Si è tenuto il 30 maggio a Roma il convegno “Cyber security in Italia, cosa cambia con il Dpcm Gentiloni” organizzato dall’agenzia stampa Cyber Affairs in collaborazione con la società di comunicazione Hdrà e moderato da Michele Pierri, direttore dell’agenzia stampa Cyber Affairs.
Tra i relatori, il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, il prefetto Adriano Soi, Valerio Pastore, presidente di Boole Server, azienda che si occupa di protezione di dati aziendali, Nunzia Ciardi, direttore della Polizia postale, e Corrado Giustozzi, esperto dell’Agenzia per l’Italia digitale per il Cert della Pubblica amministrazione.
“Il decreto dell’attuale presidente del Consiglio – ha scritto Stefano Vespa per Formiche.net – ha ridisegnato l’architettura normativa relativa alla cyber security contenuta nel Dpcm firmato da Mario Monti nel gennaio 2013. Si sa che il trasferimento della responsabilità del Nucleo di sicurezza cibernetica dal consigliere militare di Palazzo Chigi al Dis, cioè al vertice dei servizi segreti, è una delle novità più importanti: Soi, che dopo anni nell’intelligence oggi è docente di Security studies alla scuola “Cesare Alfieri” dell’università di Firenze, ha rilevato che questo passaggio di responsabilità per la prima volta trasforma i servizi segreti da qualcosa di “nascosto” a componente integrata con le altre amministrazioni dello Stato con le quali dovrà necessariamente interloquire” (continua a leggere…).
Ecco tutte le foto di Umberto Pizzi.
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