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La crisi è finita. Ecco cosa cambia nei partiti. L’analisi di Arditti (Kratesis)

Un voto "sovietico” o un esito plebiscitario, come lo ha definito Luigi di Maio. Il Sì dei 63mila di Rousseau (circa l’80% dei votanti) al nuovo governo Conte sembra aver messo momentaneamente a tacere i malumori pentastellati verso un’alleanza con il nemico di sempre. Ma se il popolo degli iscritti appare granitico, tra la base allargata degli elettori sembra esserci…

Cernobbio benedice il governo giallorosso

Cernobbio - Non è questione di essere filogovernativi, anche se quello è un elemento comunque presente. Il tema è più vasto e, se possibile, assai più profondo. Ed attiene al rapporto tra establishment ed equilibri politici, un rapporto che le elezioni del 2018 hanno reso precario. Ebbene già dalla prima giornata del summit Ambrosetti a Cernobbio si capisce che l’aria…

La partita vera si gioca al Viminale

La composizione dell’esecutivo ha diversi aspetti interessanti, ma va riconosciuto ai due partiti di maggioranza (acerrimi nemici fino a quattro settimane fa e pronto a giurare che mai avrebbero fatto un governo insieme) di avere messo in campo una squadra dignitosa. Detto ciò, va evidenziato subito il punto centrale di ogni discussione futura, che non a caso riguarda l’unico ministero…

Conte bis, ovvero la débâcle di Salvini e Di Maio

Nel giorno in cui nasce il Conte bis mi torna alla memoria un evento di Confagricoltura nel palazzo della Borsa di Milano, a pochi giorni dal voto europeo di maggio. Ospiti d’onore Matteo Salvini e Luigi Di Maio, sul palco a condurre le interviste Myrta Merlino. Tensione altissima fra gli organizzatori, in sala stampa, nei servizi di sicurezza. I ministri…

Fermatevi, siete ancora in tempo! Il corsivo di Roberto Arditti

Sappiamo che sono schermaglie tattiche, in cui ognuno cerca di posizionarsi al meglio in vista della formazione del governo. Quindi non c’è scandalo né sorpresa. Però lo spettacolo osservabile in queste ore non è dei migliori, anzi è proprio pessimo. I richiami di Di Maio sono totalmente fuori dal perimetro di chi lavora lealmente ad una coalizione di governo, già…

Attento Salvini: la “lepenizzazione” della Lega non è cosa buona (per te)

Vedremo nei prossimi mesi la “navigazione” del governo giallorosso e vedremo se sarà capace di riportare il sistema politico italiano ad un sano bipolarismo (dipenderà essenzialmente dalla capacità del Pd di assorbire il movimento grillino: inteso come elettori e, in qualche caso, come elementi del gruppo dirigente). Allo Stato però la crisi di governo più pazza del mondo ha già…

Dopo Trump (e Bill Gates), Conte la smetta di fare il “timido”

Il governo giallo-rosso è in dirittura d’arrivo e saranno i mesi e gli anni a venire a dirci se è una buona cosa (chi scrive avrebbe preferito di gran lunga le elezioni). Però già prima di vederlo materializzarsi dobbiamo registrare un fatto nuovo, che proprio nella giornata di oggi trova la sua definitiva rappresentazione, con tanto di colpo di scena.…

Sei (buone) ragioni per andare a votare

Siccome il potere è comunque un collante fortissimo non è affatto escluso che alla fine di tutta questa tarantella Pd e M5S trovino un accordo per formare un nuovo governo, così com’è non è follia pura prendere in considerazione il fatto che Salvini e Di Maio si rivelino capaci di superare le frizioni estive per tornare a fare i ministri…

Silvio, Matteo (S), Giorgia: la destra che non c'è

Vedremo nel fine settimana se prenderà corpo il governo PD-5S, che ha la sua motivazione ad esistere quasi esclusivamente fuori dall’Italia. Infatti il “contesto” internazionale (ed europeo in particolare) non ritiene ammissibile fare sconti ai partiti sovranisti, che debbono essere marginalizzati con le buone o, all’occorrenza, anche con le cattive maniere (si torni al voto del 16 luglio a Strasburgo…

Conte a palle incatenate, la crisi di governo è tra noi

Avremo modo di analizzare con calma nelle prossime ore e giorni gli effetti di questo pomeriggio al Senato, ma a caldo emergono tre evidenze di “primo livello”, collegate esplicitamente agli interventi più importanti, cioè quelli di Conte, Salvini e Renzi. Cominciamo dal premier e dai suoi 60 minuti di discorso. Qui ci sono due aspetti importanti da prendere in considerazione.…

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