Adolfo Urso, Raffaele Fitto, Orazio Schillaci, Anna Maria Bernini. Sono quattro i ministri che oggi hanno presenziato all’assemblea annuale di Farmindustria, guidata da Marcello Cattani.
Quale futuro in Italia per un’industria che ancora oggi rappresenta uno dei cuori pulsanti della produttività italiana, è la domanda che si sono posti gli imprenditori accorsi all’Auditorium della Conciliazione in occasione dell’assemblea annuale di Farmindustria.
“L’Italia è ormai protagonista in Europa. Anche con l’industria farmaceutica e i numeri lo dimostrano: 49 miliardi di euro di produzione nel 2022, di cui 47,6 miliardi di export, 3,3 miliardi investiti in produzione e R&S, 68.600 addetti, di cui le donne rappresentano il 44% del totale. Un’occupazione di qualità cresciuta del 9% in 5 anni, soprattutto tra i giovani (+16%) e le donne (+13%). Aziende farmaceutiche che sono anche all’avanguardia per gli standard di sostenibilità e nel welfare che assicura la conciliazione vita-lavoro. Oggi viviamo una trasformazione epocale, dovuta ai mutamenti geopolitici e demografici, alla competizione internazionale, all’innovazione che corre velocissima grazie alle nuove tecnologie, ai big data e all’intelligenza artificiale”, ha tenuto a precisare Cattani. Fin qui lo stato dell’arte. Ma serve un colpo di reni (leggi qui l’articolo completo).