L’onorevole Laura Boldrini ha presentato il suo nuovo libro “Questo non è normale. Come porre fine al potere maschile sulle donne” (Chiarelettere) in dialogo con Jasmine Cristallo e Riccardo Iacona alla Feltrinelli di Roma, accanto a Palazzo Chigi, nella Galleria Alberto Sordi. L’ex presidente della Camera ha detto che “c’è un capitale umano enorme di donne a sinistra ma poi non si portano avanti le candidate sindache, le candidate presidente di regione. C’è una dissociazione tra quello che si dice e quello che si fa”.
Con lei, aRoma, la sardina Jasmine Cristallo e il vicesegretario Pd Peppe Provenzano. La prima ha sposato la tesi di Boldrini, sostenendo che “nel campo della sinistra le donne fanno più fatica, a destra c’è una donna leader”, mentre Provenzano, da parte sua, ha provato a mettere in fila i “meriti” acquisiti sul campo dal nuovo corso di Enrico Letta. A cominciare dall’imposizione di due donne capogruppo a Camera e Senato: “Proprio per dare concretezza a quello che si dice”. “La sera della vittoria alle amministrative – ha ricordato ancora Provenzano – è stato proprio Letta a dire che c’era un unico neo: troppo poche le donne sindaco. Tante le vicesindaco ma pochissime sindaco”.
“Il Pd ha una responsabilità maggiore perché è il maggiore partito progressista del Paese e deve fare di più”, ha riconosciuto poi Provenzano, aggiungendo che “il Pd ha assunto una deliberazione per cui ritira il simbolo dalle iniziative in cui non è garantita la parità di genere. Non si può essere femministi inconsapevoli”, citando un passaggio del libro di Boldrini “perché è qualificante dell’azione politica”.
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