La riunione del Gruppo di contatto Europa-Africa Settentrionale di lunedì 20 marzo è stata il terzo atto in un mese e mezzo nel tentativo di accelerare un’azione coordinata sul fronte dell’immigrazione e dell’emergenza libica: in precedenza c’erano state l’intesa sottoscritta il 2 febbraio dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e dal primo ministro libico, Fayez al Serraj, e la riunione…
Stefano Vespa
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Come e perché i Balcani sono una palestra per il radicalismo terroristico
La politica italiana, a causa dell’emergenza immigrazione, guarda in direzione della Libia nella perenne speranza di una soluzione e non si accorge che anche dall’altro lato c’è una situazione potenzialmente esplosiva e sottovalutata: i Balcani. Base logistica per terroristi, brodo di coltura per radicalizzazioni, terra di tensioni etniche mai sopite, l’altra sponda dell’Adriatico è un problema che grava sull’Europa e…
Cosa può insegnare Israele all'Europa nella lotta al terrorismo
La lotta di Israele contro il terrorismo dura da decenni e certamente può essere utile per fornire consigli all’Europa di fronte a un fenomeno dalle molteplici facce, non sempre coincidenti con quelle del terrorismo islamista. Fondamentale è la “morale dell’antiterrorismo”, cioè l’approccio della gente comune che in Israele si tramuta in un’allerta 24 ore al giorno e in una diffusa…
Come si studiano le conseguenze psicologiche delle stragi Isis
C’è un aspetto del terrorismo che non è stato ancora studiato a fondo e del quale, purtroppo, si dovrà tenere conto nei prossimi anni: le conseguenze psicologiche degli attentati sulle vittime e sui loro parenti. L’Europa che da due anni piange nuovamente morti e feriti sul proprio territorio è costretta ad affrontare un altro tipo di emergenza che finora l’Italia…
Ecco chi ostacola davvero i rimpatri
L’aumento degli sbarchi è evidente, ma il periodo è troppo breve per trarre conclusioni su tutto il 2017; il 100 per cento dei migranti che arrivano sono fotosegnalati, ma non si può calcolare con precisione quanti siano gli “irregolari” in Italia: certamente centinaia di migliaia; alcuni fondi previsti nei decreti legge appena varati dal governo serviranno anche per organizzare voli…
Chi sono gli ultimi espulsi per terrorismo dall'Italia
Sui giornali trovano poco spazio, al massimo poche righe, eppure il numero di espulsioni come prevenzione antiterrorismo continua a ritmi molto alti. L’ultimo dato diffuso dal ministero dell’Interno riguarda un marocchino di 33 anni espulso il 28 febbraio dopo essere stato arrestato l’11 gennaio a Catania per aver lanciato sassi contro una Volante e aver fatto resistenza: sul suo cellulare…
Forze armate e Polizia, ecco obiettivi ministeriali e discussioni sindacali sul riordino delle carriere
Ci sono voluti vent’anni per una decisione del Consiglio dei ministri ma, nonostante si tratti oggettivamente di una novità rilevante, le polemiche continueranno almeno finché non si conosceranno i testi dei decreti legislativi in corso di definizione. Il riordino delle carriere per il personale delle forze armate, delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco che il governo ha approvato…
Isis, l'Italia e i foreign fighter. Il rapporto dei Servizi segreti
Le inefficienze di alcuni Stati europei aumentano i rischi di attentati terroristici per tutti: infatti, c’è chi non è in grado di censire i propri “cittadini che hanno raggiunto Siria e Iraq”, elemento indispensabile per ricostruire le relazioni nazionali e internazionali. Ciò consente più facilmente il ritorno dei combattenti eludendo i controlli alla frontiera. Questo passaggio è contenuto nella relazione…
Ecco i nodi irrisolti dei rimpatri
L’obiettivo finale è l’integrazione perché solo così “in futuro l’Italia sarà più sicura”. Un obiettivo molto arduo da raggiungere e che ha bisogno di tempi lunghi: Marco Minniti, ministro dell’Interno, pur non nascondendo le oggettive difficoltà sul tema dell’immigrazione, ha annunciato la presentazione entro giugno di un Piano nazionale per l’integrazione per regolare tutti coloro che hanno già ottenuto il…
Che cosa hanno detto Lavrov, Merkel e Pence alla conferenza di Monaco
Tra grandi obiettivi per il futuro del mondo e tensioni evidenti, la conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera ha confermato l’incertezza di questa fase storica e di un’Unione europea stretta tra l’incognita statunitense dopo l’elezione di Donald Trump, i ruvidi rapporti con la Russia e le richieste che arrivano dalla Nato. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, si…