Skip to main content

Chi ha festeggiato i 70 anni della rivista Civiltà delle Macchine. Foto di Pizzi

1 / 69
Marco Ferrante
2 / 69
Alessandro Profumo
3 / 69
Anna Finocchiaro
4 / 69
Anna Finocchiaro
5 / 69
Maria Elena Boschi Pietrangelo Buttafuoco
6 / 69
Maria Elena Boschi Pietrangelo Buttafuoco
7 / 69
Maria Elena Boschi Alessandro Giuli Marianna Madia
8 / 69
Maria Elena Boschi Alessandro Giuli Alessandro Profumo
9 / 69
Maria Elena Boschi Alessandro Giuli Alessandro Profumo
10 / 69
Maria Elena Boschi Alessandro Giuli
11 / 69
Maria Elena BoschiMarianna Madia
12 / 69
Maria Elena Boschi Marianna Madia Pietrangelo Buttafuoco
13 / 69
Maria Elena Boschi
14 / 69
Pietrangelo Buttafuoco Alessandro Giuli
15 / 69
Pietrangelo Buttafuoco Marianna Madia
16 / 69
Maria Elena Boschi
17 / 69
Luciano Carta
18 / 69
Marco Ferrante
19 / 69
Marco Ferrante Alessandro Giuli
20 / 69
Marco Ferrante Miguel Gotor
21 / 69
Marco Ferrante Luciano Violante Marianna Madia
22 / 69
Marco Ferrante
23 / 69
Anna Finocchiaro Maria Elena Boschi Marianna Madia
24 / 69
Anna Finocchiaro Maria Elena Boschi Marianna Madia
25 / 69
Anna Finocchiaro Maria Elena Boschi Marianna Madia
26 / 69
Anna Finocchiaro Maria Elena Boschi Marianna Madia
27 / 69
Anna Finocchiaro Maria Elena Boschi Marianna Madia
28 / 69
Anna Finocchiaro Maria Elena Boschi Marianna Madia Marco Ferrante
29 / 69
Anna Finocchiaro
34 / 69
Alberto Castelvecchi Luciano Carta
35 / 69
Luciano Carta
36 / 69
Luciano Carta Maria Elena Boschi Marianna Madia
37 / 69
Luciano Carta Marco Ferrante
39 / 69
Luciano Violante
40 / 69
Luciano Violante
41 / 69
Marianna Madia Pietrangelo Buttafuoco
42 / 69
Marco Ferrante
43 / 69
Marco Ferrante Alessandro Pofumo
46 / 69
Marianna Madia Marco Ferrante
48 / 69
Marianna Madia Alberto Castelvecchi
49 / 69
Marianna Madia Luciano Carta
50 / 69
Miguel Gotor
52 / 69
Alessandro Profumo
53 / 69
Alessandro Profumo
54 / 69
Alessandro Profumo Luciano Violante
55 / 69
Luciano Violante
56 / 69
Luciano Violante
57 / 69
Luciano Violante Alessandro Giuli
58 / 69
Luciano Violante Miguel Gotor

La Fondazione Leonardo ha festeggiato i 70 anni della rivista Civiltà della Macchine con una cerimonia che si è tenuta al Maxxi, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, di Roma.

Presenti all’evento fra gli altri il presidente della Fondazione Leonardo-Cdm, Luciano Violante, il presidente di Leonardo Luciano Carta e l’amministratore delegato Alessandro Profumo, il direttore della rivista, Marco Ferrante e la professoressa Mariarosaria Taddeo dell’Università di Oxford che ha tenuto una lectio magistralis.

Nel numero speciale dedicato al settantesimo anniversario della testata, spiega la Fondazione, viene ricostruita la storia della rivista con interventi di Ferrante, Bartezzaghi, Petrini, Buttafuoco e viene approfondito il contesto storico-culturale-industriale in cui è nata, sul quale si soffermano Lupo, Alessandro Profumo e Fabiano Fabiani.

Interventi anche sul rapporto con l’arte del suo tempo (Ficacci) e il linguaggio scientifico (Della Valle). Particolare spazio è dato ad un focus sul ruolo delle riviste nella società ipermedializzata con interventi di Belpoliti, Crowe, Fottorino, Hederman, Spadaro e Terranova. Sulle prospettive del dibattito in atto sull’umanesimo digitale ci sono due interventi di Luciano Violante e della professoressa Taddeo.

Il maestro Emilio Isgrò per l’anniversario ha donato alla rivista un’opera in cui è riproposto il primo editoriale firmato da Giuseppe Ungaretti in cui il testo viene cancellato salvo la frase: “Fare per avere, fare l’uomo per non essere senza amore”- “Dobbiamo molto alla lungimiranza del suo fondatore, Leonardo Sinisgalli: negli anni Cinquanta aveva compreso (e vissuto sulla propria pelle di poeta, ingegnere e manager di azienda) l’importanza della contaminazione. La cultura, troppo a lungo chiusa in una turris eburnea, doveva entrare nelle fabbriche e nei cantieri”, ha sottolineato il presidente di Leonardo, Luciano Carta.

“La sinestesia cara a Sinisgalli nella “Civiltà delle Macchine” di oggi è rappresentata dalla convergenza e dalla contaminazione del digitale con l’umano, coinvolgendo numerosi piani e molteplici profili – ha aggiunto – Questo nuovo capitolo della storia dell’uomo ha disintermediato dimensioni e attività professionali, rendendo reale ciò che negli anni Cinquanta era per lo più frutto dell’immaginazione fantascientifica”. “Oggi Civiltà delle Macchine ha posto l’accento sull’umanesimo digitale – ha sottolineato l’a.d. di Leonardo Alessandro Profumo – con l’intenzione di analizzare in ogni sua forma come il digitale stia ripensando dall’origine la società ma anche l’industria. In quest’ultima sua accezione la digitalizzazione sta imponendo una forte accelerazione a tutti i processi di innovazione, con un cambiamento che coinvolge tutto: università, centri di ricerca, sistemi produttivi, imprese, modelli di competitività nello scenario globale”.

(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)

×

Iscriviti alla newsletter