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Addio Franco Marini, il lupo marsicano fra sindacato e battaglie politiche. Archivio Pizzi

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Carlo Scognamiglio, Anna Finocchiaro, Franco Marini
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Anna Finocchiaro, Franco Marini
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Franco Marini
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Franco Marini, Marco Damilano
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Franco Marini, Marco Damilano
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Franco Marini
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Franco Marini
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Fausto Bertinotti, Franco Marini
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Fausto Bertinotti, Franco Marini
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Fausto Bertinotti, Franco Marini
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Carlo Scognamiglio, Anna Finocchiaro, Franco Marini
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Anna Finocchiaro, Franco Marini
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Anna Finocchiaro, Franco Marini
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Franco Marini, Francesco D'Onofrio
Franco Marini
Luigi Zanda e Franco Marini
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Luigi Zanda, Franco Marini
Franco Marini
Franco Marini
Franco Marini
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Luigi Zanda, Franco Marini
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Francesco D'Onofrio, Franco Marini
Franco Marini
Luigi Zanda, Flavia Piccoli Nardelli e Franco Marini
Marini
Franco Marini e Bianca Berlinguer
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Bianca Berlinguer, Franco Marini
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Bianca Berlinguer, Franco Marini
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Gianni Letta, Franco Marini
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Gianni Letta, Franco Marini
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Franco Marini, Beatrice Lorenzin, Bruno Vespa
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Franco Marini, Beatrice Lorenzin, Bruno Vespa
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Franco Marini, Ciriaco De Mita
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Franco Marini, Ciriaco De Mita
Franco Marini
Luigi Zanda e Franco Marini
Franco Marini
Franco Marini
Franco Marini
Franco Marini
Luigi Zanda, Flavia Piccoli Nardelli e Franco Marini
Marini
Franco Marini e Bianca Berlinguer

“Ci ha lasciato Franco Marini”. A dare la notizia sui social Pierluigi Castagnetti che ne ricorda brevemente la carriera politica. “Già presidente del Senato, ministro del Lavoro, segretario generale Cisl e segretario generale Ppi. Uomo integro – scrive Castagnetti -, forte e fedele a un grande ideale: la libertà come presupposto della democrazia e della giustizia. Quella vera”.

Marini è stato segretario generale della Cisl, presidente del Senato, ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, segretario del Partito Popolare Italiano e parlamentare europeo. Eletto senatore alle elezioni politiche del 2006, fu scelto come candidato alla presidenza del Senato, sfidante dell’altro candidato espresso dalla Casa delle Libertà, il senatore a vita Giulio Andreotti. Il 29 aprile 2006, con 165 voti, Marini divenne presidente del Senato della Repubblica Italiana, e nel suo discorso di insediamento volle richiamare i suoi colleghi all’unità dichiarando: “Sarò il presidente di tutti voi con grande attenzione e rispetto per le prerogative della maggioranza e per quelle dell’opposizione come deve essere in una vera democrazia bipolare, che io credo di aver modestamente contribuito, anche con il mio apporto, a realizzare nel nostro Paese”.

Il ricordo nelle foto di Umberto Pizzi.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata

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