

Il Libano affronta insieme la devastazione della guerra, una crisi economica senza precedenti e l’ingombro di Hezbollah, che frena il ritorno alla sovranità nazionale. Mentre la politica discute di formule, i cittadini pagano il prezzo più alto. L’analisi di Riccardo Cristiano

Ora occorre un nuovo porto mediterraneo e cosmopolita, come il Libano. Beirut vista da Cristiano

A cinque anni dall’esplosione del porto della capitale del Libano, una delle più gigantesche deflagrazioni non nucleari della storia contemporanea, Riccardo Cristiano riflette sul bilancio di un tentativo di urbicidio che cambia con gli anni e che ha ancora molti interrogativi a cui dare risposta

I guai di Al-Sharaa, che indice curiose elezioni in Siria. La riflessione di Cristiano

Annunciare le elezioni all’improvviso senza un vasto confronto nazionale è parso un voler spostare l’attenzione politica dalle questioni scottanti. Ma in Siria, in questa Siria, è impensabile votare. È impensabile organizzare il voto, farlo svolgere regolarmente, ed è impensabile votare in assenza di una legge sui partiti politici

Cittadinanza o tribalismo? Il bivio siriano spiegato da Cristiano

Ricordare tra pochi giorni il 12esimo anniversario del sequestro del gesuita romano del quale nulla si è saputo dal 29 luglio del 2013 sarà utile per tutti i siriani. E molti di loro lo fanno quotidianamente: è la Siria che sa come tradurre il dolore altrui. La riflessione di Riccardo Cristiano

Papa Leone XIV e la continuità difficile. La riflessione di Cristiano

Il pontefice è arrivato a Castel Gandolfo per le sue brevi vacanze estive e la Chiesa istituzionale tira un sospiro di sollievo. Improvvisamente la grande tensione che l’aveva attraversata sembra svanita: niente più minacce quotidiane di scisma, niente urla. Sembra tornata la quiete istituzionale. E in questa ritrovata quiete l’impostazione ecclesiale di papa Francesco resta non solo presente ma ribadita non soltanto con le citazioni ma soprattutto con le scelte operative, concrete. La riflessione di Riccardo Cristiano

Leone XIV, la continuità nascosta del papa americano. La riflessione di Cristiano

Circola in Vaticano (ma non solo) una teoria: il nuovo papa, Leone XIV, non ha la stessa visione del mondo del suo predecessore, piuttosto è sensibile a quella che emerge da Washington. Ieri, però, si è visto che con il “papa americano” l’America ha due volti apicali ma molti distanti, quello di Trump e quello del pontefice. Forse è questa la vera novità che emerge: da ieri ci sono due Americhe? L’analisi di Riccardo Cristiano

Se il dopo Onu sembra un pre Westfalia. La riflessione di Cristiano

La pace di Westfalia pose fine alle guerre di religione, che infatti stanno tornando, gli accordi di Helsinki posero le basi per la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione in Europa, che sono appassite e non rifioriranno prima che si definiscano le nuove aree di influenza, che Putin vuole cambiare molto di più che svenarsi per Khamenei. È questo definire il mondo nuovo in nuovi giardini il problema del nostro domani

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