Il conflitto in Ucraina ha dimostrato il ruolo sempre più cruciale che i sistemi militari senza equipaggio rivestono anche in scenari di conflitto convenzionale. Questo sta comportando una rapida evoluzione di queste piattaforme, dai droni impiegati per le missioni di controterrorismo degli anni passati, a sistemi in grado di operare anche in cieli contesi come quelli di una guerra tradizionale, i cosiddetti Uncrewed combat air systems (UCAS).
Il tema è stato affrontato nel corso della presentazione allo Iai della ricerca, curata da Alessandro Marrone ed Elio Calcagno, “Above and beyond: State of the art of uncrewed combat air systems and future”. Dopo i saluti del vice presidente dello IAI, Michele Nones, e l’intervento del presidente della commissione Esteri e Difesa del Senato, Stefania Craxi, hanno affrontato i diversi argomenti il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare, generale Luca Goretti, il vice comandante del Covi, generale Nicola Lanza De Cristoforis, il chief commercial & business development officer di Leonardo, Carlo Gualdaroni, e la professoressa di Ingegneria dell’università di Modena e Reggio Emilia, Rita Cucchiara, in un panel moderato dal direttore di Formiche e Airpress, Flavia Giacobbe. L’evento si è concluso con l’intervendo del capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.
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