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Alfredo Cerruti visto da Pizzi. Le foto d’archivio con Carrà, Tozzi e Venier

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Alfredo Cerruti, Raffaella Carrà
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Alfredo Cerruti, Raffaella Carrà
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Vanna Brosio, Alfredo Cerruti
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Alfredo Cerruti, Mara Venier
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Manuela Fucigna, Alfredo Cerruti
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Mara Venier, Manuela Fucigna, Alfredo Cerruti
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Manuela Fucigna, Alfredo Cerruti
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Manuela Fucigna, Alfredo Cerruti
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Alfredo Cerruti
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Alfredo Cerruti, Veronica De Andreis
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Alfredo Cerruti, Veronica De Andreis
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Mara Venier, Umberto Tozzi, Alfredo Cerruti
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Mara Venier, Alfredo Cerruti
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Mara Venier, Alfredo Cerruti
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Alfredo Cerruti, Raffaella Carrà
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Vanna Brosio, Alfredo Cerruti

È morto il fondatore e voce del gruppo degli “Squallor”, Alfredo Cerruti. È stato anche produttore discografico, attore e autore tv. Aveva fondato gli Squallor nel 1971 con Bigazzi, Pace e Savio; in epoca di canzoni impegnate gli Squallor proponevano motivi decisamente trash. Cerruti era nato a Napoli il 28 giugno 1942. Aveva avuto anche una relazione con Mina a metà degli anni Settanta e aveva collaborato con molti personaggi noti tra cui Renzo Arbore.

“Starà nei cieli a guidare la sua Volante”, ha detto proprio un Renzo Arbore profondamente addolorato e commosso per la scomparsa dell’amico di una vita Alfredo Cerruti, tra gli autori di Indietro Tutta!, ricorda all’Ansa uno dei tormentoni mitici della tv degli anni ’80 dovuti all’estro del produttore napoletano. “Aveva un talento incredibile nello scovare gli altri talenti: persone come Gigliola Cinquetti o i Pooh furono sue scoperte”, prosegue Arbore che sottolinea l’importanza di Cerruti come discografico e non solo come televisivo. “È stato un grande direttore artistico alla Cbs, alla Cgd e poi alla Ricordi”, aggiunge ricordando anche il gruppo degli Squallor per cui divenne celebre, “canzoni che dissacranti era dir poco” ma che nella cultura degli anni ’70 esprimevano libertà. “Per lo sketch del professor Pisapia mi telefonò un giorno – racconta ancora Arbore – Giuliano Pisapia, che poi è stato sindaco di Milano. Per le scale dell’Università Statale lo sbeffeggiavano: ‘chiamo io o chiama lei?’ e mi pregò di cambiare nome al personaggio”.

Ecco una selezione di foto dall’archivio di Umberto Pizzi per ricordarlo.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata

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