La caduta occupazionale si è fermata e così anche l’allargamento dell’area dei senza lavoro: nel trimestre che si chiude a giugno il numero di occupati è sostanzialmente uguale a quello dei tre mesi precedenti. Complessivamente considerando l’arco del primo semestre 2014 si rileva un progresso occupazionale, ma limitato: +0,1% al mese tra dicembre e giugno, pari a 68.000 occupati in…
Sergio De Nardis
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Lo sapete che la manifattura italiana si basa per l'80% sugli esportatori?
Quante sono in Italia le aziende migliori e quanto pesano nel sistema manifatturiero italiano? Vendere all’estero è un fenomeno relativamente raro, proprio perché non tutti sono nelle condizioni di farlo, non tutte le imprese possono sostenere i costi più elevati che si devono affrontare per impegnarsi in un’attività internazionale. In Italia solo 20 aziende manifatturiere su 100 esportano, in Germania…
Adesso l'Europa di Juncker rilanci la domanda interna dell’Eurozona
La fiducia del mondo produttivo conferma, nel complesso, i segnali di una contenuta ripresa. Dopo tre trimestri di stagnazione, questi segnali dovrebbero tradursi in qualcosa di positivo a partire dal secondo trimestre. Nello specifico, la manifattura sembra procedere a ritmi moderati, da giudicare inadeguati tenuto conto della caduta che è alle spalle. Si evidenzia un accenno di inversione di tendenza…
Draghi unico alfiere della crescita in Europa
La debolezza del ciclo economico e i rischi della bassa inflazione hanno spinto la Bce a muoversi in modo significativo, operando sia sul fronte dei tassi che su quello della liquidità per le banche che prestano a imprese e famiglie. Con le misure di rifinanziamento a lungo termine e tasso fisso delle banche si persegue l’obiettivo esplicito di migliorare la…
Ignazio Visco rivoluziona la visione della Banca d'Italia sul ruolo positivo della domanda aggregata
Ripresa della domanda prima di tutto. Sembra questo l’elemento di maggiore novità che esce dalle considerazioni del governatore Ignazio Visco. Vi è un cambio di approccio della Banca d’Italia nell’analisi della crisi. Nelle precedenti considerazioni si tendeva a rappresentare la recessione come una variante in peggio del lungo periodo di bassa crescita dell’Italia. Ne conseguiva che le politiche di offerta,…
Europee 2014, cosa può pretendere ora Renzi da Bruxelles
L’avanzata e, in Paesi determinanti come Francia e Regno Unito, il largo successo delle forze euroscettiche e nazionalistiche non sono da considerare un fatto esogeno, ma la conseguenza della grave crisi economica, dell’ampia disoccupazione e delle politiche perseguite per affrontarla. Quali implicazioni per l’Europa del futuro? A parte la questione della scelta del presidente della Commissione che potrà essere frutto…
Europee 2014, l'Italia si allei con Francia e Spagna per migliorare l'euro
Superate le elezioni occorre subito mettersi in marcia per migliorare il funzionamento dell’euro. Per contrastare sfiducia e pulsioni di rigetto si devono offrire ai cittadini prospettive di cooperazione e unione politica, si deve restituire un senso al progetto europeo di lungo periodo. Nell'immediato, bisogna muoversi per rendere più efficiente la politica economica dell’area della moneta unica. Questo significa fondamentalmente due…
Perché il dato sul fatturato industriale non deve indurre a eccessi di pessimismo
La conferma nel primo trimestre di una forbice tra fatturato in buona crescita (+0,7% in termini reali) e produzione stagnante (+0,1%) segnala che la congiuntura dell'industria, come viene misurata dall'indice di produzione industriale, è forse sottostimata; un problema che va ad affliggere il PIL. Questo è un fenomeno che si ripete nelle fasi di uscita dalle recessioni: l'indice della produzione…