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Stefano Vespa About Stefano Vespa

Ha lavorato 23 anni a Il Tempo, da collaboratore a caporedattore, e 12 al settimanale Panorama, che ha lasciato nel 2015 da capo della redazione romana. Si è sempre occupato di politica e cronaca e, da oltre vent'anni, anche di difesa e sicurezza. E' laureato in Giurisprudenza.

È tornata l'emergenza immigrazione e la maggioranza si spacca

La ministra Lamorgese ha richiesto alla commissaria Ue Johansson un meccanismo temporaneo di solidarietà tra gli Stati europei per ricollocare le persone soccorse in mare. Enrico Letta vuole trasformare Irini in una missione per il salvataggio in mare. Proposta subito rigettata dalla Lega. Tutti gli aggiornamenti

Gli italiani nel Donbass, la guerra sporca dei mercenari

Negli ultimi anni numerosi cittadini italiani, o con doppia nazionalità, sono stati coinvolti in guerre di ogni tipo. Con la nascita dell’Isis, la guerra in Siria e in Iraq e gli attentati in Europa, le strutture antiterrorismo si sono dovute confrontare con foreign fighter. Altra cosa sono i mercenari come quello arrestato negli ultimi giorni

Stato vs Br, così Macron e Draghi diradano le ombre rosse

Tornano gli anni di piombo, torna il terrorismo rosso in Italia, ma in manette. Con l’operazione che ha portato all’arresto di sette ex terroristi, fra cui Giorgio Pietrostefani, Draghi e Macron segnano la fine della Dottrina Mitterand. Ecco chi sono, e cosa hanno fatto, i criminali fermati

Salvini, il "processo politico" e i segnali a Draghi e Mattarella

Matteo Salvini è stato rinviato a giudizio per sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio dal gup di Palermo Lorenzo Jannelli per il caso Open arms. Nell’incontro con i giornalisti subito dopo ha mandato messaggi chiari: l’urgenza sono le riaperture, l’abolizione del coprifuoco, il ritorno alla vita, la voglia di lavorare a un governo di unità nazionale “come chiesto dal presidente Mattarella”, un segnale distensivo inviato anche a Mario Draghi

Libia, Sahel e migranti. Draghi ha il compito di convincere l'Europa

Il realismo impone di confrontarsi con tutti: franchezza, ma capacità di cooperare, perché la Libia deve migliorare in democrazia pur restando elemento centrale per la stabilità del Mediterraneo, quindi dell’Italia e dell’Europa. Il ruolo di Lamorgese e dei partiti della maggioranza, l’unità da trovare per affrontare l’indolenza europea sul tema delle migrazioni

Sulla Gregoretti Salvini verso il proscioglimento. Lui promette di rifare tutto

L’azione penale non doveva essere iniziata perché l’azione di Salvini è un atto politico insindacabile, dice il pm, e dunque non c’è stato nessun sequestro di persona né violazione di convenzioni internazionali. Il leader della Lega festeggia parlando degli ingredienti del suo spuntino, e promette che se tornerà ad avere ruoli nella sicurezza, rimetterà in pratica le stesse politiche sulle migrazioni

La procura vuole processare Salvini. Open Arms sarà la battaglia più dura

Il gup dovrà decidere il 17 aprile se rinviare a giudizio Matteo Salvini. Ma il caso è diverso da quello della nave Gregoretti perché coincise con la crisi del Conte I, che agì in modo diverso nell’arco di venti giorni. Cosa potrebbe succedere al governo in caso di processo

Voto ai sedicenni? Perché io dico no

Nella scuola italiana c’è da anni un enorme problema di formazione che deriva dall’impreparazione di tanti insegnanti che danneggiano tutti quelli che invece danno l’anima per preparare al meglio i propri studenti. Migliorare la formazione dei professori e restituire loro l’orgoglio del ruolo potrà far sì che i giovani delle superiori possano acquisire anche una mentalità e una maturità diverse. E tra parecchi anni, si potrebbe cominciare a ragionare sul voto ai sedicenni. L’opinione di Stefano Vespa

Giannini nuovo capo della Polizia, nel segno della continuità

La nomina di Giannini non è solo un segnale di continuità, ma è un tassello in più nel puzzle di una gestione coordinata sul fronte della sicurezza per ottimizzare gli sforzi nella lotta alla pandemia e nella collaborazione interforze

Terrorismo, l'Isis non è morto. E sull'immigrazione Tunisia e Libia...

Jihad, mafie, immigrazione clandestina e prevenzione: l’attenzione resta altissima. Ecco cosa dice la relazione annuale dei Servizi al Parlamento per il 2020 sul terrorismo jihadista

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