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Ravasi celebra la messa in ricordo di Romiti. Foto di Pizzi

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Maurizio Romiti
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Maurizio Romiti
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Maurizio Romiti
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Gianfranco Ravasi
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Gianfranco Ravasi
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Gianfranco Ravasi
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Valeria Licastro, Marisela Federici
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Valeria Licastro, Marisela Federici
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Piergiorgio Romiti con la moglie Antonella e la figlia
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Piergiorgio Romiti e moglie Antonella
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Maddalena Letta
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Maddalena Letta
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Gianfranco Ravasi, Maddalena Letta
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Gianfranco Ravasi, Maddalena Letta
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Gianfranco Ravasi, Maddalena Letta
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Maurizio Romiti
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Gianfranco Ravasi, Maddalena Letta
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Piergiorgio Romiti
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Maurizio Romiti
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Gianni e Maddalena Letta
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Gianfranco Ravasi, Gianni Letta
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Gianfranco Ravasi, Gianni Letta
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Gianfranco Ravasi, Gianni Letta
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Gianfranco Ravasi, Gianni Letta
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Gianfranco Ravasi, Gianni Letta
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Gianfranco Ravasi
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Gianfranco Ravasi
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Gianfranco Ravasi
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Gianfranco Ravasi
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Gianfranco Ravasi
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Gianfranco Ravasi
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Gianfranco Ravasi
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Gianfranco Ravasi
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Gianfranco Ravasi
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Gianfranco Ravasi
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Gianfranco Ravasi
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Gianfranco Ravasi

Cesare Romiti è morto ad agosto del 2020, a 93 anni. Nella giornata di oggi è stata celebrata,  Roma, una messa in suo ricordo, a cui hanno partecipato i figli, Maurizio e Piergiorgio, con le loro famiglia ed è stata celebrata dal cardinale Gianfranco Ravasi.

La sua storia di manager è stata legata per 25 anni alla Fiat, dove arriva nel 1974 e lascia nel 1998 dopo esserne stato amministratore delegato e presidente succedendo a Gianni Agnelli. Uomo di rapporti, attentissimo alla politica e ai fatti romani, l’Italia è stata sempre al centro delle sue strategie (qui la gallery con le foto di Umberto Pizzi).

Nato a Roma il 24 giugno 1923, il nome di Romiti è indissolubilmente legato a Mediobanca e alla Fiat. Entra in contatto con la banca gestita da Enrico Cuccia negli anni Sessanta, quando da giovane manager gestisce la fusione tra Bombrini Parodi Delfini e la Snia Viscosa. Passa per altre aziende prima di entrare in Fiat nel 1974 da cui uscirà il 22 giugno 1998. Lui è l’uomo della finanza, si occupa poco del prodotto che delega a manager che sceglie e gestisce personalmente.

Ecco le foto di Umberto Pizzi.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata



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